Passaporto diplomatico: ecco quali sono i vantaggi e i privilegi

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Redazione

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Il passaporto diplomatico è un documento d’identità che conferisce, ai detentori, particolari benefici sia all’interno del proprio stato di appartenenza sia in altri stati. Il passaporto diplomatico viene concesso a chi svolge incarichi diplomatici e consolari o a chi ricopre alte cariche all’interno dello Stato e viene rilasciato esclusivamente dal Ministero degli affari esteri.

Caratteristiche del passaporto diplomatico

Il passaporto diplomatico, al pari di altri tipi di documenti, include oltre ai dati anagrafici del titolare anche l’incarico svolto da quest’ultimo. Per essere valido, il passaporto deve avere la fotografia e la firma del possessore. Il passaporto diplomatico italiano può essere concesso al console onorario, al diplomatico o a chi presta servizio ricoprendo alti incarichi pubblici. Quest’ultimo è di colore nero e non richiede spese per essere rilasciato. La sua durata è variabile in base alla durata dell’incarico pubblico e al termine del quale, va restituito al Ministero.

Come ottenere il passaporto diplomatico

Per poter ricevere un passaporto diplomatico italiano, requisito fondamentale è quello di ricoprire una carica pubblica. La richiesta per ottenere il passaporto dev’essere inoltrata al Ministero degli Affari esteri, che si occupa anche della sua emissione.

I documenti necessari da allegare alla domanda sono:

  • fotocopia del passaporto italiano;
  • fototessere sfondo bianco e in giacca e cravatta;
  • curriculum vitae.

Vantaggi del passaporto diplomatico

Avere un passaporto diplomatico, comporta la possibilità di ottenere alcuni privilegi. Tra i principali ricordiamo:

  • possibilità di accesso ad aree riservate degli aeroporti;
  • facilitazioni per comunicare con le istituzioni, grazie all’uso di canali preferenziali riservati;
  • esenzioni dell’IVA su alcuni acquisti e ulteriori sconti sull’acquisto di auto;
  • immunità garantita sulle perquisizioni e trattamenti di vantaggio in caso di processi

Passaporti diplomatici per chi non ricopre cariche pubbliche

Alcuni Paesi in via di sviluppo, per espandere le loro relazioni commerciali e internazionali, hanno deciso di offrire incarichi diplomatici a persone ritenute idonee e rilasciare a costoro un relativo passaporto. Questo secondo passaporto estero viene rilasciato solo a professionisti e imprenditori in possesso dei seguenti requisiti:

  • capacità di attrarre investimenti e business nel Paese;
  • hanno vissuto nel Paese e quindi ne conoscono le usanze;
  • conoscono una persona locale che possa raccomandarli allo Stato.

I documenti necessari per ottenere tali passaporti sono:

  1. fotocopia del passaporto italiano;
  2. fototessere sfondo bianco e in giacca e cravatta;
  3. curriculum vitae.

Passaporto diplomatico ONU

Il passaporto diplomatico non è l’unico tipo di passaporto esistente. Alcuni tipi di passaporti vengono rilasciati da organizzazioni come l’ONU oppure lo S.M.O.M. (Sovrano Militare Ordine di Malta). Anche in questo caso, il passaporto viene rilasciato a coloro che rivestono particolari incarichi. Ovviamente, anche il passaporto diplomatico ONU conferisce alcuni privilegi, come ad esempio l’inviolabilità del domicilio, dell’auto e del bagaglio. Chi è in possesso di questo tipo passaporto non può essere perquisito.

Passaporto diplomatico militare

Anche il personale militare nell’ambito delle sue funzioni svolte in territorio estero si avvale del passaporto diplomatico o di appositi Visti di categoria NATO quando svolge incarichi ufficiali nell’ambito NATO. In alcuni casi specifici, il personale di forze armate in missione ufficiale per la NATO è esente dall’obbligo di viaggiare con passaporto e visto. Tale personale, che solitamente viaggia su aerei o navi militari, dovrà presentare soltanto la tessera militare e gli ordini di viaggio NATO al momento dell’ingresso nel paese per il quale il passaporto era stato richiesto.

Periodo di validità del passaporto diplomatico

Il passaporto non ha una durata temporale permanente ma ha un periodo di validità che può essere differente a seconda del paese di rilascio. Se si supera la data indicata come giorno di scadenza del passaporto, questo perde la sua validità. In genere per intraprendere un viaggio verso la maggior parte dei paesi si richiede un periodo di validità minimo di sei mesi, diversamente sarà necessario recarsi presso le autorità competenti per richiedere un’estensione o un rinnovo.

Cosa fare in caso di smarrimento del passaporto

Se si perde il proprio passaporto nel paese dove è stato emesso, conviene contattare immediatamente le autorità predisposte e l’ufficio rilascio passaporti per effettuare la denuncia. Se si perde il passaporto all’estero, bisogna rivolgersi agli uffici locali di pubblica sicurezza e completare una dettagliata procedura di registrazione. In seguito bisognerà recarsi presso l’ambasciata del proprio paese di appartenenza per ottenere un nuovo documento. Prima di partire è consigliato fare almeno una fotocopia del passaporto e del visto in modo tale da rendere le procedure di identificazione molto più rapide e snelle.