Back Market, il principale marketplace dedicato ai prodotti elettronici ricondizionati, ha appena annunciato di aver completato un round di investimenti (di Serie D) pari a 276 milioni di euro condotto da General Atlantic con il supporto di Generation Investment Management, nonché dai precedenti investitori Aglaé Ventures, Eurazeo, Goldman Sachs Growth Equity e Daphni.
Con questa operazione, l’azienda punta a consolidarsi e a rafforzare la propria leadership di mercato: “Il nostro obiettivo ora va oltre quello di rendere la tecnologia ricondizionata una possibile opzione d’acquisto. Vogliamo renderla la prima scelta per la spesa in elettronica. Il supporto e la fiducia di questi rilevanti fondi, insieme a una base clienti sempre più grande, segnano un passo importante nel percorso di Back Market e, ancora più significativamente, per l’intero settore del ricondizionato”, spiega Thibaud Hug de Larauze, CEO di Back Market.
Hug de Larauze ha lanciato Back Market nel 2014 insieme agli altri due cofondatori Quentin Le Brouster e Vianney Vaute. Oggi – con 480 dipendenti nei 4 uffici di New York, Berlino, Parigi e Bordeaux – l’azienda offre dispositivi elettronici ed elettrodomestici di alta qualità, ricondizionati professionalmente, in 13 paesi: oltre che in Francia e negli Stati Uniti, in Italia, Germania, Regno Unito, Spagna, Belgio, Austria, Paesi Bassi e, più recentemente, Portogallo, Finlandia, Irlanda, fino al Giappone. E debutterà presto anche in Grecia, Svezia, Slovacchia e Canada. Back Market, infatti, intende non solo continuare a rafforzare la propria posizione nei paesi in cui è già tra i player principali – come Francia, Spagna e Germania – ma punta ad espandersi anche nel resto del Vecchio Continente e non solo.
Un cambiamento all’insegna di servizi e qualità
Oggi sono 1.500 i venditori attivi sulla piattaforma di Back Market, una cifra che continua a crescere così come l’interesse verso il mondo dell’elettronica ricondizionata: in questo scenario, per l’azienda diventa ancora più importante garantire un’elevata qualità del servizio e dei prodotti in vendita. Con una customer base in costante e notevole espansione – che oggi conta quasi 5 milioni di clienti – Back Market punta proprio al forte controllo della qualità per continuare a incrementare l’appeal dei prodotti ricondizionati osservando, in particolare, rigorosi standard di servizio oltre che di approvvigionamento dei componenti, in modo da aumentare la fiducia dei consumatori nel marchio e nel settore del ricondizionato. Con risultati eccellenti, visto che l’azienda ha ridotto al 5% la percentuale di prodotti difettosi sulla piattaforma e che l’indice non ufficiale di difettosità del “nuovo” si aggira intorno al 3%: “Stiamo cambiando marcia per entrare in competizione con il mercato dei nuovi dispositivi che vale 1,5 trilioni di dollari”, aggiunge Hug de Laurauze.
In pratica, Back Market sta spingendo per trasformare il settore, catalizzando il cambiamento e guidando il confronto sulle modalità di consumo della tecnologia. La sostenibilità è una componente enorme del DNA del brand, tanto da attrarre investitori che apprezzano missione e visione dell’azienda. Con questo ulteriore finanziamento, Back Market continuerà a rivoluzionare il settore democratizzando l’accesso all’elettronica ricondizionata di qualità e rafforzando l’economia circolare, come sottolinea Chris Caulkin, Managing Director & Head of Technology EMEA di General Atlantic: “Siamo entusiasti di supportare un’azienda che sta ridefinendo e ridisegnando il settore facendo crescere il mercato dell’elettronica ricondizionata a livello globale. Back Market ha costruito un forte brand consumer incentrato su qualità, sostenibilità, comodità e convenienza”.
Attenzione all’ambiente e alle tasche. E anche l’Italia…
Durando di più e riducendo il volume di rifiuti, l’impatto ecologico dei prodotti ricondizionati è inferiore dell’80% rispetto ai nuovi. Nel loro insieme, gli acquisti effettuati su Back Market – prolungando la vita di dispositivi ed elettrodomestici – hanno evitato circa 1.609 tonnellate di rifiuti elettronici. Anche il nostro Paese sta abbracciando sempre di più il mondo dei prodotti ricondizionati, non solo per l’attenzione all’ambiente ma anche per la convenienza economica. Proprio di recente, infatti, Back Market ha reso noto come, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, l’azienda abbia registrato una forte crescita delle vendite in Italia: principalmente, sono stati acquistati laptop (+575%) e MacBook (+323%), seguiti da smartphone (+85%) e tablet (+62%), mentre minore è stato l’incremento per le console di videogiochi (“solo” +29%). È la dimostrazione di come i ripetuti lockdown abbiano spinto l’acquisto di strumenti utili per didattica a distanza e smart working, contribuendo tra l’altro ad attenuare il digital divide tra diverse fasce della popolazione italiana.