Pensioni gennaio 2021, pagamento anticipato: ecco il calendario
Dal 28 dicembre via al pagamento anticipato delle pensioni di gennaio 2021.
Dal 28 dicembre via al pagamento anticipato delle pensioni di gennaio 2021.
La misura fortemente voluta da Matteo Salvini perde smalto.
“Si profila l’ennesima beffa per i pensionati italiani con il prolungamento del blocco della rivalutazione degli assegni”. A denunciarlo è lo Spi-Cgil dopo aver visionato
La riforma delle pensioni dovrebbe arrivare a breve e molte novità potrebbero interessare i lavoratori ormai prossimi all’uscita dal lavoro.
L’Inps chiarisce come pagherà le pensioni di invalidità e gli arretrati, ma anche cosa succede se si supera la soglia di 1.000 euro.
Gli ultimi dati dell’istituto di statistica nazionale anticipano he il tasso di rivalutazione degli assegni previdenziali per il prossimo anno potrebbe essere pari allo 0,0%.
Purtroppo i dati raccontano come l’obiettivo di poter contare sull’80% del proprio stipendio al momento della pensione appartenga ormai al passato.
Interpretazione autentica dopo sentenza di Cassazione sul trattamento fiscale degli oneri versati dai dipendenti per il riscatto dei periodi di laurea.
Lo ha annunciato il ministro Catalfo a margine del tavolo tra governo e sindacati sulla riforma previdenziale, ripartito oggi.
Il governo studia l’uscita dal lavoro dopo 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica per quei lavoratori che saranno riconosciuti in condizione di fragilità.
Entro il 30 ottobre va presentata la domanda per ricevere l’aumento a 651 euro. Le istruzioni Inps su come presentarla e chi deve farlo.
L’Inps comunica che l’incremento, deliberato dal governo col decreto di Agosto, decorre dal 20 luglio 2020. Questo significa che per i mesi scorsi verranno riconosciuti
Salvini sul piede di guerra: “La Lega non lo permetterà”.
Svolta sulle pensioni di invalidità: gli arretrati e gli aumenti dovrebbe arrivare nell’arco delle prossime 3-4 settimane. Lo riporta l’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati
Pensione di vecchiaia e pensione anticipata il prossimo anno in base alle opzioni previste dalla normativa vigente.
La magistratura contabile chiede di verificare la sostenibilità della spesa di Quota 100 per i conti Inps sul lungo periodo
Continuano i lavori al tavolo della riforma previdenziale. Tre ipotesi al tavolo: uscita a 62 anni per i gravosi, Quota 101 post Quota 100 e nodo Quota 41.
Chi si pensionerà nel 2021 vedrà un calo della quota dell’assegno calcolata col sistema contributivo, rispetto ai pensionati 2019-2020. I motivi.
Il governo ha di prorogare al 2021 due misure pensionistiche che riguardano particolari categorie di lavoratori.
Quota 100, fortemente voluta dal leader della Lega, verso l’addio (forse): che succede dopo?
Come è successo per i mesi precedenti, anche il pagamento delle pensioni di ottobre si svolgerà in anticipo, a partire dal 25 settembre.
Riprendono a ottobre i controlli di esistenza in vita dei pensionati italiani residenti all’estero. Il nuovo calendario e le modalità dell’Inps.
Oggi riparte il conferonto governo-parti sociali. Si cerca una soluzione per il dopo Quota 100, intanto serve confermare Ape Social e Opzione Donna.
Riparte il confronto fra governo e parti sociali sul dopo Quota 100. Che potrebbe restare, ma in forma più penalizzata.
L’Agenzia delle Entrate illustra tutte le agevolazioni, anche per chi è già titolare di una pensione italiana e per gli emigrati italiani.
È operativo il decreto sull’anticipo agli statali. L’annuncio del ministro Dadone: “Ridiamo ossigeno ai tanti pensionati costretti ad attendere anni per la buonuscita”.
Per il post Quota 100 spunta l’ipotesi del ritiro a 62 anni senza i 38 di contributi previsti ma con penalizzazione sull’assegno.
L’Istituto di previdenza annuncia che presto riprenderà i controlli sull’esistenza in vita dei pensionati con residenza in un Paese estero.
Avranno diritto alla maggiorazione sociale della pensione gli invalidi civili totali, ciechi assoluti e sordomuti a partire dai 18 anni invece che dai 60anni.
La ministra del Lavoro ha esposto alle parti sociali un’idea di riforma previdenziale con legge delega una volta scaduta la parentesi Quota 100 nel 2021.