20 frasi celebri di Berlusconi, passate alla storia

Dall'inconfondibile "mi consenta" all'"abbronzato" detto a Obama fino al "kapò" al tedesco Schulz: tutte le battute e le gaffe più famose del Cavaliere

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Con il suo video messaggio del 26 gennaio 1994, con cui annunciava la sua discesa in campo, Silvio Berlusconi avrebbe segnato la politica italiana per i successivi 30 anni. Un discorso calibrato fino al minimo dettaglio, a partire dall’incipit che rimarrà per sempre nei libri di storia: “L’Italia è il Paese che amo”. Sia prima che dopo la nascita di Forza Italia, la lunga carriera del Cavaliere è però tempestata di frasi, battute e gaffe (anche di una certa gravità) indimenticabili: dall’inconfondibile “mi consenta” usato quasi come intercalare, al “giovane, bello e abbronzato” per descrivere Obama al “kapò” nazista detto al tedesco Schulz, ecco alcune delle uscite più famose di Silvio Berlusconi.

Le frasi più famose di Berlusconi

Il Milan? È un affare di cuore, costoso, ma anche le belle donne costano” disse sulle colonne di ‘Repubblica’ in occasione dell’acquisto della squadra rossonera, nel 1986 (qui abbiamo parlato dell’immenso patrimonio immobiliare di Berlusconi).

L’Italia è il Paese che amo – è il discorso di Berlusconi nel suo video messaggio della discesa in campo – Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà. Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare”.

“Sarebbe veramente grave che qualcuno che è stato scelto dalla gente, l’unto dal Signore, perché c’è qualcosa di divino dall’essere scelto dalla gente, possa pensare di tradire il mandato dei cittadini”  disse Silvio Berlusconi ad una Convention dell’Udc, il 25 novembre 1994.

“Santoro lei è un dipendente del servizio pubblico, si contenga!” tuonò intervenendo con una telefonata in diretta nel 2001 alla trasmissione ‘Raggio Verde’ condotta da Michele Santoro su Rai 2.

Durante una visita ufficiale a Sofia, in Bulgaria, il 18 aprile 2002, Berlusconi enunciò in conferenza stampa quello che passò alla storia come “Editto bulgaro”: “L’uso che Biagi… Come si chiama quell’altro? Santoro… E l’altro?… Luttazzi… hanno fatto della televisione pubblica pagata coi soldi di tutti io credo sia un uso criminoso e credo sia un preciso dovere della nuova dirigenza di non permettere più che questo accada”.

In un’intervista al ‘The Spectator’ del 2003 all’ex premier Boris Johnson, allora direttore del tabloid inglese, Berlusconi dichiarò: “Mussolini non ha mai ammazzato nessuno, Mussolini mandava la gente a fare vacanza al confino“.

Nella stessa intervista rispose così commentando le accuse a Giulio Andreotti di essere un mafioso: “Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana”.

… e le gaffe

Nel 2003 fece calare il gelo al Parlamento europeo rivolgendosi così al deputato socialdemocratico tedesco Martin Schulz: “Signor Schulz, so che in Italia c’è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti: la suggerirò per il ruolo di kapò. Lei è perfetto! […] Se questa è la forma di democrazia che intendete usare per chiudere le parole del presidente del Consiglio europeo, vi posso dire che dovreste venire a… come turisti in Italia, ma che qui sembrate turisti della democrazia, dei turisti della democrazia!”.

“Se io lavoro, faccio tanti sacrifici… Se lo Stato poi mi chiede il 33% di quello che ho guadagnato sento che è una richiesta corretta in cambio dei servizi che lo Stato mi da. Ma se mi chiede il 50% sento che è una richiesta scorretta e mi sento moralmente autorizzato ad evadere, per quanto posso, questa richiesta dello Stato…” In conferenza stampa a Palazzo Chigi il 4 ottobre 2004.

Rispondendo alla domanda di una ragazza su come mettere su famiglia e affrontare un mutuo con la precarietà nel mondo del lavoro, nella trasmissione televisiva Tg2 Punto di vista, nel 2008, Berlusconi rispose: “Da padre il consiglio che le do è quello di ricercarsi il figlio di Berlusconi o di qualcun altro che non abbia di questi problemi. Con il sorriso che ha potrebbe anche permetterselo”.

“Sento parlare la signora Rosy Bindi. Ecco, lei è sempre più bella che intelligente” disse ne 2009 a Rosy Bindi intervenendo in diretta Tv a Porta a Porta su Rai 1.

“Ho detto al Presidente che Obama ha tutto per poter andare d’accordo con lui: perché è giovane, è bello e anche abbronzato e quindi penso che si possa sviluppare una buona collaborazione” disse Berlusconi all’allora presidente della Federazione russa Dmitrij Medveded nella conferenza stampa al termine del vertice bilaterale italo-russo, a Mosca nel novembre 2008.

Non manca niente, c’è la cura medica, ci sono i medicinali, ci sono i pasti caldi, c’è la copertura per la notte, che tuttavia dev’essere assolutamente provvisoria, ecco… bisogna prenderla come un camping da fine settimana, poi bisogna arrivare a soluzioni che ci sono, sono pronte, e sono gli alberghi” disse così al canale tedesco N-tv, il 9 aprile 2009, intervistato all’Aquila dopo il terremoto.

Siete ancora, oggi e come sempre, dei poveri comunisti!” affermò dal palco di un convegno a Cinisello Balsamo, nel giugno 2009, attaccando la sinistra.

“Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita è la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni” dichiarò Berlusconi in conferenza stampa poco prima delle dimissioni dal suo ultimo governo, nel novembre 2011.

“Ora basta, non facciamoci sopraffare dalla commozione, bunga bunga per tutti!” esultò il Cavaliere dopo la sentenza di assoluzione per il processo Ruby, rivolto ai parlamentari di Forza Italia che si erano recati a Palazzo Grazioli per salutarlo, Adkronos, 11 marzo 2015

Putin è una persona rispettosa degli altri, è un riflessivo, è un uomo profondamente liberale, è uno che mantiene la parola data, è veramente un democratico – disse ad Atreju, nel settembre 2015 – Io lo conosco da più di quindici anni, lo considero quasi un mio fratello minore; ho con lui una grandissima cordialità, una grandissima confidenza. Ed oggi è indubitabilmente il numero uno tra i leader del mondo”.

Ancora su Putin, più recentemente, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Berlusconi fu registrato nell’ottobre 2022 mentre diceva ad alcuni deputati di Forza Italia: “Per il mio compleanno mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Io gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e con una lettera altrettanto dolce. Io l’ho conosciuto come una persona di pace e sensata” (qui abbiamo spiegato quanto vale l’eredità si Silvio Berlusconi e a chi andrà).