Reddito di cittadinanza, le date dei pagamenti di febbraio

Reddito di cittadinanza, anche a febbraio sono due le date degli accrediti: chi rischia di perderli e come fare per verificare il saldo della card

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Come di consueto, anche a febbraio sono due le date da ricordare per i pagamenti del Reddito di cittadinanza: una a metà mese e una verso fine mese.

Ricordiamo che chi non ha rinnovato a la Dsu Isee scaduta entro il 31 gennaio può perdere il diritto all’assegno e quindi potrà non vedersi accreditata la somma dovuta. Inoltre, chi non avrà almeno il green pass base, quello che si ottiene con tampone e dura 48 ore, dal 1° febbraio non avrà più l’accesso ai centri per l’impiego per partecipare ad attività e colloqui da svolgersi rigorosamente in presenza.

Reddito di cittadinanza, le date dei pagamenti di febbraio

Anche per il mese di febbraio sono due le date per il pagamento del Reddito di cittadinanza, una per chi riceve il sussidio per la prima volta, l’altra per i vecchi possessori della card che quindi riceveranno la consueta ricarica:

  • il 15 febbraio percepirà il sussidio chi ha presentato la domanda a gennaio per la prima volta e chi ha effettuato il rinnovo entro il mese scorso allo scadere delle prime 18 mensilità del sussidio;
  • a partire dal 25 febbraio arriveranno i pagamenti per chi percepisce il Reddito di cittadinanza da almeno due mesi (la data corretta sarebbe il 27 di ogni mese ma a febbraio cade di domenica, quindi o sarà anticipata al 25 o posticipato a lunedì 28).

Doppio pagamento a febbraio

A partire dal 25 febbraio, inoltre, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che dispongono dei requisiti per l’assegno unico temporaneo riceveranno anche la ricarica di quest’ultimo sulla stessa card, in attesa dell’assegno unico universale che verrà accreditato dal 1° marzo 2022.

Come verificare il saldo della card

In ogni momento i beneficiari del Reddito di cittadinanza possono controllare il saldo carta e verificare se l’importo della mensilità attesa è stato accreditato. I servizi utili per avere informazioni sul proprio saldo sono:

  • Numero Verde 800 666 888, gratuito sia per chi chiama da linea fissa che da cellulare. Il servizio per il saldo carta Reddito di cittadinanza è utilizzabile cliccando sul tasto “1” e, successivamente, occorre indicare le 16 cifre indicate sulla Card;
  • ATM, lo sportello Postamat, dal quale è possibile prelevare una parte della somma in contanti (attenzione ai limiti dei prelievi: per i single il limite è di 100 euro al mese, per chi vive in famiglia (con almeno 4 persone) è di 220 euro al mese);
  • il sito ufficiale redditodicittadinanza.gov.it. Con questo servizio online infatti si può utilizzare l’opzione di verifica del saldo della tessera ma è assolutamente necessario essere in possesso delle credenziali di identità digitale SPID.

Green pass obbligatorio da febbraio

Dal 1° febbraio il green pass è diventato un requisito indispensabile per conservare il diritto a percepire il Reddito di cittadinanza. Si tratta di un obbligo collegato ai corsi di formazione e accrescimento professionale presso i centri per l’impiego, mirati a favorire l’occupazione dei destinatari del Rdc.

La Legge di Bilancio ha infatti obbligato chi percepisce il sussidio a frequentare i centri per l’impiego e partecipare ad attività e colloqui da svolgersi rigorosamente in presenza. Essendo corsi svolti nell’ambito di strutture pubbliche, è obbligatorio essere muniti di certificazione verde all’ingresso. Il decreto Covid del 7 gennaio scorso ha disposto che l’ingresso negli uffici pubblici sia subordinato alla presentazione almeno del green pass “light”, cioè quello che si ottiene con tampone e dura 48 ore.

A partire dal 1° febbraio 2022, dunque, i percettori del Rdc devono sottoporsi necessariamente almeno a un tampone antigenico al mese se vogliono prendere parte ai colloqui che garantiscono il diritto al sostegno economico. Chi non risulterà vaccinato o quantomeno tamponato non potrà entrare nei centri per l’impiego.