Pensione, vera Quota 100 solo per l’1,9% dei lavoratori. Il dossier
E’ quanto emerge dalle tabelle contenute nel dossier consegnato dall’Upb alla Camera.
E’ quanto emerge dalle tabelle contenute nel dossier consegnato dall’Upb alla Camera.
La Lega chiede di abolire il tetto dei 45 anni e allargare la platea dei destinatari delle agevolazioni. Domande al via: requisiti e quanto costa.
Le domande per Quota 100 sono circa 80mila, ma non tutti i dubbi procedurali sono risolti.
Ci sono delle categorie di lavoratori che verrebbero penalizzate dalla norma di Quota 100. Si tratta dei professionisti dello spettacolo e dei creativi.
Entro tre anni il Servizio sanitario nazionale potrebbe perdere circa 24 mila medici. Rischio collasso negli ospedali e cattedre vuote a scuola.
I dati INPS riflettono la maggior convenienza per alcune fasce della platea potenziale.
Un dato sbilanciato rispetto alla naturale distribuzione delle prestazioni pensionistiche in Italia, che mette a rischio i conti.
In dipendenti pubblici in procinto di andare in pensione potranno ottenere subito un grosso anticipo di Tfr e Tfs senza aspettare due o tre anni.
Si allunga da cinque a dieci anni la rateizzazione collegata alla pace contributiva, con l’estensione da 60 a 120 rate mensili.
Salvo diversa comunicazione da parte dell’Inps o del Ministero del Lavoro, tutto lascia pensare che sarà effettivamente così.
Chi va in pensione a 62 anni non potrà lavorare fino al raggiungimento dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia, sia in Italia che all’estero, pena lo stop dell’assegno.
La riforma delle pensioni cambia le carte in tavola: quandio e per chi conviene davvero Quota 100?
In attesa delle istruzioni di domanda di esodo pensione con la quota 100 (previsto dal decreto di riforma) l’INPS fornisce le prime indicazioni.
Con l’entrata in Gazzetta Ufficiale del decretone, l’Inps ha dato il via in modo ufficiale anche alle domande per richiedere Opzione donna, l’altro scivolo pensionistico
Le modalità di di domanda per accedere a Quota 100, pensione anticipata e Opzione Donna. Da quando partono gli assegni.
Quali sono i contributi utili per arrivare in fretta al raggiungimento dei 38 anni richiesti da quota 100. Domande al via da oggi.
E’ partita la “caccia” al ritrovamento dei contributi perduti per arrivare in fretta al raggiungimento dei 38 anni di versamenti contributivi richiesti da Quota
Il testo finale decreto pensioni approvato in Consiglio dei Ministri: tutte le cose da sapere per lasciare il lavoro nel 2019.
Il presidente dell’Inps boccia anche il reddito di cittadinanza: “Spiazza il lavoro al Sud e penalizza le famiglie numerose”.
Quota 100 è confermata misura sperimentale per 3 anni e assegno non cumulabile. Gli statali dovranno attendere ottobre.
La riforma delle pensioni potrebbe essere oggetto un’importante correzione, tanto da essersi guadagnata in breve tempo il nuovo appellativo di “quota 104”.
Potrebbe consentire a un maggior numero di dipendenti senior di raggiungere i 38 anni contributivi necessari a centrare, con i 62 anni, la fatidica “quota 100”.
Quando sarà possibile andare in pensione con quota 100, una delle misure più attese del cosiddetto pacchetto previdenza.
La Legge di Bilancio rimanda a un successivo provvedimento la Riforma Pensioni: quota 100 come decreto legge o emendamento alla manovra?
Per i dipendenti della Pubblica amministrazione che usciranno con quota 100 sarà prevista una norma ad hoc.
Tutte le opzioni per andare in pensione per chi non ha diritto a quota 100.
Le prime uscite con quota 100 per i pensionati del pubblico partiranno da giugno con l’obbligo di preavviso di tre mesi.
In attesa della versione finale del disegno di legge di Bilancio, ecco i primi calcoli che i “quotisti” possono fare prima di decidere se cogliere o meno l’opzione che smonta
Il governo approva: non ci sarà nessun limite a livello di platea, né penalizzazioni per aderire allo schema che modifica la Legge Fornero
Ultima ipotesi di quota 100 a 62 anni con 38 di contributi, divieto di sommare pensione e redditi da lavoro e penalizzazioni sull’assegno fino al 7,5%: i sindacati chiedono