Nonostante i segnali positivi che sono arrivati dalla ripartenza in tanti settori e dall’occupazione – con un dato di occupati costantemente sopra i 23 milioni -, nel 2021 il numero di poveri in Italia non è calato rispetto all’anno pandemico.
Lo scorso anno nel nostro Paese 1,9 milioni di famiglie hanno vissuto in stato di povertà assoluta. Un fenomeno che ha coinvolto 5,6 milioni di italiani e che non ha visto miglioramenti rispetto al 2020, anno in cui la pandemia ha provocato un crollo a livello economico. Ma andiamo con ordine, quanti sono i poveri in Italia e quale impatto ha avuto l’inflazione?
In Italia la povertà rimane stabile
I dati pubblicati da ISTAT lo scorso 15 giugno, con riferimento alle statistiche sulla povertà del 2021, confermano che i numeri relativi alla povertà assoluta sono stabili rispetto al 2020. In particolare, lo scorso anno in Italia le famiglie in condizione di povertà assoluta sono state oltre 1,9 milioni, che corrispondono al 7,5% del totale dei nuclei familiari italiani: un dato in leggero calo rispetto al 7,7% del 2020. Gli individui in stato di povertà sono stati circa 5,6 milioni, pari al 9,4% della popolazione, in linea con l’anno precedente. Non ci sono quindi stati particolari cambiamenti rispetto ai massimi storici toccati nel 2020, quando gli effetti della pandemia si sono fatti sentire pesantemente sia sul sistema sanitario che su quello economico.
L’effetto inflazione a peggiorare le cose
A spiegare la stabilità del dato è anche l’inflazione. Nel 2021 la spesa per i consumi delle famiglie più povere in Italia ha segnato un +1,7% rispetto al 2020. Gli effetti di questa crescita sono stati però “pareggiati” dal contemporaneo aumento dell’inflazione che, nello stesso periodo, ha segnato un +1,9%. Se, guardando la crescita potenziale della spesa delle persone povere si può quindi leggere un segnale positivo, è anche vero che l’inflazione non sta colpendo in maniera omogenea tutte le fasce della popolazione.
La povertà cresce soprattutto al Sud
Ma come sono distribuite geograficamente le quasi 2 milioni di famiglie povere presenti in Italia? Il dato più alto in valori assoluti si registra al Sud dove le famiglie povere sono aumentate di oltre 50 mila unità tra il 2020 e il 2021: da 545 mila sono arrivate a 595 mila. Una tendenza opposta si è evidenziata invece nel Nord-Ovest, dove dalle 577 mila famiglie in povertà del 2020 si è passati a 488 mila nel 2021, e nel Nord-Est dove il calo è stato di 19 mila unità: dalle 366 mila del 2020 alle 347 mila del 2021. Come al Sud, il numero di famiglie povere cresce anche al Centro – da 290 mila a 299 mila – e Isole seppur di solo mille unità, da 230 mila a 231 mila.
Al Sud una famiglia su 10 è in povertà
Se guardiamo invece l’incidenza della povertà assoluta familiare sul totale delle famiglie, il dato del 2021 in Italia è leggermente in calo rispetto al 2020: dal 7,7% scende al 7,5%. Anche in questo caso si registra una diminuzione al Nord (sia Nord-Ovest che Nord-Est) che scende sotto il 7% e un aumento al Sud, dove passa dal 9,9% al 10,8%.