Assegno unico per chi prendeva il Reddito di cittadinanza: come averlo

L'Assegno Unico Universale è la misura economica a sostegno delle famiglie con figli a carico istituita con la Legge Delega

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il nuovo Assegno Unico Universale consente di richiedere un sussidio destinato alle famiglie con figli a carico fino ai 21 anni di età, e senza limiti di età per figli con disabilità che sono ancora a carico. Questo beneficio è disponibile per lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati e persone senza lavoro, ed è garantito fino al mese di febbraio 2024. Questa misura è applicabile anche alle famiglie che precedentemente ricevevano il Reddito di Cittadinanza. In relazione a questa questione, l’Inps ha preparato un memorandum dettagliato. Ecco la procedura per richiedere il finanziamento per coloro che erano beneficiari del sussidio grillino.

Il documento Inps

A partire dal 2024, tutte le famiglie che sono beneficiarie della rinnovata formulazione dell’Assegno di Inclusione, che garantisce un sostegno mensile di 350 euro, dovranno presentare una nuova domanda per accedere all’assegno dedicato ai giovani.

Le linee guida sono sintetizzate nel memorandum redatto dall’Inps, che riassume le disposizioni contenute nel decreto numero 48 emesso nel maggio 2024. Questo documento fornisce dettagli sulle procedure da seguire nel caso in cui il reddito di cittadinanza venga superato.

Per le famiglie con membri minori e disabili, non vi sono cambiamenti sostanziali. Tali famiglie manterranno il diritto al Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, in conformità al decreto-legge n. 48/2023. Le stesse procedure già in vigore saranno applicate per garantire l’integrazione dell’Assegno Unico Universale. Fermo restando i requisiti legali, la continuità di questa assistenza familiare è garantita fino al raggiungimento dei 21 anni di età da parte di eventuali figli maggiorenni, come precedentemente indicato.

Le novità

Per quanto concerne le famiglie alle quali è stata temporaneamente sospesa l’assegnazione del sussidio a causa del raggiungimento del limite di sette mensilità, sono previste alcune situazioni eccezionali. Infatti, alcune famiglie possono ancora avere diritto all’Assegno Unico e Universale per figli con età compresa tra i 18 e i 21 anni, come ad esempio disoccupati, studenti o coloro che frequentano corsi di formazione. In questa circostanza, vi sono due opzioni da considerare.

Nel primo scenario, se la domanda è già stata presentata, l‘Inps effettuerà i pagamenti per i mesi in cui il sostegno non è stato erogato attraverso la card del reddito. In aggiunta, l’erogazione dell’Assegno Unico e Universale avverrà a partire dal mese successivo rispetto alla mensilità in cui è stata presentata la domanda per tale misura.

Nel secondo scenario, nel caso in cui non sia ancora stata inviata una richiesta, sarà effettuata una liquidazione per l’importo spettante al nucleo familiare. Tuttavia, in questa situazione, non si avrà la continuità dei pagamenti attraverso la card del reddito, che verrà invece mantenuta attiva. Questa seconda opzione mira a garantire la regolarità dei pagamenti per i figli. Le somme dovute per i mesi successivi a luglio non subiranno tagli poiché i nuclei familiari in questione non avranno più diritto al Reddito di Cittadinanza.

Dove si riceverà la somma

Dal 1° gennaio 2024, tutte le famiglie con figli a carico che ancora non hanno presentato la richiesta per l’Assegno Unico e Universale dovranno farlo, affinché possano iniziare a ricevere l’assegno a partire dal 1° marzo 2024. La possibilità di presentare la domanda è valida fino al 30 giugno 2024 e, a quel punto, gli arretrati eventualmente dovuti (dal 1° marzo in avanti) saranno regolarmente corrisposti.

Conformemente alla normativa vigente, coloro che ricevono l’Assegno Unico e Universale percepiranno l’importo direttamente tramite la card fornita da Poste Italiane, aggiunto al reddito. Tuttavia, la somma erogata non includerà l’importo completo, poiché sarà detratta la quota relativa al Reddito di Cittadinanza relativo ai figli presenti nel nucleo familiare.