NZEB: cosa sono gli edifici a energia quasi zero

Gli NZEB (Nearly Zero Energy Building) sono edifici progettati per consumare una quantità di energia estremamente bassa, quasi a livelli trascurabili

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Alessandro Mariani

Giornalista

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

Pubblicato: 18 Settembre 2023 21:45

Gli edifici hanno un notevole impatto sul consumo globale di energia, rappresentando una fetta significativa di questa risorsa preziosa. Sia che si tratti di residenze private, uffici o immobili commerciali, essi sono responsabili del 40% del totale del consumo energetico a livello mondiale. Per affrontare in modo efficace questioni legate alla sostenibilità, all’efficienza energetica, alla riduzione dei costi e alla lotta all’inquinamento, è imperativo intervenire per ridurre il consumo energetico degli edifici e migliorare la loro efficienza.

Cosa sono gli edifici Nzeb

Ma come possiamo raggiungere questi obiettivi? La soluzione risiede sia nella ristrutturazione degli edifici esistenti che nella progettazione di nuovi edifici con criteri innovativi, caratteristiche avanzate ed effetti positivi sull’ambiente. In questo contesto, entrano in gioco gli edifici a energia quasi zero, noti con l’acronimo Nzeb, che sta per “Nearly Zero Energy Building.” Questi edifici sono progettati per consumare una quantità di energia estremamente bassa, quasi a livelli trascurabili. L’origine del termine Nzeb risale al momento in cui è stato introdotto nel pacchetto di Direttive europee noto come Epbd (Energy Performance Building Directions). Queste direttive europee hanno posto l’accento sull’importanza di normative nazionali che favoriscano la realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

In Italia, i progressi verso la realizzazione di edifici Nzeb sono stati significativi ma rimangono ancora diversi passi da compiere. A partire dal 2019, prima dell’insorgere dell’emergenza pandemica, erano stati costruiti oltre 1.500 edifici Nzeb, in gran parte destinati a uso residenziale, e la maggior parte di essi aveva ottenuto la certificazione energetica di classe A4. Le regioni leader in questa direzione sono state la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto. Inoltre, è già in corso il processo di ristrutturazione di circa un centinaio di edifici pubblici, tra cui scuole e uffici, per trasformarli in strutture a consumo di energia quasi zero.

Caratteristiche degli edifici Nzeb e il loro funzionamento

Un edificio Nzeb presenta una serie di caratteristiche distintive e si basa su soluzioni innovative e materiali avanzati. Questi edifici sono progettati secondo i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica, integrati nel loro ambiente circostante, correttamente orientati per massimizzare l’uso delle risorse naturali come il sole e il vento. Sono dotati di un’eccellente isolazione termica, alimentati principalmente da energia rinnovabile e dotati di sistemi tecnologicamente avanzati.

Un aspetto cruciale nella progettazione di un edificio Nzeb è la gestione del calore. Durante l’inverno, l’obiettivo è massimizzare l’utilizzo del calore solare, accumularlo e garantire un ottimo isolamento termico. Al contrario, durante l’estate, è fondamentale schermare l’edificio dal calore e utilizzare tecniche di isolamento termico altamente performanti insieme a sistemi di ombreggiamento efficaci. È importante minimizzare le dispersioni di calore in qualsiasi stagione.

Differenza tra casa passiva e Nzeb

I requisiti per la realizzazione di un edificio a energia quasi zero variano, ma ci sono alcuni principi fondamentali da seguire per garantire che il progetto sia efficiente ed eco-sostenibile. Secondo le attuali normative, un edificio Nzeb dovrebbe avere un fabbisogno energetico molto basso o addirittura nullo sia in inverno che in estate. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso prestazioni termiche di alta qualità, l’ampio utilizzo di fonti rinnovabili e tecnologie impiantistiche altamente efficienti. Ad esempio, la maggior parte degli edifici Nzeb in Italia utilizza sistemi di isolamento avanzati, pompe di calore e pannelli fotovoltaici per la produzione di energia a basso impatto ambientale.

È importante notare che esiste una differenza significativa tra gli edifici a energia quasi zero e le Case Passive. Le Case Passive non si concentrano solo sul bilancio energetico e sull’utilizzo di fonti rinnovabili, ma pongono una maggiore enfasi sul comfort ambientale degli occupanti, sia durante i mesi invernali che durante quelli estivi. Le Case Passive sono progettate con un approccio bioedilizio e spesso sono in grado di gestire il comfort interno senza la necessità di impianti ad alto consumo energetico da fonti rinnovabili. Ciò le rende economicamente più vantaggiose e con minori emissioni di CO2 rispetto agli edifici tradizionali.

Normative sugli Nzeb in Italia ed Europa

Il concetto di edificio a energia quasi zero e l’obbligo di costruire edifici di questo tipo sono stati introdotti dalla Direttiva europea Epbd 2010/31/UE. Questa direttiva ha stabilito l’obiettivo di aumentare la quota di edifici Nzeb in tutti i paesi dell’Unione Europea, fissando obiettivi e incentivando l’adozione di misure adeguate. In Italia, la legge 90/2013 ha recepito le direttive europee e ha aggiunto il requisito della produzione di energia da fonti rinnovabili on-site. A partire dal 1º gennaio 2021, è obbligatorio realizzare edifici Nzeb per tutti i nuovi progetti edilizi o per gli interventi che comportano la demolizione e la successiva ricostruzione. In alcune regioni italiane, come la Lombardia e l’Emilia Romagna, questa normativa è stata anticipata, rendendo obbligatorio il rispetto degli standard Nzeb già dal 2016 e dal 2019 rispettivamente.

L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha svolto un ruolo attivo nella promozione degli edifici a energia quasi zero in Italia. L’ENEA ha creato lOsservatorio Nazionale degli Edifici a Energia Quasi Zero, che fornisce dati statistici, informazioni sulle tecnologie utilizzate, procedure di progettazione e risultati ottenuti in questo settore in crescita. Gli edifici a energia quasi zero rappresentano una tappa fondamentale verso un futuro più sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Attraverso la combinazione di design innovativo, tecnologie avanzate e l’uso di fonti rinnovabili, è possibile ridurre notevolmente il consumo energetico degli edifici, abbattere i costi operativi e contribuire a una migliore tutela dell’ambiente. La normativa sia europea che italiana sta progressivamente adattandosi per incentivare la realizzazione di edifici Nzeb, spingendo il settore edilizio verso una maggiore sostenibilità.