Pensioni d’oro, niente taglio per quelle ottenute col cumulo dei contributi
L’Inps ha specificato che sono escluse dal taglio delle pensioni d’oro superiori a 100mila euro quelle ottenute con il cumulo contributivo.
L’Inps ha specificato che sono escluse dal taglio delle pensioni d’oro superiori a 100mila euro quelle ottenute con il cumulo contributivo.
A giugno scatta il taglio sulle pensioni d’oro con assegni superiori ai 100mila euro, come previsto dalla prima legge di bilancio del governo Conte.
Le soluzioni migliori vanno verso due direzioni: versare più contributi o anche valorizzare il più possibile quelli già versati.
Moody’s critica sulla riforma pensionistica italiana, che aumenterà la ‘pressione’ sulle finanze statali “nei prossimi decenni”.
In particolare, i costi dei Pip – Piani Individuali Pensionistici – sono di gran lunga superiori rispetto a quelli dei fondi di categoria.
Quota 100 sarebbe un imbuto per tutte le altre domande di pensionamento. L’Inps avrebbe tagliato del 25% le pratiche per le pensioni normali.
L’ufficio di presidenza della Camera ha approvato il taglio delle pensioni d’oro dei dipendenti, con un risparmio previsto di 20 milioni di l’euro l’anno.
Prima ondata di pensioni con quota 100. Coinvolti almeno 26.831 neo-pensionati, di questi 23.966 sono maschi. Lombardia in testa.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, dando ragione a una vedova di Forlì che aveva impugnato i precedenti verdetti.
Lo dice il rapporto dell’Inps aggiornato a inizio 2019.
A giugno, dopo le elezioni europee, la sforbiciata agli assegni pesanti. Prelievi fino a 30mila euro in un mese.
A lanciare l’allarme Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi Itinerari Previdenziali che mostra più di qualche perplessità sull’annunciato e atteso “ricambio
Come cambia la riforma pensioni dopo l’iter di conversione del decreto attuativo.
Annunciato il ricalcolo delle pensioni: ecco le 7 fasce di perequazione a cui sono state applicate aliquote decrescenti
Allarme sugli assegni di Quota 100: si tratterebbe di una liquidazione provvisoria, perché partirà senza una verifica di avvenuta cessazione di attività dei lavoratori dipendenti
Riscatto laurea anche per gli over 45: quello che c’è da sapere
Riscatto laurea agevolato senza paletto dei 45 anni, benefici rdc per i disabili, pensioni di cittadinanza anche in contanti: il testo del decretone pensioni e rdc in aula alla
E’ quanto emerge dalle tabelle contenute nel dossier consegnato dall’Upb alla Camera.
La Lega chiede di abolire il tetto dei 45 anni e allargare la platea dei destinatari delle agevolazioni. Domande al via: requisiti e quanto costa.
Le domande per Quota 100 sono circa 80mila, ma non tutti i dubbi procedurali sono risolti.
Ci sono delle categorie di lavoratori che verrebbero penalizzate dalla norma di Quota 100. Si tratta dei professionisti dello spettacolo e dei creativi.
Entro tre anni il Servizio sanitario nazionale potrebbe perdere circa 24 mila medici. Rischio collasso negli ospedali e cattedre vuote a scuola.
I dati INPS riflettono la maggior convenienza per alcune fasce della platea potenziale.
Un dato sbilanciato rispetto alla naturale distribuzione delle prestazioni pensionistiche in Italia, che mette a rischio i conti.
In dipendenti pubblici in procinto di andare in pensione potranno ottenere subito un grosso anticipo di Tfr e Tfs senza aspettare due o tre anni.
Si allunga da cinque a dieci anni la rateizzazione collegata alla pace contributiva, con l’estensione da 60 a 120 rate mensili.
Salvo diversa comunicazione da parte dell’Inps o del Ministero del Lavoro, tutto lascia pensare che sarà effettivamente così.
A chi conviene, e a chi no, il riscatto laurea flessibile e agevolato rispetto al metodo tradizionale. Costi e vantaggi.
Chi va in pensione a 62 anni non potrà lavorare fino al raggiungimento dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia, sia in Italia che all’estero, pena lo stop dell’assegno.
Il riscatto “light” degli anni di università farà risparmiare somme notevoli rispetto ai vecchi metodi di calcolo: ma c’è anche qualche svantaggio.