Autista di elitaxi, dronista e filosofo digitale, quali saranno i lavori del futuro in città

Le nuove professioni che emergeranno abbracciano una vasta gamma di settori, dalla mobilità alla connettività, fino alla demografia

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il lavoro sta cambiando, soprattutto quelli che vengono svolti in città. Tra nuove tecnologie e maggiore attenzione all’ambiente, stanno nascendo professioni destinate a emergere nei contesti urbani del futuro. Come il conducente di elitaxi al consulente per la sostenibilità, dal progettista di città intelligenti all’urbanista circolare; sono solo alcune delle 125 nuove professioni secondo uno studio condotto da Randstad Research, in risposta alle profonde trasformazioni tecnologiche, demografiche ed ambientali già in atto.

I lavori del futuro

Considerando che in Italia il 34,9% della popolazione risiede nelle aree urbane, Randstad ha identificato 125 professioni chiave per il futuro delle città, con un focus particolare sui ruoli legati alla nuova mobilità. Tra queste figurano gli operatori del bike sharing aziendale e gli esperti responsabili della mappatura e della promozione dei punti di ricarica per veicoli elettrici. Emergono anche nuove figure come i conducenti di elitaxi, i piloti di droni per le consegne a distanza e i regolatori del traffico aereo urbano. Oltre a queste, si distinguono le professioni green, come gli specialisti per il monitoraggio e la riduzione delle emissioni e i gestori dei rifiuti.

E ancora i tecnologi: broker delle tecnologie, pianificatori di smart cities, cyber calamity forecaster, filosofi digitali, installatori di sistemi di pagamento contactless con sistemi di riconoscimento del palmo della mano e sviluppatori di app per la gestione dei condomini.

Un ulteriore fattore che avrà un impatto significativo sulle abitudini abitative nei prossimi anni è il trend demografico. Come è risaputo, la popolazione italiana sta invecchiando sempre di più e questo comporterà le persone a ripensare gli edifici e gli spazi urbani e rispondere così alle esigenze di una popolazione anziana. Questo adattamento potrebbe includere l’introduzione di servizi e infrastrutture più accessibili e l’implementazione di politiche urbane mirate a favorire un ambiente abitativo sicuro e confortevole per le persone anziane.

Tra i lavori del futuro che riguardano la demografia del paese, Randstad mette i consulenti delle risorse umane specializzati nella gestione di una forza lavoro multigenerazionale, esperti in sanità digitale, designer di quartieri adatti alla terza età, specialisti in realtà virtuale per favorire il benessere cognitivo, ingegneri specializzati in robotica per l’assistenza personale, mediatori culturali comunali e terapisti dell’intelligenza artificiale per promuovere la salute emotiva.

Come la tecnologia cambierà le nostre vite

Da una parte, emergono nuove richieste di professioni in risposta alle tendenze attuali. Ad esempio, le nuove dinamiche nel settore della mobilità e della logistica creano la necessità di figure come coordinatori dei servizi di trasporto pubblico e condiviso, progettisti dell’intermodalità e gestori dei parcheggi comunitari. L’importanza crescente della sostenibilità genera richiesta di professionisti come amministratori del piano di sostenibilità aziendale, specialisti nell’ottimizzazione delle risorse pubbliche e private, bioarchitetti e urbanisti con un approccio circolare.

L’avanzamento della digitalizzazione richiede non solo analisti dei big data, ma anche operatori specializzati nella gestione remota degli impianti, esperti nella strategia dei dati e gestori delle reti intelligenti. Infine, i cambiamenti demografici anticipano un aumento nella domanda di professionisti capaci di applicare innovazioni nel campo dell’assistenza personale, come specialisti in telemedicina o esperti nella realtà virtuale per il benessere cognitivo, oltre a professionisti che facilitino la partecipazione sociale degli anziani e la comunicazione intergenerazionale.

D’altra parte, molte professioni stanno assistendo a un cambiamento nelle competenze richieste. Un esempio significativo è la diffusione dello smart working, che richiede competenze digitali più avanzate rispetto al passato, pur mantenendo le caratteristiche fondamentali delle singole professioni invariate.