Coniuge a carico, quanto mi spetta di detrazione nel 2023? Le simulazioni

Come funziona la detrazione per il coniuge a carico e quali sono regole da rispettare per ottenerla. Un breve vademecum

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

A chi spetta la detrazione per il coniuge a carico? In quali situazioni il contribuente ha la possibilità di beneficiare di questa particolare agevolazione tributaria? Quello di cui stiamo parlando è, a tutti gli effetti, uno sconto che viene riconosciuto ai contribuenti nel rispetto di alcuni parametri relativi al limite di reddito previsto. Le detrazioni per il coniuge a carico, inoltre, devono essere inserite all’interno del Modello 730/2023.

Perché un partner venga considerato a carico deve aver avuto, nel corso del 2022, un reddito complessivo inferiore a 2.840,51 euro. Oltre al coniuge, possono essere considerati a carico anche i genitori, i nonni ed i figli. Nel caso in cui il contribuente abbia sostenuto delle spese per il sostentamento del partner a carico ha diritto ad accedere ad una detrazione, che consiste in sconto dell’imposta. Questo particolare sconto deve essere calcolato sulla base del reddito complessivo.

Quando il reddito complessivo risulti essere inferiore a 15.000 euro, l’importo massimo della detrazione è pari a 800 euro. Qualora il reddito complessivo dovesse risultare essere superiore ad 80.000 euro non spetta alcun tipo di agevolazione.

Detrazioni per il coniuge a carico

Il contribuente, che abbia un coniuge a carico, ha diritto ad ottenere una detrazione calcolata sulla base del reddito complessivo. Lo sconto dell’Irpef a cui è possibile accedere varia in base al reddito.

Prima di proseguire ed entrare nel merito delle agevolazioni che spettano con la presentazione del modello 730, è necessario andare a chiarire che cosa si intenda per familiare fiscalmente a carico. Il primo passo che è necessario effettuare è una netta distinzione tra i figli e gli altri familiari. Per i primi, nel momento in cui hanno un’età inferiore a 24 anni, il reddito da prendere in considerazione è fissato in 4.000 euro. Per gli altri familiari, invece, non deve superare i 2.840,41 euro.

Che cosa significa tutto questo? In altre parole un coniuge od un altro familiare che, nel corso del 2022, abbia percepito un reddito uguale od inferiore a 2.840,51 euro – al lordo degli eventuali oneri deducibili – viene considerato ufficialmente a carico.

A cosa è necessario stare attenti

Nel momento in cui si effettua il calcolo del reddito, è necessario prestare la massima attenzione a quanto viene indicato all’interno delle istruzioni per la compilazione del Modello 730. All’interno del limite massimo di reddito da prendere in considerazione, rientrano anche le somme che sono inserite all’interno del seguente elenco. Questo significa, molto semplicemente, che le somme che gli importi incassati per i seguenti motivi non costituiscono il reddito complessivo:

  • eventuali redditi dei fabbricati, che siano assoggettati alla cedolare secca sulle locazioni;
  • le retribuzioni che sono corrisposte dagli Enti Centrali della Chiesa Cattolica, da Enti ed Organismi Internazionali, dalle rappresentanze diplomatiche e consolari, dalle Missioni, della Santa Sede e dagli enti da essa gestiti;
  • l’eventuale quota esente dei redditi da lavoro dipendente, che viene prestato nelle zone di frontiera e negli altri paesi limitrofi in via continuativa;
  • il reddito da lavoro autonomo o d’impresa che sia stato assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità;
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato a imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.

All’interno delle istruzioni per la compilazione del Modello 730 viene chiarita una particolare situazione. In alcuni casi tra la detrazione per il figlio a carico e quella relativa al coniuge a carico, viene riconosciuta quella più favorevole tra le due. Questa ipotesi si viene a verificare nel caso in cui l’altro coniuge manca o non abbia provveduto a riconoscere i figli naturali. Il contribuente non deve essere coniugato e, nel caso in cui si sia sposato, successivamente si deve essere separato legalmente ed effettivamente. Le detrazioni sono alternative tra loro.

Come calcolare lo sconto Irpef

Come abbiamo spiegato in precedenza, l’ammontare della detrazione varia in base al reddito del contribuente. Il legislatore ha previsto che lo sconto Irpef per il coniuge, che può essere richiesto attraverso il Modello 730/2023 relativo all’anno di imposta 2022, venga calcolato basandosi sul reddito familiare seguendo il seguente schema:

  • per un reddito complessivo inferiore a 15.000 euro, la detrazione massima è pari a 800,00 euro;
  • per un reddito complessivo compreso tra 15.000 e 80.000 euro, la detrazione massima è pari a 690,00 euro.

Per i contribuenti che hanno un reddito complessivo superiore a 80.000 euro non spetta più la detrazione. Nel caso in cui, invece, il diretto interessato abbia un reddito compreso tra 29.000 euro e 35.200 euro, la detrazione viene aumenta di una somma che varia da 10 a 30 euro.

Per calcolare la detrazione è possibile fare riferimento al seguente schema:

  • reddito complessivo non superiore a euro 15.000: importo detrazione in euro pari a 800 – (110 X reddito complessivo)/15.000;
  • reddito complessivo da euro 15.001 a euro 29.000: importo detrazione in euro pari a 690;
  • reddito complessivo da euro 29.001 a euro 29.200: importo detrazione in euro pari a 700;
  • reddito complessivo da euro 29.201 a euro 34.700: importo detrazione in euro pari a 710;
  • reddito complessivo da euro 34.701 a euro 35.000: importo detrazione in euro pari a 720;
  • reddito complessivo da euro 35.001 a euro 35.100: importo detrazione in euro pari a 710;
  • reddito complessivo da euro 35.101 a euro 35.200: importo detrazione in euro pari a 700;
  • reddito complessivo da euro 35.201 a euro 40.000: importo detrazione in euro pari a 690;
  • reddito complessivo da euro 40.001 a euro 80.000: importo detrazione in euro pari a 690 X (80.000 – reddito complessivo)/40.000;
  • reddito complessivo oltre euro 80.000: importo detrazione in euro pari a 0.

Come compilare il Modello 730

Per riuscire ad ottenere la detrazione per il coniuge fiscalmente a carico è necessario compilare l’apposita sezione della dichiarazione. I dati devono essere inseriti nell’apposita voce riguardante i familiari a carico, che è posta nella prima pagina del Modello 730.

All’interno del rigo 1 si devono indicare i dati relativi al coniuge negli spazi dedicati:

  • nella colonna 1 bisogna è necessario barrare la casella C, relativa al coniuge;
  • nella colonna 4 si deve andare ad indicare il codice fiscale del coniuge, che deve essere inserito anche nel caso in cui il coniuge non sia fiscalmente a carico;
  • nella colonna 5 deve essere indicato il numero di mesi per cui il familiare risulta a carico.