PNRR, pasticcio Santanchè e MES: Governo a rischio tilt

Il dossier più "scivoloso" è senza dubbio quello che riguarda la Ministra del Turismo ma il cammino dell'esecutivo è pieno di ostacoli.

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Redazione

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Non bastava il caso Santanché da giorni sotto il fuoco di fila dell’opposizione e non solo, in questi giorni il Governo deve vedersela anche con altri due dossier decisamente scottanti: uno si chiama Mes e l’altro PNRR. Ma procediamo per ordine.

Pasticcio Santanché

Il dossier più “scivoloso” è senza dubbio quello che riguarda la Ministra del Turismo con la Presidente del Consiglio Meloni in evidente imbarazzo nonostante la difesa (non a spada tratta) di facciata. Tra l’altro la difesa in Senato della Santanché rischia di rivelarsi un boomerang visto che Report confuta le tesi portate in Aula . Carte alla mano, infatti, la trasmissione condotta da Ranucci ha smentito la gran parte delle dichiarazioni fatte dal Ministro lo scorso 5 luglio in Senato. In particolare, la Ministra aveva detto di non aver mai superato il 5% dell’azienda del biologico Ki Group, ma le carte mostrate da Rai3 dicono invece che, attraverso la D1 Partecipazioni deteneva il 14,9% della controllante Bioera, e aveva anche un patto parasociale con l’ex compagno e socio di maggioranza Canio Mazzaro che le consentiva di avere un elevato potere decisionale sull’azienda. Non convince neppure la motivazione sul suo ingresso nella società nel 2013, “l’ho fatto per aiutare mio figlio”, ma il ragazzo allora aveva 17 anni e frequentava il liceo.

Grana PNRR

C’è poi il PNRR: ieri è arrivato il via libera della Cabina di regia a 10 modifiche condivise con la Commissione europea su 27 obiettivi. La notizia è stata diffusa da Palazzo Chigi al termine della riunione, sottolineando che da oggi può partire il processo formale di revisione della quarta rata, il cui importo ammonta a 16 miliardi di euro. Le modifiche approvate oggi alla quarta rata ci consentono “di mantenere fede al percorso stabilito”, e “ci consentirà di chiedere la quarta rata nei prossimi giorni”, ha spiegato il ministro degli Affari europei, il Sud le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, in una conferenza stampa.

Critica l’opposizione. “La presidente Meloni si assuma le sue responsabilità e venga a spiegarci in Parlamento perché non si è ancora visto un euro della terza rata del PNRR e perché rischia di slittare anche la quarta – ha dichiarato la segretaria del Pd, Elly Schlein –. Si ricordi che parliamo di risorse che riguardano investimenti strategici per le imprese, il lavoro e le vite delle persone e ottenerle è essenziale per far ripartire il Paese. Una cosa è certa: non possiamo perdere la storica opportunità del Pnrr perché il governo passa il suo tempo a difendere Santanché, La Russa e Delmastro”.

MES “congelato”

Infine il MES: il Governo ha scelto di “congelare” il dossier, se ne riparlerà in autunno. Alla fine, arriverà l’ok alla ratifica con buona pace in particolare della Lega e di una fetta della stessa Fratelli d’Italia che decisamente mal digerisce la questione. Ma anche in questo caso bisognerà trovare il modo di rendere la pillola meno amara. Impresa non certo facile per chi quando sedeva tra i banchi dell’opposizione aveva giurato guerra al MES.