Elon Musk, via al licenziamento di massa: cosa succede

Il capo di Tesla ha inviato un'email ai dipendenti, la seconda nel giro di pochi giorni, in cui ha annunciato licenziamenti per molti settori

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Elon Musk ha una “sensazione davvero negativa” sull’economia. E così ha deciso di prendere misure drastiche che potrebbero cambiare la vita di un numero impressionante di lavoratori della Tesla, la società da lui fondata che si occupa di auto elettriche, pannelli fotovoltaici e stoccaggio elettrico. La doccia fredda, che prevede un licenziamento di massa all’interno della compagnia, è arrivata con una email vista in anteprima dall’agenzia Reuters.

Elon Musk vuole davvero licenziare 10 mila dipendenti Tesla?

I destinatari del messaggio del magnate sono i dirigenti della compagnia, invitati a terminare con effetto immediato le assunzioni a livello globale. A causa del suo cattivo presentimento, Elon Musk ha anche dichiarato di dover licenziare circa il 10% dei lavoratori di Tesla.

Il motivo sarebbe un sovradimensionamento di diverse aree aziendali, in cui sarebbero state assunte più persone del necessario. Nonostante il taglio storico, ha fatto sapere l’imprenditore, aumenterà il personale pagato a ore. La misura non riguarderà chi è impiegato direttamente nella costruzione delle auto elettriche e delle batterie o nell’installazione dei pannelli solari”.

I dipendenti di Tesla e delle altre controllate della società erano quasi 100 mila alla fine del 2021. Non è dato sapere se assunti con un contratto standard o a ore. Lo scenario, poco probabile, è quello di un licenziamento di massa di 10 mila impiegati e tecnici. A cui potrebbe però essere proposto un tipo di collaborazione su base oraria, evidentemente più conveniente per il colosso dell’auto.

Elon Musk contro lo smart working, l’avvertimento ai dipendenti

In un’altra email inviata pochi giorni fa a tutti i dipendenti, Elon Musk aveva invece invitato i suoi lavoratori a tornare in ufficio per almeno 40 ore settimanali e abbandonare lo smart working. “Al contrario daremo per scontate le vostre dimissioni”.

L’imprenditore si è rivolto in maniera particolare ai ranghi più alti e ai dirigenti, spronandoli a rendere più tangibile la propria presenza all’interno degli stabilimenti. “Ho vissuto nella fabbrica molto a lungo per far vedere agli operai che lavoravo insieme a loro. Se non l’avessi fatto, Tesla avrebbe fallito molto tempo fa”.

Come in tutto il mondo, il lavoro da remoto ha preso piede anche negli Stati Uniti con l’inizio della pandemia di Covid. E considerando l’attuale incremento dei casi in California, le Big Tech della Silicon Valley continuano a promuovere lo smart working. La maggior parte delle compagnie non ha chiesto infatti ai propri dipendenti di tornare in ufficio a tempo pieno.

A tal proposito Elon Musk stesso ha sottolineato nell’email che “ci sono compagnie che non richiedono” ai dipendenti di tornare in ufficio, “ma quando è stata l’ultima volta che hanno creato un prodotto rivoluzionario? Sicuramente molto tempo fa”. Al contrario di Tesla che invece “inventa e realizza” i prodotti “più emozionanti e pieni di significato del pianeta”.

Come se non bastasse l’imprenditore ha dichiarato, attraverso Twitter, che i dipendenti che non si presenteranno negli stabilimenti Tesla per 40 ore alla settimana “dovranno andare a fare finta di lavorare da un’altra parte”.

Molti utenti gli hanno prontamente risposto parlando di salute e sicurezza sul lavoro, e ricordando all’uomo più ricco del mondo la mancanza di politiche anti Covid nell’azienda durante il periodo peggiore dell’emergenza sanitaria, che ha portato molti dipendenti a contrarre il coronavirus all’interno degli impianti Tesla. Vi abbiamo parlato qua dell’email di Elon Musk contro lo smart working.

Il presagio di Elon Musk sull’economia americana e la recessione

Dopo che queste email sono state rese pubbliche attraverso Reuters, e parzialmente confermate dal magnate stesso attraverso i suoi tweet, Tesla è crollata nella Borsa americana, registrando valori oltre il -9%. Percentuale inferiore, ma pure sempre in negativo, nel Nasdaq, del -2%.

Le missive inviate ai dipendenti non forniscono spiegazioni riguardo la “sensazione davvero negativa” di Elon Musk sull’economia. Tuttavia nell’ultimo periodo l’imprenditore ha parlato spesso del rischio recessione negli Stati Uniti, prevedendo un periodo nero per i mercati. Elon Musk ha fatto anche una cupa previsione sull’Italia, di cui vi abbiamo parlato qui.

Le sue dichiarazioni non sono state bollate come le solite provocazioni dagli analisti americani, che anzi sottolineano il fatto che il patron di SpaceX (qua i dettagli sulla linea internet finalmente in Italia) è sicuramente a conoscenza di informazioni non ancora disponibili per il grande pubblico. Per una volta, insomma, l’imprenditore non starebbe giocando con il suo vasto seguito online, ma lanciando un avvertimento a tutti i colleghi e ai politici.