Truffe finanziarie 2024, in Italia la più diffusa è lo spoofing

Crescono i dati di molte truffe finanziare in Italia e la più comune è lo spoofing, l’impersonificazione, con una perdita media a persona di 3.010 euro.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Le truffe finanziarie sono una realtà nociva in grande aumento. A dimostrarlo sono gli ultimi dati del Global Anti-Scam Alliance & ScamAdviser, Global State of Scams report, GASA, secondo i quali, nel solo 2022, sono stati oltre 1000 i miliardi di dollari che sono stati derubati con queste pratiche illecite. I criminali finanziari sembrano infatti essere sempre più evoluti e concreti nell’utilizzo di tecnologia all’avanguardia che agevolano le loro operazioni di raggiro ai danni dei mal capitati. A quanto detto si aggiungono le informazioni analitiche fornite da Revoult nel suo Financial Crime and Consumer Security Report che ha evidenziato le frodi finanziarie più diffuse nel 2023. In Italia a farla da padrona è lo spoofing, tecnica accompagnata da perdite medie di 3.010 euro.

Le truffe finanziarie nel 2023

Secondo Revolut, per comprendere il fenomeno delle truffe finanziarie è necessario partire dalla distinzione esistente tra quelle non autorizzate e quelle autorizzate. Nel primo caso i criminali violano l’account della vittima, mentre nel secondo caso, attraverso pratiche ingannevoli, convincono il malcapitato a consentire l’effettuazione di un pagamento. Le frodi non autorizzate sono state la maggior parte nel 2023, circa il 62 per cento, ma i truffati hanno perso in media 129 euro, mentre nel caso delle autorizzate, pur a fronte di una percentuali nettamente inferiori, sono state registrate perdite medie di 1.640 euro.

Truffe finanziarie, le più diffuse nel mondo

Stando sempre ai dati diffusi da Revolut, le truffe finanziarie non autorizzate più comuni nel 2023 sono state quelle relative alle carte, ben il 98 per cento del totale di questa tipologia. Le tattiche utilizzate dai criminali rientrano quasi tutte nel phishing o in alcune sue varianti. All’1 per cento, invece, figurano i furti fisici che hanno causato il 39 per cento delle perdite per frode non autorizzata subite dai clienti Revolut nel 2023.

In tema di frodi autorizzate, nel 2023 il maggior numero ha interessato quelle inerenti le offerte di lavoro, aumentate del 1200 per cento. Vi è poi un aumento anche delle truffe sugli investimenti, crescita del 142 per cento in un anno, il cui maggior numero ha riguardato raggiri inerenti Bitcoin e investimenti in criptovalute. Molto popolari a livello globale anche le truffe autorizzate relativi agli acquisti.

Truffe finanziarie più comuni in Italia nel 2023

Lo scenario globale descritto trova conferma anche in Italia, dove il 99 per cento delle truffe non autorizzate è rappresentato dai raggiri sulle carte (perdita pro capite di circa 69 euro). A gravare sul bilancio delle truffe finanziarie in Italia sono soprattutto quelle inerenti gli acquisti, 70 per cento del totale, con una perdita media per persona di 382 euro nel 2023. La tattica più comune e potente adottata dai truffatori è, tuttavia, l’impersonificazione, conosciuta anche come spoofing. Questa ha portato a una perdita media di 3.010 euro (5 per cento dei casi). Significative anche le truffe:

  • sulle offerte di lavoro (perdite pari a 2.121 euro per vittima, 4 per cento dei casi);
  • sugli investimenti (perdite di 2.112 euro per vittima, 6 per cento dei casi).

Limitate nei numeri, ma non nell’impatto, le truffe romantiche. A essere colpito è solo l’1 per cento del totale, ma la perdita media a persona per questa truffa è di 1.846 euro.