Via libera del Consiglio dei Ministri al disegno di legge alla Legge di Bilancio 2023. La Manovra 2023 – spiega il governo Meloni – si basa su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando gran parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.
I provvedimenti, che verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee, prendono come riferimento il quadro programmatico definito nell’integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022. Le misure contenute nella Manovra di bilancio ammontano a 35 miliardi di euro. Ma vediamo il dettaglio delle misure approvate.
Indice
Misure contro il caro energia
Le risorse destinate alle misure contro il caro energia per i primi 3 mesi del 2023 dovrebbero consentire di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese, allargando anche la platea dei beneficiari: la cifra stanziata è pari a oltre 21 miliardi di euro.
Viene in particolare confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
Per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, sono stati poi stanziati circa 3,1 miliardi.
Pacchetto famiglia
Bonus sociale bollette
Sul fronte famiglie, per quelle più fragili è confermato e rafforzato il Bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12mila euro a 15mila euro.
Misure contro l’inflazione
Ok anche alla riduzione dell’Iva dal 10% al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile.
Viene inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila gestita dai Comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di buoni spesa da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.
Assegno unico per le famiglie con 3 o più figli
610 milioni vanno, per il 2023, all’Assegno unico che sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato anche l’Assegno unico per i disabili.
Premi di produttività detassati
Per i lavoratori dipendenti una novità riguarda l’aliquota al 5% per i premi di produttività fino a 3mila euro.
Agevolazioni assunzioni a tempo indeterminato
Approvate anche agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato, con una soglia di contributi fino a 6mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne under 36 e per i percettori del Reddito di cittadinanza.
Agevolazioni per l’acquisto della prima casa
Proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.
Flat tax
Altra novità riguarda i lavoratori autonomi: per questa categoria arriva una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40mila euro. La flat tax al 15% viene poi estesa fino a 85mila euro per autonomi e partite Iva.
Tregua fiscale
Via libera anche alla tregua fiscale per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del Covid e dell’impennata dei costi energetici.
Previste la cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro e la rateizzazione fino a 5 anni dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche non ha versato le tasse. In questo caso scatta una mini sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019-2020.
Pensioni
Quota 103
Tra le novità più importanti della Legge di Bilancio 2023 c’è senz’altro la riforma delle pensioni. Oltre all’indicizzazione delle pensioni al 120%, il governo di Giorgia Meloni ha dato infatti il via libera al nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (cosiddetta Quota 103). Per chi decide di restare al lavoro la decontribuzione è fissata per il 10%.
Opzione donna
Prorogata per il 2023 Opzione donna, ma con alcune modifiche: le donne potranno andare in pensione a 58 anni con 2 figli o più, a 59 anni con 1 figlio solo e a 60 anni negli altri casi.
Ape sociale
Confermata anche l’Ape sociale per i lavori usuranti.
Reddito di cittadinanza
Altra grande novità riguarda l’Rdc. Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni abili al lavoro ma che non abbiano nel proprio nucleo familiare disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età viene riconosciuto il Reddito di cittadinanza nel limite massimo di 7-8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili.
E’ inoltre previsto un periodo di almeno 6 mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del Reddito. L’Rdc decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.
Poi, dal 1° gennaio 2024 stop definitivo all’Rdc. Il Reddito di cittadinanza verrà dunque abolito, e non solo per gli occupabili. La misura sarà abrogata per tutti e sostituita da una nuova riforma.
Tetto al contante
Come anticipato, il Governo sul contante non fa marcia indietro: dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5mila euro.
Scuole
La Manovra mette mano anche al mondo della scuola, favorendo le scuole partitarie, per cui è previsto il ripristino del contributo, pari a 70 mln, e 24 milioni per il trasporto disabili.
Imprese
Sospensione plastic e sugar tax
Prevista la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di Plastic e Sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate. La misura vale 600 milioni.
Fondo garanzia Pmi
Rifinanziato il Fondo di garanzia per le PMI per 1 miliardo per il 2023. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro).
Prorogato anche il Bonus Ipo che riconosce un credito d’imposta per favorire la quotazione delle Pmi in Borsa.
Riattivazione società Ponte Stretto
Via libera anche al Ponte sullo Stretto di Messina, tanto caro a Matteo Salvini. Per riavviare il progetto di realizzazione è stata decisa la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione.