Colosso degli hotel punta sull’Italia: nuovi posti a Milano e Napoli

La multinazionale Marriott punta forte sull'Italia con due nuove aperture attese entro il 2024: nuovi posti di lavoro e turismo in arrivo

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Nonostante la crisi economica conseguente alla pandemia da Covid-19 e all’attuale guerra in Ucraina, le grandi multinazionali non smettono di investire. Ancora una volta il fiore all’occhiello dei grandi uomini d’affari è l’Italia, che accoglie sempre più realtà proponendosi come campo florido per le imprese.

Uno degli ultimi grandi investitori a puntare sul Bel Paese è Marriott International, il marchio dei grandi hotel, che ha deciso di aprire due nuove strutture in Italia nei prossimi anni.

Marriott, i nuovi investimenti a Napoli e Milano

Ad annunciare la decisione di Marriott di puntare ancora una volta sull’Italia è stato di Gianlio Postico, Senior Director of Development, Marriott International, che ha svelato l’accordo preso dalla multinazionale con i comuni di Milano e Napoli per due strutture che saranno inaugurate nei prossimi anni.

Il capoluogo lombardo e quello campano, infatti, dal 2024 potranno contare su due alberghi di lusso dell’azienda americana. Non solo franchising, ma vera e propria struttura voluta da Marriott che ha deciso di scommettere su Milano col nuovo “W Milan-Duomo” e a Napoli col “W Napoli“. Ovviamente le due nuove aperture porteranno la multinazionale a richiedere nuove figure lavorative, con le candidature che verranno aperte prossimamente.

A Napoli, nello specifico, l’albergo verrà ospitato all’interno di una ex banca in via Verdi, a due passi da piazza Municipio. L’edificio verrà sottoposto a una ristrutturazione multimilionaria, che conserverà la facciata storica, e gli interni saranno progettati dal Rockwell Group, per un totale di 78 camere e 17 suite di lusso.

W Milan-Duomo ospiterà invece 166 stanze e 36 suite, compresa una ‘extreme wow suite’, all’interno di un immobile che è nato come banca nel 1920 e che verrà ristrutturato dallo studio Stefano Boeri Architetti e dall’interior designer canadese Yabu Pushelberg. Si tratta di una bella notizia anche se c’è un po’ di preoccupazione perché potrebbe spuntare una tassa aggiuntiva sulle prossime vacanze degli italiani. La domanda che ci si pone, quindi, è quanti potranno permettersi di soggiornare in tali strutture dato che il costo della vita raddoppiato negli ultimi tempi.

Marriott in Italia, dove si trova

Gli investimenti di Marriott in Italia non sono di certo una novità per la multinazionale americana. Infatti l’azienda è presente sul territorio da anni e diverse sono le strutture in gestione. Tra attività propria e franchising, in Italia infatti si contano oltre 60 strutture Marriott da Nord a Sud .

Gli ultimi cinque stelle a essere stati inaugurati sono stati quelli di Roma e Firenze, che sono valsi investimenti milionari per l’azienda con sede a Bethesda. Sempre nella Capitale, entro il 2023, è fissata l’apertura del nuovo Bulgari Hotel Roma e sono attualmente in corso i lavori per il nuovo Edition Hotel.

Chi è Marriott, fatturato e guadagni

La storia di Marriott è costellata di successi e guadagni record. Nata negli anni Trenta, dall’idea dei coniugi John Willard Marriott e Alice Sheets che aprirono un chiosco a Washington, l’azienda si è evoluta sempre più fino a diventare, nel 1993, un vero e proprio colosso internazionale.

Ad oggi, seguendo quelli che sono i guadagni nel 2021, Marriott è il numero uno al mondo in termini di ricavi nel panorama alberghiero. Gli scorsi 12 mesi, infatti sono stati chiusi con un fatturato di 12,2 miliardi, che stacca di gran lunga i guadagni della seconda in classifica, la rinomata Hilton Worldwide (5,1 miliardi).

Nel primo trimestre del 2022 Marriott ha registrato ricavi pari a 4,2 miliardi, in crescita dell’81% sullo stesso periodo dello scorso anno.