Pensioni di invalidità, aumento e pagamenti in arrivo a fine ottobre

Svolta sulle pensioni di invalidità: gli arretrati e gli aumenti dovrebbe arrivare nell'arco delle prossime 3-4 settimane. Lo riporta l’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili)

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

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Pubblicato: 23 Settembre 2020 13:06

Con il decreto di Agosto il governo ha deciso l’aumento degli assegni a 651,51 euro per tutti gli invalidi totali. Ma quando arriveranno i soldi ai beneficiari?

Una data precisa finora non è stata ancora fornita. Tuttavia secondo l’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili) i pagamenti dovrebbero essere elaborati con il prossimo mese. La data dovrebbe quindi essere quella del 2 novembre 2020, giorno ufficiale per il pagamento delle pensioni.

Per quanto riguarda gli importi, saranno pagati gli arretrati a partire dal 20 luglio 2020. I ritardi finora registrati – spiegano gli esperti – sono dovuti più che altro all’individuazione della platea dei beneficiari per i quali l’Inps ha dovuto elaborare apposite liste.

Aumento pensioni invalidità, cosa ha stabilito la Corte Costituzionale

Ricordiamo che gli invalidi totali sono in attesa di ricevere dallo scorso 20 luglio sul cedolino della propria pensione l’aumento previsto dalla sentenza 152/2020 della Corte Costituzionale, con la quale i giudici si sono pronunciati sull’incostituzionalità dell’art 38 della legge 448/2001.

La Corte ha stabilito che agli invalidi civili totali, con gravissima disabilità e privi delle residue capacità lavorative, deve essere garantito l’incremento, dagli attuali 286,81 euro mensili a euro 651,51, così come previsto ex-legge 448 del 2011, senza attendere il raggiungimento del sessantesimo anno di età.

Il Decreto Agosto, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 15 agosto, ha confermato il diritto alla maggiorazione sociale per gli invalidi civili totali, i ciechi assoluti e i sordomuti a partire dai 18 anni senza dover aspettare i 60 anni.

A chi spetta l’aumento

L’aumento della pensione di invalidità spetta a:

  • invalidi civili al 100%;
  • con almeno 18 anni;
  • con reddito entro 8.469,63 euro per chi è solo e 14.447,42 per chi è coniugato.

La pensione di invalidità viene portata a 651,51 solo per i pensionati aventi diritto con reddito zero. Per tutti gli altri, con reddito derivante ad esempio da pensione di reversibilità, lavoro part-time o altro, l’incremento pensionistico viene ricalcolato secondo scaglioni predefiniti.

Pensioni di invalidità: quando l’Inps erogherà aumenti e arretrati

E’ ipotizzabile che l’Inps proceda al pagamento delle pensioni di invalidità tra fine ottobre e inizio novembre, anche se non è stata ancora fornita una data precisa.

Il giorno più plausibile potrebbe essere quello del 2 novembre, quando ufficialmente saranno pagate le pensioni, salvo modifiche all’attuale calendario.

Il presidente dell’ANMIC ha spiegato che il ritardo dell’Inps è perché si sono dovute fare prima delle valutazioni importanti e mettere a punto degli interventi tecnici e informatici per poter procedere al pagamento. I tempi lunghi sono quindi stati legati alla necessità di individuare con esattezza i beneficiari degli aumenti delle pensioni di invalidità, tenendo conto non solo dell’età, ma anche dei limiti reddituali.

Come ottenere l’assegno di invalidità

Ai fini del riconoscimento dell’assegno di invalidità, il cittadino deve chiedere il riconoscimento dei requisiti sanitari inoltrando la domanda mediante il servizio denominato “Invalidità civile – Invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”.

Accertato il possesso dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, la prestazione economica viene corrisposta a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle competenti commissioni sanitarie.