Lavoro, Best workplaces 2024: le 60 migliori aziende in cui lavorare in Italia

Pubblicata la nuova classifica dei 60 best workplaces italiani, i migliori luoghi in cui lavorare: l'elevata fiducia dei collaboratori, all'89%, spinge il fatturato delle imprese (+28%)

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Come ogni anno, anche per il 2024 è stata pubblicata la classifica dei Best place to work, le migliori aziende in cui lavorare in Italia. La novità di quest’anno nella speciale classifica stilata da Great Place to Work Italia riguarda in particolare l’affezione dei lavoratori alle aziende, e quanto questo impatta sulla crescita delle società stesse, in termini reali, cioè di fatturato, e non solo di immagine. Vediamo nel dettaglio cosa emerge dalla ricerca e quali sono le 60 migliori aziende in Italia che quest’anno si sono aggiudicate l’importante riconoscimento di migliori luoghi di lavoro.

Lo stretto legame tra fiducia, soddisfazione e crescita

Il Best place to work 2024 Italia (ma c’è anche la classifica europea), redatto da Great Place to Work italiano, società di ricerca, tecnologia e consulenza organizzativa leader nell’analisi della employee experience, è stato realizzato ascoltando il parere di 219mila collaboratori di 379 organizzazioni, suddivise in base al numero di dipendenti (10-49, 50-149, 150-499 e più di 500), attive sul territorio nazionale.

Un terzo di queste appartiene al settore It (30%), seguono poi industria manifatturiera e produzione e i servizi professionali (15%), mentre a livello di distribuzione territoriale più di 3 aziende su 4 (77%) hanno sede in Lombardia, Lazio e Veneto.

Ciò che emerge con forza da questa analisi è il rapporto, stretto e sinergico, tra il grado di fiducia dei collaboratori e la crescita delle performance economico-finanziarie dei 60 migliori luoghi di lavoro italiani. “La crescita delle organizzazioni, anche nel Sud, passa dallo sviluppo di un rapporto di fiducia tra persone e leader aziendali” spiega Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia.

Il Trust Index, l’indicatore del clima di fiducia di un’organizzazione, è pari all’89%, stabile rispetto al 2023 e in crescita dell’8% rispetto al 2019. Se prendiamo poi le altre aziende analizzate che restano fuori dalla classifica, il divario schizza al +18%, con un Trust Index medio del 71%.

Anche la cosiddetta Overall satisfaction, la soddisfazione più generale e diretta dell’ambiente di lavoro, è pari al 92%, con una crescita del 6% rispetto al periodo pre-pandemico nel 2019 (qui i migliori Paesi dove fare carriere se sei donna).

Un livello elevato di fiducia dei dipendenti si riflette direttamente, con un rapporto di causa-effetto palese, sul fatturato aziendale: i best workplaces italiani nel 2023 hanno avuto una crescita media dei ricavi, rispetto all’anno precedente, del 28%, un dato che se confrontato con il +0,6% medio fatto registrare nell’incremento del fatturato da parte delle organizzazioni italiane appartenenti ad industria e servizi incluse nell’indice Istat fa capire l’importanza, per lo sviluppo del business aziendale, di avere dei dipendenti soddisfatti.

Quanto incide il turnover sui costi aziendali

Un altro dato molto interessante che emerge dal ranking dei migliori luoghi di lavoro italiani riguarda l’impatto, nel medio lungo-periodo, del turnover sui costi nascosti di un’organizzazione.

Sulla base di una simulazione svolta da Great Place to Work Italia su dati proprietari, un’azienda di circa 100 collaboratori con un tasso di turnover pari al 10%, che di fatto rappresenta il valore medio per le organizzazioni del Nord Italia, subirà circa 200mila euro di costi annui attribuibili all’uscita delle persone.

