Quanto sono tassate le vincite al casinò in Italia

Scopriamo come vengono tassate le vincite al casinò e quando è necessario inserirle all'interno della dichiarazione dei redditi

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

La fortuna vien giocando, si potrebbe affermare parodiando un altro modo di dire. Ma quando si ha fortuna, come vengono tassate le vincite al casinò? Internet ha reso disponibili e alla portata di tutti i casinò online. Una volta per fare delle puntate era necessario recarsi in luoghi da sogno, vestirsi per l’occasione. Oggi è possibile fare tutto da casa, senza nemmeno togliersi il pigiama.

Quando si gioca è importante, sempre, mettere in regola con il fisco le vincite, indipendentemente che si sia deciso di giocare online o fisicamente andando in luoghi da sogno.

Ricordiamo, poi, che i giochi d’azzardo che permettono di vincere – molto più spesso perdere – sono molti e sovente vicino a casa nostra. È il caso, ad esempio dei bingo. Ma non solo. Ci roulette, slot machine, poker blackjack. Una serie di opportunità che, non sempre, obbligano ad andare Saint Vincent, Sanremo, Venezia o Campione d’Italia.

Come sono tassate le vincite al casinò

Giocare al casinò può essere un passatempo divertente, se si ha la disponibilità economica per farlo. Bello, soprattutto, è vincere una bella sommetta. Una di quelle che permette di cambiare la vita. Ma una volta che i sogni sono diventati realtà, come è necessario regolarsi con l’Agenzia delle Entrate per le eventuali vincite? È bene sottolineare che il fisco tiene sotto contro tutte le entrate dei contribuenti. Non le sfugge niente: nemmeno quelle che arrivo da una vincita al casinò. Anzi, è necessario sottolineare che i casinò e i giochi rappresentano uno dei principali proventi per l’erario, grazie ad una tassazione che viene effettuata a vari livelli.

I casinò – indipendentemente che siano online o tradizionali – hanno una loro disciplina. Per mettersi in regola con il fisco sono sufficienti alcuni piccoli accorgimenti e rispettare alcune regole fondamentali. Questo permette di effettuare le proprie puntate con tutta serenità e soprattutto evitare brutte sorprese una volta che si riesce a vincere. Potremo dire, a questo punto, che l’unica incognita è costituita dalla fortuna.

A cosa stare attenti

Una delle prime domande che è necessario porsi e se le vincite realizzate all’interno dei casinò debbano essere inserite nella dichiarazione dei redditi? La risposta è secca: no. Ma solo se si tratta di un casinò autorizzato Aams. Negli altri casi è necessario farlo. Nel caso in cui la vincita venga realizzata da un operatore munito di una regolare licenza al gioco a distanza in Italia, le vincite sono tassate dal casinò stesso in partenza. Sulla vincita viene effettuata una trattenuta all’origine.

A stabilire a quanto debba ammontare la ritenuta fiscale è direttamente la legge. Le aliquote per ciascun tipo di gioco vengono aggiornate periodicamente. Nella maggior parte dei casi, comunque, la ritenuta effettuata sui giochi è pari al 25% sulla somma vinta. La tassazione viene applicata unicamente quando gli importi vinti risultano essere superiore a 100 euro. L’importo pagato è al netto di questa trattenuta fiscale, che l’operatore provvederò a versare nelle casse dell’erario.

Tra l’altro è sempre opportuno ricordare che nel momento in cui effettuano il pagamento delle vincite, i casinò tradizionali devono sempre rispettare i limiti previsti dalla normativa per l’uso del contante. Dovranno, quindi, effettuare un bonifico o utilizzare qualsiasi altra forma di pagamento digitale o, comunque vada, tracciabile.