Università, quando si va fuori corso e quali sono le conseguenze

Finire fuori corso è la vera preoccupazione di ogni studente, ecco quando si finisce fuori corso e quali sono le conseguenze

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Durante il percorso universitario, potrebbe essere ricordato come uno dei momenti più gioiosi e, al tempo stesso, complicati della vita. Non è sempre facile mantenere il passo con i corsi, lo studio e il tirocinio, specialmente per gli studenti che lavorano.

Il cammino universitario può talvolta essere accidentato, con numerosi imprevisti legati al lavoro, alla sfera personale o persino di natura economica. Può capitare quindi di non riuscire a sostenere tutti gli esami entro i tempi previsti e finire fuori corso. Questo termine, sebbene conosciuto dagli studenti, può essere ancora vago nella sua definizione.

Essere fuori corso comporta necessariamente conseguenze a livello amministrativo e non solo. Tuttavia, anziché lasciarsi sopraffare dal sistema competitivo dominante, è importante per lo studente fuori corso riflettere sulle proprie mancanze e le cause che hanno portato a tale situazione. Le ragioni per cui ci si trova indietro con gli studi possono essere molteplici, come impegni lavorativi, partecipazione a programmi Erasmus o un cambiamento di corso durante il percorso. Pertanto, è fondamentale rimanere concentrati e comprendere a fondo la situazione.

Università, chi è lo studente fuori corso: cosa significa

Lo studente fuori corso è colui che non è riuscito a completare i propri studi entro i tempi previsti dal corso di laurea, rendendosi necessaria una nuova iscrizione per sostenere gli esami mancanti. Ciò avviene quando si supera la durata massima del corso di studi:

  • Per una laurea triennale, il limite è di tre anni e sei mesi, diventando fuori corso al quarto anno di iscrizione.
  • Per una laurea magistrale, il limite è di due anni e sei mesi, diventando fuori corso al terzo anno di iscrizione.

Questa condizione va differenziata da quella dello studente ripetente. Lo studente ripetente, infatti, si trova a dover ripetere l’anno nel caso in cui non abbia ottenuto abbastanza crediti per passare all’anno successivo o se, per scelta personale o per un cambiamento di corso, si ritrovi a frequentare nuovamente lo stesso anno di studio. Ad esempio, uno studente che ha completato il primo anno all’università e decide di iscriversi di nuovo al primo anno.

Tra gli studenti, una domanda comune riguarda le tempistiche per la laurea. In genere, ci si chiede entro quale periodo è possibile laurearsi senza finire fuori corso. Per evitare di diventare fuori corso, bisogna laurearsi entro l’ultima sessione di laurea relativa all’ultimo anno di corso. Di solito, le sessioni di laurea si svolgono a luglio, ottobre, dicembre, febbraio, marzo e aprile, ma queste date possono variare a seconda dell’università e del corso di studi. Pertanto, per evitare di finire fuori corso, sarà sufficiente conseguire la laurea entro la sessione di marzo o aprile.

Conseguenze per gli studenti che vanno fuori corso

Quando uno studente finisce fuori corso, si trova di fronte a una serie di problematiche e conseguenze:

  • Perdita dei punti bonus: Gli studenti che riescono a completare gli studi entro i tempi previsti possono beneficiare di punti bonus assegnati alla fine del triennio. Essendo fuori corso, questi punti vengono persi.
  • Mora sulle tasse universitarie: La legge stabilisce che per ogni anno di fuori corso, a partire dal secondo, lo studente debba pagare una mora, che solitamente è di 100 euro all’anno. Tuttavia, il regolamento dell’università potrebbe prevedere provvedimenti leggermente diversi.
  • Problemi economici: La vera preoccupazione per gli studenti fuori corso è spesso rappresentata dalla mora da pagare sulle tasse universitarie, poiché queste somme possono essere difficili da sostenere per tutti. Per mitigare l’onere economico, è consigliabile presentare sempre l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), poiché questo potrebbe fornire agevolazioni nel pagamento delle rate universitarie.
  • Assenza di obbligo di frequenza: Gli studenti fuori corso non hanno l’obbligo di frequentare nuovamente i corsi, ma devono comunque sostenere gli esami che mancano entro i termini stabiliti dal regolamento della propria facoltà. Questo implica una maggiore responsabilità individuale nello studio e nella preparazione per gli esami.

In sintesi, essere fuori corso comporta diverse sfide, tra cui la perdita di opportunità e punti bonus, oneri finanziari aggiuntivi e la necessità di organizzarsi autonomamente per completare gli esami necessari per ottenere la laurea.

Università, alcuni consigli pratici per non andare fuori corso

Evitare di andare fuori corso è una preoccupazione fondamentale per gli studenti universitari. Ecco alcuni suggerimenti su come farlo:

  • Buon approccio allo studio fin dall’inizio: È essenziale iniziare gli studi universitari con una mentalità positiva e una buona organizzazione. Frequentare le lezioni regolarmente, prendere appunti e dedicarsi allo studio con costanza sono elementi chiave per affrontare gli esami in modo efficace.
  • Sostenere gli esami nei primi appelli: Cerca di prepararti adeguatamente e sostenere gli esami appena possibile, senza procrastinare. Questo ti darà il vantaggio di avere più tempo per eventuali ripetizioni o per concentrarti su altri corsi.
  • Partecipare alle prove intermedie: Se il tuo corso di studi prevede prove intermedie o parziali, partecipare a queste può aiutarti a distribuire il carico di studio e liberarti di una parte del programma prima della sessione di esami.
  • Accelerare il ritmo se sei già fuori corso: Se ti trovi già fuori corso, non disperarti. Concentrati sulla preparazione degli esami rimanenti dedicandoti a tempo pieno, a meno che tu non sia uno studente lavoratore, nel qual caso potresti organizzarti per trovare il giusto equilibrio tra studio e lavoro.
  • Parlare con i professori: Comunica con i tuoi professori per accertarti di seguire il programma di studio corretto e avere chiarimenti su eventuali dubbi. Questo può aiutarti a evitare situazioni in cui ti prepari per esami obsoleti o non pertinenti.
  • Evitare l’autocolpevolizzazione: Non tormentarti o incolparti se finisci fuori corso. Queste cose possono capitare, ed è importante mantenere una mentalità positiva e focalizzarsi sul raggiungimento degli obiettivi futuri.
  • Rimani concentrato e determinato: Il percorso universitario può essere impegnativo, ma mantieni la determinazione e la volontà di portare a termine i tuoi studi con successo. Mantieni un equilibrio tra studio, lavoro e tempo libero per evitare il burnout.

Come migliorare la situazione se invece si è già andati fuori corso? In questo caso è bene accelerare il ritmo il più possibile dedicandosi agli esami rimasti a tempo pieno. Il ragionamento che è opportuno fare in questi casi è che il mondo del lavoro di oggi predilige chi si laurea in tempi brevi e comincia a lavorare sin da subito. Coloro che sono fuori corso quindi non devono spaventarsi ma semplicemente concentrarsi al massimo per portare a termine il percorso il prima possibile e inserirsi nel mondo del lavoro.

Ricorda che ogni percorso di studio è unico e ciascuno può incontrare sfide diverse lungo il cammino. L’importante è mantenere l’impegno e fare del proprio meglio per conseguire la laurea con soddisfazione.