Settimana bianca sostenibile, si può: dove sciare in Italia rispettando l’ambiente

Turismo invernale sostenibile nelle Perle Alpine: destinazioni ecosostenibili e mobilità dolce per una vacanza a impatto ridotto

Foto di Alessandro Mariani

Alessandro Mariani

Giornalista green

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

Vacanza sulla neve a impatto ridotto? Si può fare, optando per destinazioni rispettose della natura. Affrontare il tema della sostenibilità legata agli sport invernali non è semplice.
La costruzione di infrastrutture in alta montagna, l’impiego di neve artificiale e il traffico elevato durante la stagione sciistica rendono gli sport invernali difficilmente definibili come “sostenibili”. Tuttavia, esistono possibilità concrete per muoversi verso la sostenibilità ambientale.

Turismo invernale sostenibile: come rendere le località sciistiche più ecologiche

La certificazione ISO 14001, relativa al sistema di gestione ambientale, è un obiettivo per molte organizzazioni, incluse le stazioni sciistiche, al fine di rendere le loro strutture più sostenibili. In questo contesto, è fondamentale analizzare attentamente l’impatto delle nuove costruzioni legate agli impianti di risalita, la contaminazione del suolo, lo sfruttamento delle risorse naturali e la scelta dei combustibili. È complicato conciliare l’ospitalità turistica con il turismo sostenibile durante l’inverno, per tre problematiche di sostenibilità, ciascuna con soluzioni corrispondenti:

  • L’afflusso di auto private verso le stazioni sciistiche genera inquinamento atmosferico. Un aumento delle navette gratuite può mitigare il problema.
  • L’uso di neve artificiale è inevitabile a causa della scarsità di nevicate. Anche se gli additivi chimici sono vietati, il consumo di acqua e l’energia per produrre neve artificiale restano una preoccupazione.
  • Gli impianti di risalita richiedono una considerevole quantità di risorse energetiche. L’utilizzo di fonti rinnovabili è prioritario per garantire la sostenibilità.

Le località sciistiche più sostenibili, le Perle Alpine

Il consorzio Alpine Pearls raggruppa alcune delle destinazioni turistiche più affascinanti delle Alpi, impegnate nella promozione di esperienze ecocompatibili e soluzioni di mobilità innovative a salvaguardia dell’ambiente. Questa rete offre una combinazione diversificata e di elevata qualità, che spazia dalla natura allo sport, dalla cultura alle prelibatezze enogastronomiche, garantendo così una vacanza straordinaria in alcune delle località alpine più suggestive.

L’elemento comune che unisce queste destinazioni è la dedizione alla sostenibilità e alla mobilità dolce. Alpine Pearls vuole essere un esempio per il turismo responsabile in perfetta sintonia con la natura, consentendo di esplorare tutte le meraviglie di una settimana bianca priva dell’uso dell’auto. Ecco alcune destinazioni che fanno parte del circuito Alpine Pearls, comprendente 20 mete alpine in Italia, Slovenia, Austria e Germania.

L’area sciistica dell’Alpe Cimbra, una meta sostenibile

L’Alpe Cimbra accoglie i visitatori con paesaggi mozzafiato: pascoli, boschi e montagne. In ogni stagione, dalle escursioni estive al Lago di Lavarone ai boschi dai colori vivaci autunnali, fino alle piste innevate in inverno, offre un’esperienza variegata. I quattro incantevoli paesi di Folgaria, Lavarone, Luserna e Vigolana aggiungono un tocco di fascino al territorio.

La possibilità di viaggiare senza auto, agevolata da treni, bus e skibus, insieme alla capacità di trasportare bici e passeggini sulle funivie, rende l’esperienza molto sostenibile. L’area sciistica dell’Alpe Cimbra, con discese adatte a tutti i livelli, fortificazioni della Prima guerra mondiale e piste sicure per i bambini, offre una vacanza completa. Gli impianti di innevamento sono moderni, consumando quindi meno, garantendo neve da dicembre in poi. In questo altopiano, la possibilità di viaggiare senza auto è un elemento distintivo, consentendo di immergersi nella bellezza straordinaria dell’Alpe Cimbra in armonia con la natura.

