Nearly Zero Energy District, gli ecoquartieri d’Italia

I quartieri ecosostenibili sono concepiti e sviluppati con una visione basata sui principi fondamentali della sostenibilità, dell'efficienza energetica e del benessere di chi ci abita

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Alessandro Mariani

Giornalista green

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

La sostenibilità, l’ottimizzazione energetica, il rispetto per l’ambiente e il miglioramento della qualità della vita sono elementi cardine nel design degli ecoquartieri, un modello di abitare improntato alla sostenibilità sempre più diffuso in tutto il globo, Italia compresa.

I quartieri ecosostenibili per minimizzare l’impatto ambientale

I Nearly Zero Energy District (NZEB) sono quartieri ecosostenibili concepiti e sviluppati con una visione basata sui principi fondamentali della sostenibilità, dell’efficienza energetica e del benessere di chi ci abita. In pratica, sono comunità dove viene profuso il massimo impegno per minimizzare l’impatto ambientale in tutte le fasi, dalla costruzione, alla vita quotidiana fino alla demolizione, garantendo al contempo il massimo livello di comfort per i residenti.

Il concetto cardine alla base degli ecoquartieri è l’equilibrio tra il benessere umano e il rispetto per l’ambiente. Tra gli ingredienti chiave che caratterizzano questi spazi urbani avanzati troviamo:

  • Efficienza energetica e l’impiego di fonti di energia rinnovabile
  • Riduzione delle emissioni inquinanti
  • Riduzione dell’uso del suolo e promozione di spazi verdi
  • Utilizzo di materiali per la costruzione degli edifici che siano sostenibili e naturali
  • Promozione di modi di spostamento sostenibili
  • Minore consumo d’acqua e una gestione attenta delle risorse idriche, ad esempio attraverso sistemi di recupero e riciclo dell’acqua piovana
  • Miglior gestione dei rifiuti, inclusi il riutilizzo e il riciclo
  • Aumento complessivo della qualità della vita, promuovendo la socializzazione tra gli abitanti

Gli ecoquartieri sono un investimento a lungo termine

La realizzazione di un ecoquartiere richiede investimenti iniziali più elevati, ma questi si ripagano nel medio termine grazie ai risparmi derivanti dall’intero ciclo di vita degli edifici. Inoltre, spesso gli ecoquartieri sorgono come progetti chiave di rigenerazione urbana, trasformando ex-aree problematiche in risorse e modelli esemplari.

Gli ecoquartieri possono essere considerati come microcosmi delle Smart City, dove è più agevole progettare, monitorare e gestire le connessioni tra i vari componenti del quartiere. Tuttavia, ciò non diminuisce la loro importanza; piuttosto, rappresentano un’opportunità straordinaria per sperimentare nuove strategie e modelli urbani, con l’obiettivo di rendere gradualmente le città più sostenibili e abitabili. Data l’importanza di affrontare l’impatto ambientale delle città, specialmente considerando che il 70% della popolazione europea vive in aree urbane, è fondamentale sfruttare il potenziale offerto dagli ecoquartieri per creare mini Smart City all’interno delle città stesse.

Alcuni ecoquartieri italiani

In Italia, rispetto ad altri Paesi europei, siamo leggermente in ritardo nell’adozione degli ecoquartieri, nonostante siano un’opportunità preziosa per la rigenerazione urbana sostenibile, un tema di rilevanza particolare date l’età avanzata delle nostre città e delle infrastrutture. Un caso di successo è l’Ecovillaggio Montale, situato a sud di Modena, che abbraccia pienamente i principi dello sviluppo sostenibile, combinando architettura innovativa e benessere sociale. Questo ecoquartiere si concentra sull’efficienza energetica, sulla qualità della vita, sulla riduzione delle emissioni di CO2 e sulla sostenibilità, con edifici progettati secondo i criteri dell’architettura sostenibile e ampi spazi verdi.

Un progetto notevole è anche il Parco Plinio a Roma, un’area di 4 ettari che ospita sei complessi residenziali in legno, mirato a promuovere la bioedilizia e la biocompatibilità, con l’uso di energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni inquinanti. Un altro esempio è il progetto di Milano Santa Giulia, che sta prendendo forma grazie alla riqualificazione di un’area urbana a sud-est della città. Questo nuovo quartiere è concepito per offrire una vasta gamma di servizi, abitazioni diverse integrate nell’ambiente, spazi per il tempo libero e luoghi di socializzazione.

A Milano un nuovo quartiere a impatto quasi zero

Sempre a Milano, sta prendendo forma un innovativo distretto ad energia quasi zero, chiamato Sei Milano, un ambizioso progetto di rigenerazione urbana ideato dall’architetto bolognese Mario Cucinella. Questo sviluppo è attualmente in costruzione nella zona occidentale della città, con un investimento di oltre 250 milioni di euro. Sei Milano è destinato a diventare un quartiere multifunzionale, comprendente residenze, uffici e negozi, situato nella zona di Bisceglie, occupando uno spazio di 300mila mq all’interno di un ampio parco pubblico.

Le residenze e gli uffici sono stati progettati sin dall’inizio con una visione chiara di sostenibilità, puntando a raggiungere lo status Nearly Zero Energy Buildings. Per le residenze, è stato implementato un sistema di generazione energetica basato su teleriscaldamento e teleraffrescamento. Quest’ultimo, in particolare, sfrutta il calore prodotto dagli impianti di generazione energetica per creare acqua refrigerata tramite gruppi frigoriferi, consentendo il raffreddamento degli ambienti attraverso gli stessi elementi utilizzati per il riscaldamento invernale. Ciò si traduce in una riduzione quasi totale delle emissioni di CO2. Inoltre, è stato installato un impianto fotovoltaico che contribuirà a coprire parte del fabbisogno energetico delle aree comuni del quartiere.

Il ruolo del verde in un ecoquartiere

Il progetto si sviluppa in un vasto parco di 16 ettari che è stato descritto dall’architetto Cucinella come una “Città Giardino”. Questa concezione è nata dalla connessione tra le residenze principali e il parco, che è stato progettato dal paesaggista francese Michel Desvigne. Il parco è stato pensato seguendo un disegno ispirato alla pianura padana e offre spazi verdi con diverse funzioni, tra cui orti urbani, frutteti condivisi, aree giochi e una fascia forestale che funge da barriera naturale per il parco. La selezione delle piante è stata fatta attentamente, privilegiando specie ad alto potenziale di cattura di CO2, a bassa manutenzione, autoctone (come aceri, pioppi e salici) e con basso fabbisogno idrico, creando così microhabitat ideali per la fauna locale.

L’architetto Cucinella ha attribuito grande importanza all’economia circolare, un elemento cruciale nella fase iniziale di progettazione, che ha coinvolto anche realtà come Planet Smart City, leader globale nel settore dell’abitare sociale intelligente. Questa collaborazione è partita dalla cornice di sostenibilità e dagli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e ha consentito di analizzare le esigenze della comunità. Insieme, hanno sviluppato un’applicazione che i residenti potranno utilizzare per rimanere costantemente aggiornati sulle attività del quartiere, i servizi dedicati al parco e le offerte di benessere per le residenze.