Fascicolo sanitario elettronico, in Lombardia nessuna interruzione delle ricette mediche digitali

Nessuna interruzione nell’invio delle ricette mediche dematerializzate dal 1° maggio in Lombardia: i cittadini possono aderire dal Fascicolo sanitario elettronico

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

La Regione Lombardia ha annunciato che non ci sarà nessuna interruzione nell’invio delle ricette mediche dematerializzate a partire dal 1° maggio per chi ancora non ha ancora confermato questa scelta tramite i canali messi a disposizione. I cittadini lombardi ad aver confermato il servizio sono circa il 50 per cento e potranno dunque continuare a usare il loro fascicolo sanitario elettronico anche per le ricette digitali in quanto, per la Regione, “è importante proseguire questo percorso di sensibilizzazione per consentire a sempre più lombardi di continuare a usufruire di un servizio sempre molto apprezzato”.

Fascicolo sanitario elettronico, il nuovo volto della medicina in Lombardia

Così come spiegato dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso: “i cittadini lombardi hanno ancora un ampio periodo di tempo per effettuare la scelta sulla modalità di ricezione delle ricette elettroniche“. “La campagna informativa su questo tema, iniziata già da due mesi e che vede il coinvolgimento di ATS, Medici di Medicina Generale e farmacie – ha aggiunto – proseguirà finché l’adesione non sarà massima”.

Nei giorni scorsi lo stesso Bertolaso aveva annunciato il termine del 30 aprile per confermare l’adesione all’invio delle ricette mediche dematerializzate, sottolineato i benefici dell’opzione, primo fra tutti il risparmio di tempo. Erano seguiti però dei problemi di comunicazione ai cittadini che, oltre ai tempi stretti, avevano dovuto fare i conti anche con una piattaforma elettronica andata in down a causa del troppo traffico generato dalla notizia.

Per Matteo Piloni, consigliere regionale lombardo del Pd, la comunicazione dell’iniziativa era stata fatta “con poco anticipo”, motivo questo che aveva spinto le opposizioni a chiedere una proroga delle tempistiche. Piloni, nello specifico, aveva chiesto la possibilità che il consenso dei cittadini potesse essere espresso almeno fino al 30 maggio, “così da permettere alle persone assistite dal servizio sanitario di ricevere le ricette elettroniche direttamente sui propri dispositivi, senza alcuna interruzione nel servizio”.

Come confermare il servizio delle ricette mediche digitali

I cittadini lombardi che intendono mantenere attivo il servizio dell’invio delle ricette mediche dematerializzate, devono confermare la loro adesione utilizzando uno dei canali messi a disposizione da Regione Lombardia. L’operazione può dunque essere svolta utilizzando il Fascicolo sanitario elettronico (https://www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it/) accedendo alla sezione Profilo e Impostazioni, collocato in alto a destra, e selezionando la voce Notifiche e, in seguito, Ricette. In ultimo è necessario scegliere l’invio di sms o e-mail.

È necessario sottolineare che queste impostazioni devono essere aggiornate anche da chi lo aveva già fatto in passato prima della modifica della piattaforma, ovvero da tutti coloro che avevano già provveduto ad attivare il servizio dell’Nre (il numero di ricetta elettronica) tramite sms. Per agevolare la procedura, in questo giorni la piattaforma fa apparire un pop up nel momento in cui si accedere al proprio fascicolo sanitario che segnala la necessità di effettuare una scelta in merito alla ricezione delle notifiche. Le stesse procedure possono essere svolte anche attraverso l’app del Fascicolo sanitario elettronico.

Per i meno avvezzi alla tecnologia sono stati predisposti anche altri canali fisici. È infatti possibile:

  • recarsi negli sportelli fisici scelta e revoca della ASST di competenza;
  • rivolgersi ad un medico di Medicina Generale/Pediatra di libera scelta;
  • svolgere l’operazione all’interno delle farmacie del territorio.