La mobilità sostenibile a Forni di Sopra

Forni di Sopra, Friuli-Venezia Giulia, è incastonata in una conca baciata dal sole e circondata dalle cime delle Dolomiti. Le antiche abitazioni in legno e pietra, restaurate con cura, narrano la storia del luogo, radicata in tempi lontani, testimoniata da siti archeologici tardo-romanici e tombe longobarde. Gli edifici, la lingua locale e l’orgoglio degli abitanti testimoniano la connessione con le Dolomiti Friulane. Forni di Sopra permette di “concedere una pausa all’auto”, promuovendo la mobilità dolce. Un servizio di trasporto dalla fermata del bus e lo skibus locale agevolano l’accesso alle aree sciistiche Varmost e Davost. Il noleggio di bici e mountain bike, gli itinerari escursionistici dal centro del paese e le attrezzature sportive adatte a tutta la famiglia rendono la vacanza sostenibile.

In estate, le seggiovie Varmost portano a 1.700 metri fino alla Malga Varmost, mentre in inverno raggiungono i 2.000 metri. Il noleggio di e-bike, attrezzature e informazioni sui tour, insieme al trasporto gratuito delle bici durante i tour guidati, promuovono un’esperienza ciclistica unica lungo le rive del Tagliamento. In inverno a Forni di Sopra le due aree sciistiche, Davost e Varmost, offrono opportunità per tutti: dai principianti alle famiglie con piste, Fantasy Snow Park, slittini e gommoni, fino alle piste più avanzate della cima del Crusicalas, con vista panoramica sulle Dolomiti. La pista più lunga del nord-est italiano, di sette chilometri, promette una settimana bianca green.

Dimenticare l’automobile nella sostenibile Chamois

Chamois, in Valle d’Aosta, è l’unico Comune italiano raggiungibile solo a piedi, in mountain bike o in funivia. La romantica Valtournenche e il centro di Chamois, a 1.800 metri di altitudine, sono raggiungibili in pochi minuti con la funivia. Salendo, ci si trova immersi in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato, preservando natura, cultura, architettura e l’antica lingua franco-provenzale, il patois. Gli ospiti di Chamois sperimentano la tranquillità di questo paese, arricchito dalla meravigliosa natura e da un paesaggio alpino incontaminato. Il servizio di mobilità dolce offre soluzioni su richiesta, incluso il trasporto dall’host a Châtillon, Antey-Saint-André o alla stazione della funivia di Chamois. Durante i mesi di alta stagione, un servizio bus a chiamata collega i Comuni circostanti, facilitando gli spostamenti. La funivia per Chamois, parte del trasporto pubblico regionale, è operativa tutto l’anno, con la seggiovia per il Lago di Lod in funzione sia in estate che in inverno.

Chamois promuove la sostenibilità con il noleggio di e-bike, stazioni di ricarica fotovoltaiche, e servizi di trasporto passeggeri e valigie con veicoli elettrici. In estate, il Trek-Bus Cervino offre collegamenti a Valtournenche, Val d’Ayas e Valle di Gressoney su chiamata o prenotazione. Per coloro che desiderano utilizzare l’auto, sono disponibili parcheggi nelle vicinanze della funivia o nella zona sportiva di Antey-Saint-André, con servizio shuttle a chiamata per raggiungere la funivia. Chamois, completamente senza auto, è una destinazione car-free al 100%, dove le seggiovie portano a 2.500 metri, offrendo ampie piste da sci. Gli amanti dello sci alpinismo possono scalare Punta Falinère, godendo della vista sul Monte Cervino. Escursioni e ciaspolate lungo i pendii soleggiati offrono panorami mozzafiato, completando l’esperienza di pace e mobilità dolce.