Dal MES al debito: Giorgetti sull’attenti davanti all’Eurogruppo
Oggi è attesa la riunione l’Eurogruppo e dell’Ecofin. In focus l’Italia con le spiegazioni di Giorgetti sulla ratifica del Mes
Oggi è attesa la riunione l’Eurogruppo e dell’Ecofin. In focus l’Italia con le spiegazioni di Giorgetti sulla ratifica del Mes
Fin qui, l’esecutivo ha scelto di mandare la palla in tribuna nella speranza di trovare la giusta sintesi: ma il tempo delle risposte si avvicina
Il dossier più “scivoloso” è senza dubbio quello che riguarda la Ministra del Turismo ma il cammino dell’esecutivo è pieno di ostacoli.
Passa la sospensiva della maggioranza. “Così si indebolisce la credibilità dell’Italia di fronte all’Europa”: dal PD al M5S, durissime le reazioni
Alla discussione in Aula alla Camera a nome della maggioranza interviene solo FdI. Assente la Lega
La Premier alza la voce ma sembra una mossa più di facciata che di sostanza visto che alla fine la ratifica arriverà
Tanti i dossier che stanno mettendo a dura prova in questi giorni l’equilibrio nella maggioranza: si riuscirà a trovare la quadra?
La presidente del Consiglio prende tempo ma si va verso la ratifica, il problema è sostituire in Parlamento i voti della lega. Lo scontro per la leadership a destra è iniziato.
La Premier Giorgia Meloni irritata fa saltare la riunione del Consiglio dei Ministri che doveva approvare il Codice della strada.
Il parere del capo di gabinetto del ministro dell’Economia inguaia la Premier, generando tensioni nel centrodestra: ecco perchè.
Non sarà affatto facile superare le resistenze in particolare della Lega ma anche all’interno di Fratelli d’Italia. Ma la strada sembra già scritta.
Il Governo Meloni vuole scongiurare un ritorno all’austerity come nella crisi del 2007-2008. Quali sono i rischi legati a MES e Patto di Stabilità?
L’Ecofn in corso a Stoccolma discuterà delle due riforme chiave oer l’Europa ma le fibrillazioni del DEF in Parlamento hganno trattanuto il Ministro Giorgetti che arrivewrà
“Se il MES si trasforma in un veicolo per la crescita, allora siamo pronti a discutere. Questa è la linea del mio governo”. Così la Meloni sulla ratifica.
I timori legati al crac della Silicon Valley Bank si sono trasformati in un assist per tornare a fare pressioni sul governo italiano sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità.
Quando si parla del rapporto tra Roma e Bruxelles ci si muove in un territorio piuttosto spinoso. Ad onor del vero – e contro ogni pronostico – finora i rapporti con
Il Mes s’ha da fare: al netto delle dichiarazioni di facciata, nell’esecutivo cresce sempre di più la consapevolezza che la ratifica è solo questione di tempo. Lo
Il centro-destra ha sempre osteggiato questo strumento attribuendogli la valenza di un “commissariamento” che con la riforma viene meno anche se restano dubbi sulla
Vediamo quale dei due Premier ha destinato maggiori risorse ad un settore strategico nella lotta alla pandemia. Marattin (Italia Viva), intanto, torna a chiedere il Mes, ma Renzi
La discesa dei tassi sui nostri titoli di Stato potrebbe, a cascata, disinnescare anche il dibattito politico sull’eventuale utilizzo delle risorse che carissimo è costato a
L’ex Ministro dell’Economia Tremonti ha spiegato da dove potrebbero arrivare i guai per il nostro Paese.
Due bombe ad orologeria sulla strada dell’esecutivo pronte ad esplodere. Conte pronto a mediare, Renzi ancora una volta “spina” nel fianco.
Il fondatore del M5s scrive un lungo post sulle misure economiche all’orizzonte. Un intervento politico nel momento più difficile del movimento.
E agita il Governo. Di Maio intanto prova a mediare ma il voto previsto per il 9 dicembre è esplosivo.
MES, via libera a riforma: tensione alle (Cinque) Stelle
Intanto, nell’esecutivo c’è chi inizia a perdere la pazienza con il blocco grillino e il clima si fa sempre più rovente.
Esecutivo fa lo slalom tra divisioni e criticità da superare.
Mes o non Mes? Il dubbio di Conte, chi spinge e chi frena
Mentre si cerca di contenere la seconda ondata della pandemia, Conte deve neutralizzare un’altra grana.
Altro che MES, è fuga dai prestiti del Recovery Fund