Partita Iva, se si passa dall’ordinario al forfettario non si accede all’aliquota al 5%
I titolari di partita Iva che dovessero passare al regime forfettario dall’ordinario non hanno diritto ad accedere all’aliquota agevolata al 5%.
I titolari di partita Iva che dovessero passare al regime forfettario dall’ordinario non hanno diritto ad accedere all’aliquota agevolata al 5%.
A partire dal 1° gennaio 2025 sono previste alcune novità per chi ha aderito al regime forfettario. Alcune sono già certe, per altre si attende l’approvazione definitiva.
I contribuenti, che hanno aderito al regime forfettario, non potranno beneficiare della riapertura dei termini del concordato preventivo biennale.
Attraverso le Faq ufficiali l’Agenzia delle Entrate chiarisce tutti i dubbi dei contribuenti sul concordato preventivo biennale.
Il concordato preventivo permette di conoscere in anticipo quanto sia l’ammontare delle tasse che si devono pagare. Bastano poche semplici passaggi.
Tra le modifiche più rilevanti spicca l’introduzione del nuovo contratto misto per Forfettari dipendenti e il tema delle dimissioni in caso di assenze ingiustificate.
I forfettari hanno regole proprie per accedere al concordato preventivo. L’adesione è molto semplice e si fa attraverso il Modello Redditi Pf 2024.
Alcune partite Iva che hanno aderito alle tassazioni agevolate dei regimi forfettari sono escluse dal concordato preventivo biennale
L’Agenzia delle Entrate ha fatto partire una serie di controlli per i contribuenti che hanno aderito al regime forfettario. Il direttore spiega come funzionano.
In una circolare l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per aderire entro il 31 ottobre al concordato preventivo biennale.
Il Fisco torna in autunno a controllare le anomalie nelle dichiarazioni delle partite Iva
Cambiano le regole per emettere la fattura semplificata. Ma attenzione: coinvolge unicamente quanti hanno aderito al regime forfettario.
I contribuenti, che hanno optato per il regime forfettario, possono accedere alla flat tax super scontata nel caso in cui dovessero aderire al concordato preventivo.
I titolari di partita Iva che hanno optato per il regime forfettario da oggi possono aderire al concordato preventivo biennale, che per loro dura solo un anno
Cambiano le scadenze per versare l’acconto e il saldo delle imposte per i titolari di partita Iva. Tutte le novità previste.
Quando si decide di optare per il regime forfettario è importate non superare la soglia dei 30.000 euro di redditi percepiti con il lavoro dipendente.
Il governo ha varato il decreto correttivo della riforma fiscale, con novità per la flat tax a chi aderisce al concordato preventivo
Il Cdm fa slittare i tempi sul concordato preventivo per i forfettari: l’accesso al software solo dal 15 luglio, un mese dopo il previsto.
All’interno della dichiarazione dei redditi i contributi INPS devono essere gestiti in maniera corretta. Soprattutto da quanti hanno aderito al regime forfettario.
Aderire al concordato preventivo per i forfettari potrebbe risultare particolarmente conveniente. Se l’operazione viene effettuata entro il 15 ottobre di quest’anno.
La normativa ha previsto alcune cause che portano all’esclusione dal regime forfettario, tra le quali vi è anche il superamento della soglia dei ricavi.
L’Agenzia delle Entrate spiega come gestire le fatture elettroniche dei lavori effettuati dai forfettari nel corso del 2023. A cosa stare attenti
La marca da bollo deve essere inserita su ogni fattura esente Iva. Anche quando è emessa elettronicamente: non ne sono esclusi i forfettari.
La certificazione unica deve essere consegnata entro il 18 marzo 2024. Quest’anno deve essere compilata anche per i forfettari
Nel 2024 sono stati introdotti nuovi adempimenti per chi ha aderito al regime forfettario. Tra questi ci sono la fattura elettronica ed il Quadro RS.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni su come gestire le nuove soglie del regime forfettario. Tutte le istruzioni in una circolare
Arrivano i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulle novità in vigore dal 2023. Nella circolare n. 32/E del 5 dicembre il focus sulle conseguenze in caso di superamento
Dal 1° gennaio 2024 il regime forfettario potrà dire addio a molte semplificazioni. Ecco quali scompariranno e per chi
Anche i titolari di partita Iva che hanno aderito al regime forfettario possono beneficiare del rinvio a gennaio del versamento del secondo acconto.
L’Agenzia delle Entrate ha introdotto nuove regole per le deleghe relative alla fatturazione elettronica. Ecco cosa cambia.