Da rebus MES a caso Santanchè: Governo sotto stress

Tanti i dossier che stanno mettendo a dura prova in questi giorni l'equilibrio nella maggioranza: si riuscirà a trovare la quadra?

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Redazione

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Giorni bollenti per l’esecutivo impegnato su più fronti: certamente il rebus MES che ha messo a dura prova in questi giorni l’equilibrio nella maggioranza ma anche il pressing delle opposizioni sul caso Santanchè che – al netto delle dichiarazioni ufficiali – sta creando più di qualche imbarazzo e potrebbe regalare sorprese nelle prossime ore.

Da rebus MES

Fittissima l’agenda della Premier che è attesa mercoledì in Parlamento per le comunicazioni alla vigilia del Consiglio europeo, in cui terrà anche un aggiornamento sulla crisi russa. Nel centrodestra si lavora per evitare che nelle stesse ore alla Camera la commissione Esteri voti il progetto di legge sulla ratifica del Mes, atteso il giorno dopo in Aula.

Sul tema la tensione tra FdI e Lega è palpabile e si cerca un punto di sintesi per disinnescare quello che si presenta come un dossier decisamente spinoso. Lo schema dovrebbe essere – quello ben noto – del temporeggiamento,

Si punta, infatti, a “scavallare” l’estate (settembre per ora l’orizzonte), per portare avanti nel frattempo i negoziati europei su Patto di stabilità e unione bancaria e creare le condizioni in cui è più facile presentare un’inversione a U. La coalizione di governo proverà a spingere per il rinvio nella capigruppo della Camera in programma come detto mercoledì, dove dovrà vedersela in particolare con Pd e Terzo polo, che spingono alla ratifica del trattato Salva Stati.

A caso Santanchè

Come se non bastasse, l’esecutivo deve vedersela con le opposizioni in pressing su Daniela Santanchè invitata caldamente a presentarsi in Parlamento per dare chiarimenti sulle sue imprese, dopo l’inchiesta giornalistica di Report. Il M5s con i suoi capigruppo ha  già chiesto ai presidenti di Camera e Senato la convocazione immediata di una capigruppo per disporre un’informativa urgente di Santanchè.

Pressing delle opposizioni

Dal canto suo, La ministra del Turismo ha assicurato a Meloni di non essere indagata, ma la premier si attende che vada in Aula. La situazione è in costante aggiornamento visto che eventuali evoluzioni dell’inchiesta a Milano per bancarotta e falso in bilancio potrebbero portare a scelte drastiche. Non resta che attendere per sapere cosa succederà nei prossimi giorni.