La nuova parola d’ordine che ci accompagnerà per un po’ è green pass. La certificazione verde adottata dal governo Draghi, in attesa della versione europea, è un documento che ciascuno di noi dovrà avere sempre con sé. E rispetto alle formulazioni iniziali, ci sono alcune importanti novità approvate nella versione definitiva del decreto-legge Riaperture firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Green pass, chi può chiederlo e come ottenerlo
Come anticipato, il green pass è un vero e proprio certificato verde che attesta la sussistenza, per chi lo richiede, di una di queste condizioni:
- effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo entro 48 ore
- stato di avvenuta vaccinazione
- guarigione dal Covid.
Green pass, quanto dura e quando viene rilasciato
La prima novità è che il certificato verde non durerà 6 mesi come stabilito in precedenza, ma 3 mesi in più. Avrà una durata quindi di 9 mesi dal completamente del ciclo vaccinale.
La seconda novità è che non bisognerà attendere il completamento del ciclo stesso per il rilascio. Basterà essersi sottoposti alla prima somministrazione di uno dei vaccini anti-Covid attualmente approvati, e cioè Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson & Johnson.
La certificazione verde Covid-19, si legge nel decreto Riaperture, è rilasciata anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino e ha validità dal 15esimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale.
Vi rimandiamo qui per sapere quando è obbligatorio.
Green pass cartaceo o digitale: anche nel fascicolo sanitario elettronico
Il green pass è rilasciato, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria o dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione. Contestualmente al rilascio, tramite i sistemi informativi regionali, la certificazione viene resa disponibile nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato (qui tutto ciò che serve sapere sul FSE, come averlo e dove vederlo).
Chi ha già completato il ciclo di vaccinazione può richiedere la certificazione verde Covid-19 alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario o alla Regione o alla Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa.
In attesa che l’Unione europea vari il suo green pass, la versione italiana può essere utilizzata anche in Europa per i vari spostamenti. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea sono inoltre riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea.
La certificazione verde cessa di avere validità qualora, nel periodo di vigenza semestrale, l’interessato venga identificato come caso accertato positivo.
Qui trovate tutti i dati personali relativi alla vaccinazione che verranno inseriti nel green pass.