Pagamento pensioni Inps di novembre: quando e come arriva

Visto il Dpcm 7 ottobre, quasi sicuramente anche per il mese di novembre le pensioni saranno accreditate in anticipo. Ma non per tutti. Ecco cosa serve sapere

Come e quando saranno pagate le pensioni di novembre? Probabilmente nei modi e nei tempi dei mesi scorsi. Con il Dpcm 7 ottobre, il Governo ha prorogato lo stato di emergenza al 31 gennaio 2021, oltre che introdotto altre misure contenitive del Covid, come l’obbligo di mascherina all’aperto.

Quindi, considerata anche la situazione epidemiologica che sta rapidamente peggiorando, è molto probabile che anche per il pagamento delle pensioni di novembre l’Inps utilizzi la stessa modalità di questi ultimi mesi.

La stessa Protezione civile ha raccomandato in questi giorni a Poste Italiane di dare la possibilità di accedere ai propri sportelli, ai titolari del diritto alla riscossione delle pensioni, secondo modalità compatibili con le disposizioni in vigore adottate allo scopo di contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19, salvaguardando i diritti dei pensionati.

Pensioni di novembre, gli aumenti

La buona notizia è che è arrivato finalmente l’aumento promesso delle pensioni di invalidità: gli invalidi troveranno nel cedolino di novembre gli arretrati maturati nei mesi precedenti, ma non solo, perché questi andranno a sommarsi agli aumenti, e in totale le pensioni di novembre potranno arrivare anche a 2mila euro (qui trovate l’approfondimento di QuiFinanza sull’aumento delle pensioni di invalidità).

Riguardo alla data di pagamento, anche se non c’è ancora nulla di certo, quasi sicuramente anche per il mese di novembre le pensioni saranno accreditate in anticipo. Ma non per tutti.

Pagamento pensioni di novembre, chi lo riceve prima

Come nei mesi scorsi, a ricevere per primi il cedolino saranno i pensionati clienti di Poste Italiane titolari di un Conto BancoPosta, un Libretto di Risparmio o una Postepay Evolution.

Quando? Potrebbe forse già essere a partire da lunedì 26 ottobre, per continuare fino alla lettera Z il sabato 31 ottobre, ma si tratta al momento solo di un’ipotesi.

I possessori di carta Postamat, Carta Libretto o Postepay Evolution possono prelevare la pensione in contanti da oltre 7mila Postamat sparsi su tutto il territorio nazionale, senza bisogno di andare allo sportello.

Chi invece non è in una di queste condizioni e dunque non può evitare di ritirare la pensione in contanti alle Poste, dovrà rispettare il calendario indicato dall’Inps e da Poste Italiane, che ogni mese stabilisce un calendario per il ritiro dell’assegno pensionistico che sfrutta la lettera iniziale del cognome.

Tutti coloro che invece ricevono l’accredito pensionistico direttamente sul proprio conto corrente, bancario o postale, dovranno ancora una volta aspettare il primo giorno bancabile utile del mese, cioè lunedì 2 novembre.

Con i Carabinieri la pensione arriva a casa

Per chi ancora non lo sapesse, per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria e fino a data da destinarsi, Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente la pensione a casa, delegando al ritiro i Carabinieri.

Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un Libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione.

Per maggiori informazioni i pensionati possono contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri.