A Bolzano è scoppiato un grosso incendio in una grande azienda della zona, la Alpitronic, tra le più importanti in Italia per la produzione di colonnine per la ricarica della auto elettriche. Le fiamme si sarebbero sviluppate poco dopo le ore 9 e avrebbero avvolto una zona dello stabilimento che era in ristrutturazione.
Fin da subito una fitta colonna di fumo nero si è sviluppata dall’impianto. Chiuso in via precauzionale anche l’aeroporto della città, mentre la Protezione civile ha consigliato ai cittadini di tenere chiuse le finestre di casa per evitare che i fumi provenienti dall’incendio entrino nelle abitazioni.
L’incendio della Alpitronic di Bolzano
Nella mattinata di mercoledì 8 maggio nell’azienda Alpitronic di Bolzano è scoppiato un grosso incendio. Poco dopo le 9 del mattino un rogo è partito dal tetto di un capannone, attualmente vuoto, sul quale si stavano effettuando lavori di ristrutturazione. L’azienda è stata immediatamente evacuata, così come altri edifici nella zona tra cui una scuola superiore.
Immediatamente tute le unità disponibili dei vigili del fuoco della città di Bolzano si sono recate sul posto per domare l’incendio. Durante la mattinata i pompieri hanno spostato i tubi dei propri impianti nel vicino fiume Isarco, per utilizzarne l’acqua dopo che quella contenuta nelle autocisterne si stava rivelando insufficiente per domare le fiamme. Nonostante la difficoltà riscontrata dai soccorritori nell’evitare che le fiamme si espandessero all’interno edificio, la situazione sembra essere sotto controllo e non sembrano esserci possibilità che l’incendio si espanda ulteriormente.
Non ci sono inizialmente informazioni su vittime né su feriti dell’incendio. Dopo essere scoppiato nella zona dei magazzini, in via di ristrutturazione, il rogo si è espanso all’intero dello stabilimento. I vigili del fuoco stanno avendo problemi a domare le fiamme e una grossa colonna di fumo si è alzata nel cielo della città. Tra i provvedimenti presi dalle autorità locali anche la chiusura dell’aeroporto di Bolzano, in via precauzionale.
Cosa produce la Alpitronic e quali sono i possibili rischi ambientali
Alpitronic è una delle più importanti aziende produttrici di colonnine per la ricarica delle auto elettriche in Italia. Nata nel 2009 nel contesto del Tis Innovations Park di Bolzano, comincia concentrandosi sull’innovazione nel campo dell’elettronica, percosso che porta nel 2017 alla produzione dell’Hypercharger, colonnina per la ricarica ad alta potenza. Negli ultimi anni ha perfezionato questo prodotto sull’onda degli investimenti nel settore.
Le autorità locali di Bolzano sembrano preoccupate per la nube che si è sollevata dall’azienda durante l’incendio. Essendo un impianto che tratta principalmente di elettronica, non dovrebbero esserci rischi legati a grandi quantità di agenti chimici, ma comunque la Protezione civile sta intimando la popolazione locale a prendere alcune precauzioni. Le finestre delle case dovrebbero rimanere chiuse e gli impianti di ventilazione e di climatizzazione spenti.
Sul posto, insieme ai vigili del fuoco, sono presenti anche i tecnici dell’Agenzia dell’Ambiente per accertare la situazione di eventuali danni ambientali, prelevando campioni in via precauzionale per verificare la presenza di residui tossici. La Protezione civile ha comunicato non ci sono anomalie nella qualità dell’aria. Si continua a monitorare l’eventuale presenza di fumi sulla provincia e nelle vicinanze per via dello spostamento dovuto al vento. Non si interrompe il monitoraggio, a partire dai Vigili del Fuoco e dai volontari.
Operatività Alpitronic: non è stata influenzata dall’incendio
“L’operatività di Alpitronic non è stata influenzata dall’incendio”, ha comunicato l’azienda di Bolzano con una nota. In questa precisa che “i danni hanno interessato una parte del magazzino dell’ex cooperativa agricola ‘Laurin’, in cui erano in corso alcuni lavori di manutenzione e non ancora in utilizzo”.
“Non sono state interessate – prosegue la nota delle Relazioni pubbliche di Alpitronic – le parti con produzione, ricerca e sviluppo e attività amministrative. I dipendenti degli uffici adiacenti sono al sicuro e lavorano temporaneamente da casa”. L’azienda non risponde a domande sulla causa dell’incendio o sull’entità dei danni.