Delega su conto corrente: cosa può fare il delegato

Come funziona la delega su un conto corrente e a cosa stare attenti. Ecco un breve vademecum

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Cosa può fare un delegato quando ha una delega su un conto corrente? Quali sono le operazioni che può svolgere senza particolari problemi? Sono domande che è giusto porsi nel momento in cui abbiamo intenzione di permettere ad una terza persona di accedere al nostro conto bancario.

La delega bancaria, in estrema sintesi, risulta essere una vera e propria forma di procura, che permette ad un soggetto di effettuare delle operazioni in rappresentanza di una terza persona. Quando è utile dare una delega? Può servire quando il titolare del conto corrente – per una serie di motivi – si ritrovi nella posizione di non riuscire ad effettuare le operazioni in banca in prima persona. La persona delegata ha la possibilità di effettuare tutte le operazioni previste dal contratto bancario o solo una parte di esse. I poteri del soggetto delegato, infatti, possono avere delle limitazioni: alcune di queste sono imposte dalla banca, altre direttamente dal titolare del conto.

Conto corrente, come funziona la delega

Nel momento in cui si ha intenzione di nominare un delegato è indispensabile recarsi in banca, con la persona che è stata scelta. È necessario avere con sé un documento d’identità valido ed il codice fiscale. A questo punto si dovrà firmare l’atto di autorizzazione – anche conosciuta come delega – attraverso il quale dovranno essere indicati anche gli eventuali limiti delle operazioni che il delegato potrà compiere.

Con la stessa procedura il titolare del conto corrente ha la possibilità di nominare più di un delegato: ognuno di questi soggetti ha la possibilità di operare con firma disgiunta, sempre che non siano state fornite delle indicazioni diverse.

Nel caso in cui il conto corrente sia cointestato, la nomina del delegato deve essere effettuata da tutti i titolari del conto corrente. Quando viene nominato un secondo delegato – anche in un momento successivo alla nomina del primo – i poteri del primo delegato non vengono revocati in maniera automatica. Sempre che non siano state date delle disposizioni contrarie.

Cosa può fare un delegato

Attraverso la delega, il delegato può effettuare le più comuni operazioni ordinarie come bonifici in favore di terze parti, eseguire pagamenti e prelievi, emettere assegni, effettuare pagamenti di modelli F24, versare denaro contante, etc.

Il delegato non può invece effettuare operazioni straordinarie come la chiusura del conto corrente o sottoscrivere particolari contratti o operazioni con la banca. Il delegato non diventa titolare del conto corrente, ma è solamente un sostituto del correntista, che opera nell’interesse e per conto del titolare e non può mai essere considerato il proprietario del denaro presente sul conto corrente.

Quando cessa la delega

La delega e le funzioni di rappresentanza di un delegato cessano nel momento in cui muore l’intestatario del conto. O quando quest’ultimo dovesse non essere più in grado di agire. Il discorso cambia, invece, quando il conto corrente è cointestato: la morte del titolare o la sua incapacità di agire non comportano la cessazione automatica della delega.

A parte questi casi estremi, il titolare del conto corrente ha la possibilità di modificare o revocare i poteri di rappresentanza in qualsiasi momento. È sufficiente darne comunicazione scritta alla banca. Da parte sua il delegato ha la facoltà di rinunciare, in qualsiasi momento, alla rappresentanza, previa comunicazione scritta all’istituto bancario.

Se il conto corrente è intestato a più persone, la revoca può essere richiesta anche solo da uno dei cointestatari che deve informare subito sia il delegato sia gli altri titolari del conto, mentre per modificare i poteri di rappresentanza serve il via libera di tutti gli intestatari.

Differenze tra il delegato e cointestatario

Ovviamente ci sono delle differenze tra essere cointestatario di un conto corrente ed averne la delega. La delega permette di agire in rappresentanza del titolare per effettuare alcune operazioni o una parte di esse. Il cointestatario, invece, è il proprietario del conto corrente a pieno titolo: in questa sua veste ha la possibilità di compiere qualsiasi tipo di operazione prevista dal contratto.

Nella maggior parte dei casi, il conto corrente viene cointestato nel momento in cui viene aperto. Tutti i cointestatari dovranno perciò presentarsi insieme in banca, portandosi dietro un documento d’identità ed il codice fiscale, per firmare il contratto e depositare la firma.

Quali sono i rischi legati alla delega?

La delega su conto corrente non comporta il rischio di un utilizzo del conto per scopi personali, ragion per cui, il soggetto delegato non può effettuare operazioni per conto proprio ma solamente nell’interesse del delegante.

Nella malaugurata ipotesi che il delegato esegua un’operazione per scopi personali, l’istituto bancario non è comunque responsabile e il delegante può agire solo contro il delegato infedele. Per questo motivo è opportuno che la delega sia fatta a persone di fiducia.