Rai, sciopero dei giornalisti il 6 maggio: quali programmi tv saltano

I giornalisti Rai sciopereranno il 6 maggio contro il Governo: ecco i programmi che potrebbero saltare

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Il sindacato dei giornalisti della televisione pubblica, Usigrai, ha proclamato per il 6 maggio uno sciopero di 24 ore dopo che un incontro con la dirigenza dell’azienda non ha risolto i problemi evidenziati negli scorsi giorni dai rappresentanti dei lavoratori delle redazioni Rai. Oltre alla questione della libertà di informazione, il sindacato contesta alcune lacune nel piano industriale dell’azienda.

Probabile che la programmazione di molti telegiornali e radiogiornali venga ridotta in conseguenza a questa decisione, ma saranno a rischio anche altri programmi condotti da giornalisti che fanno parte del sindacato o che aderiranno alla protesta anche senza essere iscritti alla sigla Rai.

Perché i giornalisti Rai scioperano il 6 maggio

Da diversi giorni i giornalisti Rai sono in polemica con il Governo, che è di fatto editore della televisione pubblica, per alcune decisioni prese riguardo l’informazione sulle reti della Tv di Stato. Le contestazioni sono cominciate dopo la modifica alla legge sulla par condicio, che escludeva gli interventi di membri del Governo dal conteggio del tempo dedicato ai vari partiti durante la campagna elettorale per le elezioni europee.

A questa decisione è seguita la polemica sulla mancata partecipazione di Antonio Scurati alla trasmissione Chesarà del 19 aprile, alla quale avrebbe dovuto leggere un suo monologo che commemorava la Resistenza e la Liberazione dall’occupazione nazi-fascista. Il sindacato Usigrai ha quindi prima diffuso un comunicato in cui parlava del “Controllo asfissiante” del Governo sull’informazione della televisione pubblica.

È quindi seguito un incontro con la dirigenza dell’azienda che avrebbe dovuto permettere una distensione tra azienda e sindacati. Sono però emerse anche altre questioni, come l’assenza del comparto di informazione nel piano industriale della Rai, la stabilizzazione dei giornalisti precari che lavorano nelle redazioni, la difficoltà nelle sostituzioni per maternità e infine l’assunzione di nuove risorse per le stesse redazioni. L’assenza di risposte da parte della dirigenza ha portato alla decisione di indire uno sciopero per il 6 maggio.

Quali programmi rischiano di saltare

Lunedì 6 maggio dalle 5:30 del mattino quindi i giornalisti Rai potranno scioperare per protestare contro l’influenza del Governo nell’informazione della Tv pubblica e le mancate risposte dell’azienda alle vertenze sindacali. La mobilitazione terminerà dopo 24 ore, quindi alle 5:30 del mattino di martedì 7 e potrebbe coinvolgere numerosi programmi Rai condotti da giornalisti o che hanno alle spalle una redazione.

Sicuramente saranno influenzati i telegiornali. Solitamente, durante uno sciopero dei giornalisti Rai, la loro durata si riduce sensibilmente. Le redazioni garantiscono la comunicazione delle notizie più significative, per non interrompere il servizio pubblico, ma viene a mancare il resto della produzione di servizi e altri contributi. Lo scioperò colpirà anche le reti radiofoniche e, di conseguenza, i radiogiornali Rai.

Proprio Radio Rai ha alcune vertenze peculiari, che si oppongono all’accorpamento delle redazioni radiofoniche del Gr Sport e del Gr Parlamento, con i corrispettivi televisivi (Rai Sport e Rai Parlamento). La moltitudine di redazioni giornalistiche, una per ogni rete, è una peculiarità della televisione pubblica italiana. Per questa ragione, anche il programma Tutto il calcio minuto per minuto, storica trasmissione che segue in diretta le partite dei campionati di calcio italiani e che avrebbe dovuto raccontare due posticipi della 35esima giornata di Serie A, Salernitana Atalanta e Napoli Udinese, non andrà in onda.