“I costi nascosti del turnover sono tra i costi più difficili da identificare, ma sono proprio quelli che aumentano le inefficienze delle organizzazioni proprio a causa delle risorse spese nella selezione, nella formazione e nell’attesa che il nuovo collaboratore raggiunga le performance del dimissionario”, spiega Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia. “Una buona strategia di employer branding, basata sul feedback diretto delle persone, riduce i costi di assunzione e di turnover, fenomeni in deciso aumento, soprattutto nelle nuove generazioni”.

Best place to work 2024: i migliori settori in cui lavorare

Entrando più nel dettaglio, nell’analisi del ranking delle 60 migliori aziende italiane per cui lavorare nel 2024, si scopre quali sono i settori più “gettonati”:

  • It-Information technology 30%
  • industria manifatturiera e produzione; servizi professionali 15%
  • biotecnologie e farmaceutica; servizi finanziari e assicurazioni (8%)
  • sanità (5%)
  • media e retail (3%)
  • edilizia/costruzioni; elettronica; ingegneria; alberghiero; telecomunicazioni; trasporti (2%)
  • agricoltura (1%).

Dove sono le aziende migliori in cui lavorare: la distribuzione geografica

A livello di distribuzione territoriale, più di 3 aziende su 4 (77%) hanno sede in Lombardia (52%), Lazio (17%) e Veneto (8%) e in totale sono 13 le regioni italiane rappresentate nella classifica. Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Umbria, Basilicata, Sardegna non hanno invece best workplaces sul proprio territorio.

Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia, si dice “molto felice” che, nonostante la minore presenza delle aziende nel Sud Italia, realtà come la molisana Prestiter, la campana PA Advice, la pugliese Apuliasoft, la siciliana Plurimpresa, l’abruzzese Novidis e la calabrese ACSoftware siano riuscite a guadagnare il riconoscimento come migliori organizzazioni per cui lavorare in Italia. “La crescita e il riscatto del Sud, che noi supportiamo anche con una classifica dedicata in uscita a dicembre 2024, a nostro parere parte da una diversa concezione dell’organizzazione aziendale e da un rapporto di fiducia tra persone e leader aziendali”.

Best workplaces 2024: le migliori aziende italiane in cui lavorare

Quali sono dunque le aziende in cui è più bello e gratificante lavorare oggi? Tra le grandi società, quelle con più di 500 collaboratori per intenderci, la migliore organizzazione in cui lavorare è Hilton, realtà globale leader nel settore ospitalità, seguita da Teleperformance Italia, dedita a servizi professionali, assistenza telefonica/centri di vendita, e Conte.it, impegnata nel settore servizi finanziari e assicurazioni auto.

Nella categoria delle organizzazioni che hanno tra i 150 e i 499 collaboratori trionfa Cisco Systems, leader mondiale nelle tecnologie che trasformano il modo con cui le persone si connettono, comunicano e collaborano, che entra nella classifica Best Workplaces Italia per il 23° anno, davanti a Bending Spoons SpA, attiva nel settore Information Technology Software (sono quelli che hanno progettato l’app Immuni per il tracciamento dei contagi Covid durante la pandemia, per capirci) e Dow, industria manifatturiera e produzione di prodotti chimici.

Il podio della categoria tra i 50 e i 149 collaboratori vede al primo posto Biogen Italia Srl, leader mondiale nel campo delle biotecnologie. Completano il podio Storeis (servizi professionali, pubblicità e marketing) e Skylabs (Information Technology, Consulenza IT).

Nella categoria con un numero di dipendenti compreso tra 10 e 49, il primo posto lo conquista Auditel, società attiva nel settore media che rileva gli ascolti dell’intera offerta televisiva italiana nella sua articolazione digitale, satellitare, live e on demand, su tutte le piattaforme e i device. Appena dopo troviamo Exein Spa, realtà che opera nel settore della cybersecurity, e Eoliann s.r.l., società Benefit nel campo It.

Qui la classifica completa: le 15 migliori aziende in Italia divise per le 4 categorie considerate (oltre 500 collaboratori, da 150 a 499, da 50 a 149 e da 10 a 49):