Allarme Superbonus, Poste chiude la piattaforma: cosa succede adesso

Cambio di passo da parte di Poste italiane per quanto riguarda l'acquisto dei crediti relativi al superbonus. Scopriamo cosa cambia nel dettaglio

Foto di Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Dallo scorso 8 gennaio 2024 Poste italiane ha deciso di non acquistare più le rate relative al Superbonus ed ai vari bonus edilizi relativi al 2024. L’istituto aveva provveduto a comunicare la stretta il 3 ottobre 2023, giorno in cui era stata riaperta la procedura di acquisto dei crediti.

I contribuenti che hanno intenzione di scegliere, per le rata del 2024, Poste italiane per i lavori che sono stati effettuati nel corso del 2023 o in periodi precedenti, dovranno obbligatoriamente portare in detrazione le proprie agevolazioni.

Per quanto riguarda, invece, le rate successive, continua a rimanere in vigore il limite dei 50.000 euro per singolo cliente e di 150.000 euro andando a considerare la somma con gli importi di cessioni precedenti.

Poste italiane blocca l’acquisto dei crediti relativi al Superbonus

Sostanzialmente Poste italiane ha provveduto nuovamente a modificare le regole relative ai crediti maturati con il Superbonus. Ad anticiparlo è lo stesso istituto.

La novità è scattata dallo scorso 8 gennaio 2024: sostanzialmente le pratiche relative all’acquisto dei crediti del superbonus e dei vari bonus edilizi non potrà coinvolgere direttamente le rate del 2024.

Attraverso il messaggio divulgato lo scorso 3 ottobre 2023, quando erano stati riaperti gli acquisti da parte di Poste Italiane, era stato specificato quali crediti potessero essere ceduti:

Dall’8 gennaio 2024 sarà possibile richiedere la cessione delle annualità fruibili solo a partire dal 2025, per crediti maturati a fronte di spese sostenute nel 2024 o a rate residue di spese sostenute negli anni precedenti.

Poste italiane, a partire dal 3 ottobre 2023, accettava anche le rate per lavori che erano stati realizzati nel corso del 2023 o in anni precedenti. Ma che fossero fruibili dal 2024 in poi.
A questo punto i contribuenti che hanno intenzione di affidarsi a Poste italiane sono obbligati a portare in detrazione la rata fruibile nell’anno in corso e avranno unicamente la possibilità di cedere le annualità fruibili a partire dal prossimo 2025.

Come cambiano le regole per i crediti edilizi

Sostanzialmente sono destinate a cambiare le rate che potranno essere acquistate direttamente da Poste italiane. Non cambiano, invece, le regole relative alle cessioni di crediti a Poste italiane.

L’acquisizione, infatti, potrà coinvolgere unicamente le prime cessione che riguardano delle persone fisiche. risultano essere escluse, a questo punto, le aziende e gli sconti in fattura.

L’importo massimo, in linea di principio, che potrà essere ceduto risulta essere pari a 50.000 euro per ogni cliente.

Nel caso in cui ci dovessero essere più pratiche di cessione precedenti la riapertura, il limite è stato stabilito in 150.000 euro, prendendo in considerazione anche il valore dei crediti precedenti.

È bene sottolineare che i crediti che possono diventare oggetto di cessione non risultano essere esclusivamente quelli relativi al superbonus, ma sono anche quelli eventualmente maturati con altri bonus edilizi. Proprio su questo argomento risulta essere di vitale importanza prendere in considerazione la disciplina della cessione del credito del bonus barriere che è pari al 75%, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto 212/2023: dal 1° gennaio 2024 è possibile accedere alla cessione del credito solo e soltanto per i lavori sulle parti comuni dei condomini o su edifici unifamiliari nel rispetto del limite di reddito di 15.000 euro.