I procuratori sportivi sono figure chiave nel mondo dello sport. Spesso lavorano nell’ombra, ma hanno un impatto significativo sia sulle carriere degli atleti che rappresentano sia sulle dinamiche finanziarie degli sport che gestiscono. Si occupano di negoziare contratti, sponsorizzazioni e altre opportunità per gli atleti. I migliori del settore possono ottenere guadagni che riflettono il loro ruolo centrale, superando addirittura quello di alcuni tra i calciatori più pagati.
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Cosa fa il procuratore sportivo
Un procuratore sportivo è ben più di un semplice intermediario tra gli atleti e le squadre o gli sponsor. Deve avere una profonda conoscenza del diritto sportivo, delle regole del mercato e delle dinamiche finanziarie dello sport. Il suo ruolo è quello di massimizzare le opportunità economiche per il proprio assistito, negoziando contratti di lavoro e sponsorizzazione davvero vantaggiosi per le parti coinvolte – e per se stesso.
La strada per diventare procuratore sportivo non è delimitata da un percorso formativo rigido e non sono richiesti titoli universitari. Tuttavia aver studiato legge, economia o scienze motorie può fornire una base solida per iniziare questa carriera.
Le competenze necessarie includono la conoscenza del diritto sportivo, abilità negoziali, competenze comunicative e una comprensione approfondita delle dinamiche di mercato. Etica professionale e una vasta rete di contatti sono cruciali per avere successo in questo campo.
Come si diventa agenti sportivi
Per esercitare come procuratore in Italia è necessario superare un esame di abilitazione organizzato dal CONI e dalle Federazioni sportive nazionali professionistiche. La certificazione garantisce le competenze e le conoscenze per diventare agente sportivo e operare secondo quanto previsto dai regolamenti, con limiti sulle commissioni e trasparenza nei rapporti con atleti e squadre.
Per accedere all’esame di abilitazione per l’iscrizione al Registro Nazionale Agenti Sportivi bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti:
- diploma di istruzione secondaria di secondo grado o di titolo equipollente;
- tirocinio di almeno 6 mesi presso un agente sportivo o un corso di formazione certificato CONI non oltre i 12 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda.
La prova generale dell’esame serve a valutare la preparazione in Diritto dello sport, Diritto privato, Diritto amministrativo. Consiste in una prova scritta con 30 domande a risposta multipla e una prova orale con almeno tre domande. Chi supera questa prima fase accede alla prova speciale della Federazione di appartenenza.
Quanto guadagna un procuratore
Ma quali sono i guadagni dei procuratori sportivi? Diciamo subito che possono variare significativamente. Mentre la media è di circa 43mila euro all’anno, i procuratori che lavorano con atleti di alto profilo in sport come il calcio possono guadagnare cifre ben più elevate.
Questi guadagni derivano principalmente dalle commissioni sui trasferimenti degli atleti e dagli ingaggi, che possono variare dal 3% al 10% del valore totale del contratto.
Il caso di Mino Raiola
Tra gli agenti sportivi che hanno fatto la Storia del calcio ci sono personaggi come Mino Raiola, Jonathan Barnett, Constantin Dumitrascu e Jorge Mendes sono esempi di procuratori sportivi che hanno raggiunto un grande successo nel settore. Questi professionisti hanno costruito la loro carriera gestendo gli affari di alcuni degli atleti più famosi e remunerativi del mondo, guadagnando commissioni multimilionarie.
Mino Raiola, venuto a mancare nel 2022, ha avuto un impatto significativo nel settore del calciomercato. Solo nel 2019 ha incassato circa 62,89 milioni di euro. Nel 2020, secondo Forbes, il suo fatturato è stato di 84,7 milioni di dollari, posizionandolo al terzo posto nella classifica degli agenti calcistici a livello mondiale. In un caso specifico ha ottenuto una percentuale del 24% dall’operazione di trasferimento di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United, pari a circa 25 milioni di euro.