WhatsApp, attenzione alla truffa del falso coupon: come funziona

Tra le diverse truffe sull'app di messaggistica, circola anche quella dei finti buoni sconto da 200 euro

Non sarà la prima né l’ultima, ma l’ennesimo raggiro escogitato dai truffatori da fare girare su WhatsApp per prima attrarre e poi ingannare gli utenti dell’app di messaggistica. L’ultimo trucco in circolazione nelle chat di migliaia di italiani, prevede una falsa pubblicità di coupon con lo scopo di rubare i dati personali.

WhatsApp, attenzione alla truffa del falso coupon: il form on-line

Dalla frode della finta versione di WhatsApp alla truffa del codice a 6 cifre, sono svariati i metodi accertati con i quali gli “hacker2 entrano illegittimamente in possesso di informazioni private degli iscritti alla piattaforma social.

In questo caso, in un modo molto più elementare, i truffatori utilizzano senza autorizzazione nomi di marchi molto popolari, spacciando falsi coupon del valore non inferiore ai 200 euro, per attirare l’attenzione dei consumatori e spingerli a compilare con i propri dati personali un modulo, con la promessa del buono.

Tramite l’inserimento nel form on-line delle proprie generalità si realizza la frode: in questo modo i truffatori riescono infatti ad entrare in possesso di informazioni sugli iscritti di WhatsApp, che rivenderanno poi, nel migliore dei casi, per scopi pubblicitari.

A questo scopo, ad esempio, sarebbero stati sfruttati indebitamente i loghi di noti brand dell’abbigliamento o di elettronica come Zara, H&M, MediaWorld, Euronics, Expert, i quali venivano associati a codici sconto falsi, che le vittime della frode ovviamente non hanno potuto riscattare.

WhatsApp, attenzione alla truffa del falso coupon: gli aggiornamenti sulla privacy

Proprio sull’aspetto della protezione dei dati personali la stessa WhatsApp è tornata ad insistere. L’azienda di messaggistica del gruppo Facebook ha inviato in queste ore ai propri utenti delle comunicazioni per cercare di convincerli ad accettare i nuovi termini di utilizzo. L’entrata in vigore del nuovo regolamento sulla privacy era prevista prima a partire dall’8 febbraio, poi rinviata di tre mesi.

Con un banner inserito sopra la prima conversazione della lista di WhatsApp, l’azienda vuole mettere a conoscenza delle nuove norme: “Stiamo aggiornando i nostri termini e l’informativa sulla privacy. Tocca per rivederli” si legge nell’avviso.

Abbiamo intenzione di implementare nuove funzioni, del tutto facoltative, per chattare e fare acquisti con le aziende su WhatsApp. I messaggi personali saranno sempre protetti dalla crittografia end-to-end, pertanto WhatsApp non potrà mai né leggerli né ascoltarli” specifica l’azienda nella comunicazione mandata in queste ore.

L’obiettivo è fare comprendere e accettare agli utenti che da maggio aprire una conversazione con un’azienda su WhatsApp darà a quest’ultima la possibilità di seguire l’utente con annunci personalizzati anche su Facebook. Rimarcando allo stesso tempo la protezione del sistema end-to-end che, l’azienda sottolinea, non è garantito dalle concorrenti.