Professoressa insegnava da 21 anni senza laurea, quanto deve allo Stato: il maxi sequestro

La finta insegnante è stata denunciata per "truffa" e "uso di atto falso" per aver dichiarato un inesistente diploma di laurea da 110 e lode

Un’insospettabile professoressa delle medie nel Varesotto si è rivelata una truffatrice: la fantomatica insegnante ha esercitato per oltre 21 anni, facendo supplenze in diversi istituti della provincia lombarda, fino a quando non è stata smascherata dalla guardia di Finanza. La 50enne aveva dichiarato di aver ottenuto un diploma di laurea con un voto di 110 e lode, che in verità non sarebbe mai esistito. La donna è stata raggiunta da una denuncia dalla Procura per “truffa” e “uso di atto falso”.

Professoressa insegnava da 21 anni senza laurea: quanto deve allo Stato

A seguito delle verifiche effettuate dai finanzieri, il magistrato di Varese titolare dell’inchiesta ha potuto appurare che la donna, nonostante portasse avanti l’insegnamento dal 2000, non avesse mai conseguito la laurea.

Alla luce dell’esercizio di un’attività illecita, in mancanza dei titoli necessari, la pm ha disposto un sequestro preventivo per un totale di 350mila euro, che equivale alle somma nei 21 anni di attività degli stipendi, gli assegni erogati dall’Inps a titolo di indennità di disoccupazione e Tfr.

L’esecuzione da parte della misura cautelare da parte della Guardia di Finanza. ha portato al sequestro di risorse finanziarie per 166mila euro presenti sui depositi e sui conti correnti bancari dell’indagata, oltre che di 8 terreni, 2 box, 2 depositi e un appartamento da nove vani oltre a un autoveicolo e a un motoveicolo.

Professoressa insegnava da 21 anni senza laurea, quanto deve allo Stato: le indagini

Secondo quanto ricostruito dalle indagini degli uomini del generale Crescenzo Sciaraffa alla guida del comando provinciale delle Fiamme gialle, avendo ottenuto l’inserimento nelle “graduatorie provinciali di supplenza negli istituti scolastici della provincia di Varese” a partire dal 2000 ha effettuato in via continuativa supplenze di durata annuale in diversi istituti scolastici locali avvalendosi del falso diploma di laurea (qui avevamo parlato del maxi concorso per la scuola dell’infanzia e primaria).

“In particolare – si legge negli atti di indagine – le attività della polizia economico-finanziaria erano state rivolte, da un lato, alla verifica dell’attestato di laurea che la stessa presentava agli istituti scolastici e che successivamente si è rivelato falso in quanto l’insegnante non si era nemmeno mai iscritta presso l’università in cui, come lei attestava, aveva conseguito una laurea con 110 e lode e, dall’altro, alla ricostruzione del patrimonio accumulato illecitamente dall’indagata” (qui avevamo parlato della riforma dei requisiti per l’insegnamento).

Professoressa insegnava da 21 anni senza laurea, quanto deve allo Stato: il caso

Il caso ha scatenato il dibattito sui social, in particolare sulle pagine popolate dagli abitanti della provincia di Varese, tra chi condanna l’operato dell’insegnante  e chi invece la giustifica.

Se molti commenti del tenore “truffatrice lei e incompetente chi per 21 anni le ha permesso di esercitare abusivamente la professione non controllandone i titoli”, altri commenti sono più indulgenti: “Se era sempre presente e teneva lezione regolarmente, non possono chiederle indietro tutto il denaro – scrive un account – Meglio una maximulta e l’obbligo di laurearsi entro pochi mesi”.

Sulla stessa linea un altro utente: “Se ha insegnato per 21 anni, significa che era in grado di farlo. Il vero problema è come ha fatto a intraprendere questa carriera professionale senza avere i requisiti necessari” (qui abbiamo riportato cosa serve per l’iscrizione a scuola).