Passaporto vaccinale, liberi tutti in estate? l’Italia è pronta: il piano UE

Si ritornerà a viaggiare liberamente, nonostante il Covid, grazie al passaporto vaccinale? Il piano Ue, che trova d'accordo l'Italia, pronto ad essere approvato prima dell'estate

Essendo il turismo uno dei settori trainanti del nostro sistema economico, con l’emergenza sanitaria non del tutto rientrata l’Italia si sta muovendo in Europa per far sì che l’intero comparto possa ripartire a pieno questa estate. Il mondo dei viaggi è tra i più colpiti dalla crisi, per questo i Paesi Ue sono al lavoro per trovare una soluzione che possa garantire sicurezza ma anche la ripresa nel breve tempo. Da qui l’idea di introdurre e approvare un passaporto vaccinale.

Europa pronta a introdurre il passaporto sanitario per i viaggi

Il passaporto vaccinale è una delle soluzioni proposte dai Paesi Eu per far fronte alla forte crisi che ha colpito il settore turistico a seguito della pandemia. Il passaporto dovrebbe funzionare così: il viaggiatore vaccinato scarica un codice QR o un documento da un sito Web gestito dalle autorità sanitarie e lo porta con sé mentre attraversa, senza impedimenti o restrizioni, un altro paese o stato.

Nella giornata di giovedì 25 febbraio, i leader UE discuteranno della possibilità di introdurre misure nazionali comuni per consentire i viaggi tra gli Stati membri, così che da permettere gli spostamenti. Grecia, Italia, Spagna e Portogallo sono tra i sostenitori dei passaporti vaccinali europei. Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, supportato dall’Italia che si è detta pronta a ricorrere a questa soluzione, ha chiesto ufficialmente a Bruxelles l’introduzione, mentre la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato già a gennaio di essere pronta a sostenere il nuovo sistema.

Passaporti vaccinali, la proposta della Grecia che trova il supporto dell’Italia

Il ministro greco per la governance digitale, Kyriakos Pierrakakis, si è fatto portavoce della proposta di introdurre dei passaporti per le vaccinazioni per tutti coloro che hanno ricevuto due dosi del vaccino Covid.

Pierrakakis ha dichiarato: “Vogliamo riconoscere la possibilità di attraversare il confine per raggiungere un altro paese a chi ha la possibilità di fare un test o – in alternativa – la quarantena”. Lo stesso ha poi aggiunto: “Anche chi risulta vaccinato deve avere la possibilità di attraversare il confine facilmente”. Non a caso la Grecia è stata anche uno dei primi paesi a stipulare accordi sulla libera circolazione dei residenti vaccinati dalla Grecia verso Israele, Cipro e Serbia già a partire da questa estate.

Sulla base di questa proposta, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha quindi fatto pressioni a Bruxelles per introdurre un documento a livello europeo che possa essere utilizzato in tutti gli Stati membri. Molti altri paesi, come Danimarca, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Cipro, Estonia, Portogallo, Islanda, Slobakia, Polonia, Spagna e Svezia, hanno supportato la proposta, così come l’International Air Transport Association (IATA). E anche l’Italia si è detta pronta all’introduzione del passaporto vaccinale entro l’estate.

Passaporto vaccinale, i Paesi contrari in Ue

Non tutti gli Stati Membri, però, si sono detti d’accordo con il ricorso ad un passaporto vaccinale. Francia, Germania, Belgio e Paesi Bassi, per esempio, hanno espresso le proprie perplessità.

Secondo il il ministro dei trasporti francese Jean-Baptiste Djebbari è “prematura” l’idea di introdurre dei passaporti per le vaccinazioni in Europa, soprattutto tenendo conto dell’andamento delle campagne vaccinali nei diversi Stati: molti hanno appena iniziato a somministrare le dosi. La Francia in primis ha vaccinato solo un milione dei suoi 67 milioni di residenti e si tratta principalmente di anziani e persone che non possono viaggiare.

Djebbari ha spiegato che: “l’idea di limitare il movimento alle sole persone vaccinate è un dibattito che sembra prematuro. Rendere il viaggio subordinato alla vaccinazione è una questione etica e non di poco conto”. Il ministero della Salute francese ha poi aggiunto che “non si sa ancora quale sia la capacità protettiva dei vaccini nel tempo […] Non è ancora certo se le persone vaccinate non trasmettano più il virus”.