Chiara Ferragni, brand in crisi: nuovi soci per 6 milioni di euro

La società di Chiara Ferragni non ha mai vissuto un periodo di crisi come questo: alla celebre influencer servono nuovi soci, ma soprattutto 6 milioni di euro

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Per quanto sia in parte sfumato, l’interesse per Chiara Ferragni in relazione alle condizioni del suo impero e, ovviamente, al suo patrimonio, è ancora vivo. In molti si chiedono se la celebre imprenditrice riuscirà o meno a recuperare il trono perduto dopo la vicenda Balocco (e non solo). Ad oggi il brand Ferragni non vive uno dei suoi momenti migliori, il che è sotto gli occhi di tutti, e le conseguenze economiche stanno facendo sentire il proprio peso gravoso.

Azienda in perdita

La società Fenice srl ha subito un netto calo nei ricavi. Si tratta dell’impresa che possiede il marchio di Chiara Ferragni, che ora necessiterebbe di sei milioni di euro. Al fine di ottenere dei nuovi finanziamenti, non si esclude l’ipotesi che la celebre influencer possa decidere di espandere la propria base azionaria.

Numerose le collaborazioni saltate e, per quanto non ancora quantificabile, il danno d’immagine è stato enorme. A nulla sembrano essere servite le differenti strategie comunicative adottate. I freddi numeri inchiodano la content creator, di certo ben distante da quella di metà 2023, contesa dalle aziende per un post sponsorizzato o una collaborazione più duratura, magari per la creazione di un prodotto griffato.

La struttura societaria vanta attualmente 30 dipendenti e costi ingenti, considerando il tenore delle entrate. Guardando ai freddi numeri, pare che i suoi consulenti le abbiano prefigurato un danno economico da 1 a 3 milioni di euro da qui al 2027.

Chiara Ferragni cerca soci

Stando a quanto scritto da Il Messaggero, i consigli ricevuti da Chiara Ferragni andrebbero tutti nella stessa direzione: raccogliere nuovi fondi di equity, dal valore complessivo di 5-6 milioni di euro. Ecco la somma per tentare di sopravvivere a questo momento devastante. Tralasciando gli aspetti privati, connessi a Fedez e alla separazione in corso, così come ai suoi due figli, c’è da salvare la creatura che ha tanto faticato per mettere in piedi.

Sarebbe complesso ottenere questa somma dagli attuali soci, il che la porterebbe sul mercato per nuovi investitori. Tre legali dello studio Gop avrebbero tenuto una riunione da remoto con degli esperti, al fine di ragionare sulle prospettive della società.

La proprietà di Fenice srl, è bene sottolinearlo, è così suddivisa:

  • Alchimia (società di investimenti in controllo) – 39,9% delle azioni;
  • Sisterhood (cassaforte della Ferragni) – 32,5% delle azioni;
  • Ni srl – 13,9% delle azioni;
  • Esuriens – 13,7% delle azioni.

Quasi un anno fa, a giugno 2023, Fenice srl aveva una valutazione di 75 milioni di euro, ma le problematiche legali e la percezione che il pubblico ha del volto dell’azienda hanno cambiato tutto. Allo stato attuale, puntare su Chiara Ferragni sarebbe un rischio ma, al tempo stesso, un ghiotto investimento.

Scegliere di credere nella sua capacità di rialzarsi, magari più forte di prima, potrebbe comportare una posizione di grande interesse in seguito. Gli addii delle aziende pesano enormemente. Lo stop alle collaborazioni ha di fatto generato perdite di ricavi per circa il 40%. Oggi tra i potenziali nuovi soci spiccano Francesco Trapani di Vam Investment e Marco Bizzarri, ex amministratore delegato di Gucci e oggi proprietario di Nessifashion.