Accordo storico, verso una nuova moneta comune

Brasile e Argentina sono a lavoro per creare una nuova valuta sudamericana che possa legare le due economie e renderle più forti

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Dovrebbe chiamarsi “Sur” (cioè “Sud” in spagnolo) la moneta unica allo studio di Brasile e Argentina che potrebbe rivoluzionare non solo gli scambi commerciali dell’America Latina, ma anche nel resto del mondo. L’idea di una valuta comune tra le due maggiori potenze economiche del continente era nata un paio di anni fa, ma l’arrivo di Lula alla guida del Governo verde-oro ha dato nuovo impulso al progetto.

Accordo storico, verso una nuova moneta comune: il progetto di Brasile e Argentina

L’intenzione di adottare una moneta che possa permettere l’economia sudamericana di affrancarsi dal dollaro e competere con euro, yen e franco francese (punto di rifermento nell’Africa occidentale) è in ballo da tempo, ma ha ripreso vigore negli ultimi mesi.

Il ministro dell’Economia argentino, Sergio Massa, ha rilanciato la proposta all’omologo brasiliano Fernando Haddad, nel primo momento utile dopo l’insediamento del Governo Lula. Sotto Bolsonaro, il ministro delle Finanze precedente, Paulo Guedes, si era fatto dissuadere dai dubbi della Banca centrale brasiliana, ma i lavori sul conio comune dovrebbero iniziare ufficialmente il 25 gennaio in occasione della visita del nuovo Capo di Stato a Buenos Aires.

La moneta regionale non porterebbe all’eliminazione del real (brasiliano) o del peso (argentino) ma opererebbe in parallelo, con l’obiettivo in una prima fase di rafforzare il commercio tra i due giganti del Sudamerica, riducendo la dipendenza degli scambi dal dollaro statunitense.

Il commercio tra Brasile e Argentina ha assunto sempre più rilievo, raggiungendo nei primi 11 mesi del 2022 il valore di 26,4 miliardi di dollari, per un incremento del 21% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Ma se Brasilia può vantare un’economia in crescita nell’ultimo anno, Buenos Aires continua a fare i conti con l’inflazione vicina al 100% che storicamente affligge il Paese, costretto a stampare denaro per finanziare la spesa.

Accordo storico, verso una nuova moneta comune sudamericana: il progetto

Il progetto punta però a coinvolgere successivamente anche le altre economie del continente, fino ad estenderla all’America centrale, compreso il Messico. I 33 Paesi dell’area stanno discutendo del tema nella conferenza della Comunità degli Sati latinoamericani e dei Carabi (CELAC) in corso in questi giorni proprio a Buenos Aires.

Il nuovo scenario politico nato in Sudamerica, con l’elezione di Lula in Brasile e prima di Borin in Cile e Petro in Colombia, darebbe maggiori possibilità alla realizzazione della valuta unica, che richiederebbe comunque degli anni e sulla quale il ministro brasiliano Haddad ha manifestato cautela.

Più entusiasta invece il Governo Argentino, che tramite le parole del responsabile dell’Economia Sergio Massa ha confermato l’inizio dei colloqui in merito tra i due Paesi: “Sì, è vero – ha dichiarato in un’intervista al Financial Times – ci sarà… dobbiamo iniziare a studiare i parametri necessari per una moneta comune che comprende tutto: dalle questioni fiscali alla dimensione dell’economia e al ruolo delle Banche centrali”.

“Sarebbe uno studio dei meccanismi per l’integrazione commerciale. Ma –  ha precisato – non voglio creare false aspettative… è il primo passo di una lunga strada che l’America Latina deve percorrere”.

L’annuncio ufficiale dell’avvio dei lavori sulla moneta comune “Sur” dovrebbe essere dato in settimana dai presidenti di Argentina e Brasile, Alberto Fernández e Luiz Inacio Lula da Silva.