Caro-bollette, le città in cui i prezzi di luce e gas sono aumentati di più

La classifica dei comuni italiani con i rincari maggiori e di quelli con i rialzi minori secondo l'elaborazione dell'Unione nazionale dei consumatori

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Il caro-energia, con il conseguente rialzo dei prezzi, si fa sentire in tutta la Penisola ma non con lo stesso impatto in ogni città. Gli aumenti sulle bollette hanno un’incidenza maggiore sul costo della vita nel Nord e del Centro Italia, mentre i rincari sui prodotti alimentari gravano di più nelle tasche dei cittadini di alcuni comuni del Sud. È quanto emerge dallo studio dell’Unione nazionale dei consumatori, sulla base di un’elaborazione dei dati Istat rilevati in 80 città.

Caro-bollette, le città in cui i prezzi di luce e gas sono aumentati di più: l’analisi

L’associazione di categoria stila una classifica dei centri che hanno registrato i rialzi più alti e un’altra di  prendendo in esame due voci del paniere: luce e gas, cibi e bevande.

Secondo l’analisi, soltanto nel mese di ottobre l’aumento del costo dell’energia elettrica, del gas e di altri combustibili è arrivato a quota +135% su base nazionale, che si traduce in una stangata di 1.820 euro in media in più a famiglia nell’arco di 12 mesi.

Il caro-energia ha inciso anche sui prezzi dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, che nel nostro Paese sono cresciuti del 13,5%, per una spesa per un nucleo familiare di 761 euro in più in media all’anno. Conto che arriva a 937 euro per una coppia con 1 figlio e diventa più salato con il secondo figlio, fino a 1038 euro, per impennarsi a 1240 euro per una coppia con 3 figli.

Per quanto riguarda la classifica delle città con i maggiori rialzi sui prezzi dei prodotti alimentari le peggiori sono Macerata e Cosenza, seguite da Catania e Ravenna (qui abbiamo riportato la classifica delle città più care).

Caro-bollette, le città in cui i prezzi di luce e gas sono aumentati di più: le classifiche

Tra le prime dieci città della classifica dell’Unione dei consumatori con gli aumenti maggiori sul costo delle bollette di luce e gas di ottobre troviamo: Imperia (148,1%); Biella (+148,3%); Vercelli (+148,5%); Massa Carrara (+150,3%); Alessandria (+151%); Lodi (+151,2%) e Bologna (+151,7%) al quarto posto.

Sul podio dei comuni più colpiti dal caro-energia sale Teramo con un aumento dei prezzi del +152,2%, preceduto da due città umbre, Terni che fa segnare un +160,7% e Perugia alla guida di questa speciale classifica con un’impennata del 163,8% (qui per conoscere le province italiane che consuma più luce e gas).

Le città ad aver subito un impatto minore sui consumi di luce e gas sono invece, partendo dalla decima piazza: Cosenza (+118,9%); Avellino (+116,8%); Gorizia (+116,4%); Reggio Calabria (+115,8%); Catanzaro (+115,6%); Caserta (+110,2%) e Benevento (+109,4).

Medaglia di bronzo per Napoli che fa registrare un +108,3%, Aosta al secondo posto con un +98,3% dietro a Potenza sul gradino più alto del podio con rincari di “soltanto” il +96,1%.

Di seguito la classifica completa delle città con l’inflazione più alta per energia elettrica, gas e altri combustibili (mese di ottobre 2022, dati tendenziali in percentuale):

  1. Perugia 163,8
  2. Terni 160,7
  3. Teramo 152,2
  4. Bologna 151,7
  5. Lodi 151,2
  6. Alessandria 151
  7. Massa-Carrara 150,3
  8. Vercelli 148,5
  9. Biella 148,3
  10. Imperia 148,1
  11. Pescara 147,9
  12. Genova 147,8
  13. La Spezia 147,8
  14. Milano 147,7
  15. Siena 147,6
  16. Pistoia 147,2
  17. Campobasso 146,9
  18. Lecco 146,8
  19. Lucca 146,8
  20. Firenze 146,7
  21. Cuneo 146,6
  22. Arezzo 146,5
  23. Novara 146,4
  24. Varese 146,4
  25. Rimini 145,9
  26. Grosseto 145,9
  27. Pisa 145,7
  28. Brescia 145,6
  29. Livorno 145,6
  30. Torino 145,5
  31. Modena 145,5
  32. Pavia 145,3
  33. Bergamo 145,2
  34. Cremona 145,2
  35. Mantova 144,7
  36. Como 144,3
  37. Ravenna 143,2
  38. Piacenza 143
  39. Forlì-Cesena 142,9
  40. Catania 141,7
  41. Ferrara 141,6
  42. Parma 141,3
  43. Reggio Emilia 141,2
  44. Bolzano 139,3
  45. Messina 139
  46. Trapani 138,9
  47. Trento 137,2
  48. Macerata 137
  49. Ascoli Piceno 135,9
  50. Siracusa 135,6
  51. Ancona 135,2
  52. Palermo 135,2
  53. Caltanissetta 134,3
  54. Brindisi 133,2
  55. Bari 132
  56. Vicenza 129,1
  57. Olbia-Tempio 127,7
  58. Padova 125,3
  59. Viterbo 123,3
  60. Treviso 123,1
  61. Roma 122,9
  62. Belluno 122,6
  63. Cagliari 122,3
  64. Trieste 122,2
  65. Venezia 122,1
  66. Rovigo 122
  67. Udine 122
  68. Verona 121,9
  69. Pordenone 121,4
  70. Sassari 120,4
  71. Cosenza 118,9
  72. Avellino 116,8
  73. Gorizia 116,4
  74. Reggio Calabria 115,8
  75. Catanzaro 115,6
  76. Caserta 110,2
  77. Benevento 109,4
  78. Napoli 108,3
  79. Aosta 98,3
  80. Potenza 96,1