Salame ritirato dai supermercati per listeria, i lotti interessati

Come specifica il ministero, il ritiro è stato disposto vista la presenza del batterio Listeria monocytogenes

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il Ministero della Salute ha segnalato sul proprio sito web un avviso riguardante il ritiro di un lotto di salame per la presenza di Listeria monocytogenes nei test di autocontrollo. Il ministero ha emesso questo avviso per informare sul richiamo del prodotto, al fine di garantire la sicurezza dei consumatori.

Riguardano due prodotti della ditta “Salumificio F.lli Scapocchin s.r.l.” ; il primo interessato è il “Salame nostrano”, il secondo riguarda il “Salame Nostrano con Aglio”, entrambi venduti in pezzi variabili da 600 a 800 grammi.

Il lotto ritirato

Entrambi i prodotti, il “Salame nostrano” e il “Salame Nostrano con Aglio”, sono stati fabbricati presso lo stabilimento della Salumificio F.lli Scapocchin S.R.L. situato a Camposampiero, in provincia di Padova. I due prodotti fanno parte dello stesso lotto, ovvero il 164/24, ed entrambi hanno un peso variabile da circa 600 a 800 grammi. Nessuna delle confezioni riporta una data di scadenza.

In caso si sia già acquistato il lotto di salame segnalato dalle autorità sanitarie, è importante non consumare il prodotto. È invece consigliabile riportarlo al punto vendita per richiederne la sostituzione o il rimborso.

Secondo quanto specificato sul sito del Ministero della Salute, gli operatori del settore alimentare sono tenuti per legge ad informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da loro posti in commercio e ad avviare il ritiro del prodotto dal mercato. Devono inoltre pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del Ministero della Salute. Queste misure sono volte a garantire la sicurezza dei consumatori e a prevenire rischi per la salute pubblica. Gli avvisi sono presenti anche sull’app dedicata. 

In questi giorni sono diversi i lotti di cibo tolti dai supermercati: due giorni fa, il Ministero aveva disposto il ritiro di due prodotti bio e vegani, causa la possibile presenza di allergeni.

I rischi della Listeria monocytogenes

Il sito del Ministero spiega tutti i rischi e i comportamenti da adottare in caso di infezione da listeriosi. La Listeria monocytogenes, l’agente patogeno responsabile, è diffuso in ambienti diversi ed è noto per la sua resistenza e capacità di sopravvivenza anche a basse temperature e in ambienti ad alta concentrazione di sale. Questo batterio può essere facilmente presente nelle cucine e nei luoghi di preparazione e conservazione degli alimenti, sia crudi che cotti.

In particolare, gli alimenti ad alto rischio di contaminazione includono quelli con elevato grado di lavorazione come gli affettati, i prodotti di salumeria poco stagionati, le pietanze cotte a base di carne, i formaggi a pasta molle e i prodotti affumicati. Anche il latte e vari tipi di ortaggi e verdura possono essere contaminati. Seppur rara, la listeriosi può rivelarsi una malattia grave che comporta elevati tassi di ricoveri ospedalieri e decessi. Il rischio di infezione è maggiore nei soggetti fragili: donne incinte, anziani, neonati e pazienti immunodepressi, che potrebbero sviluppare una forma grave della malattia a prescindere dalle quantità di cibo contaminato ingerito.

Il principale mezzo di trasmissione è il consumo di cibi contaminati. La cottura a temperature superiori a 65 gradi è efficace nel debellare il batterio, ma è importante notare che la Listeria può contaminare gli alimenti anche dopo la produzione, prima del confezionamento. Pertanto, è essenziale adottare misure preventive rigorose per ridurre al minimo il rischio di contaminazione da questo batterio patogeno.