La benzina continua a salire di prezzo e le spese domestiche aumentano, ma il governo sta ancora valutando i tempi per implementare le misure di sostegno contro l’aumento dei costi energetici. Nemmeno la prossima riunione del Consiglio dei ministri, prevista per lunedì mattina a Palazzo Chigi, autorizzerà l’emanazione del bonus benzina. Nel frattempo, al Ministero dell’Economia, si sta lavorando per definire definitivamente la forma di questo bonus.
Il bonus caricato sulla social card
Il contributo di 80 euro verrà accreditato sulla “Dedicata a te”, la social card del valore di 382,50 euro destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Questa carta è stata distribuita nelle scorse settimane alle famiglie con almeno tre membri e un ISEE fino a 15 mila euro.
Questa misura ha un costo complessivo di 100 milioni di euro ed è emersa come l’opzione preferita rispetto all’alternativa precedente: uno sconto diretto presso i distributori di carburante, sempre destinato ai possessori della card (1,3 milioni). Il governo ha quindi scelto di concentrare gli aiuti per contrastare l’incremento dei prezzi dei carburanti sulle famiglie a basso reddito, abbandonando l’idea di un decreto ministeriale per attivare l’accisa mobile, un meccanismo che avrebbe ridotto le imposte sulla benzina in modo proporzionale all’aumento dei prezzi.
Questo sistema, alla fine, avrebbe comportato una riduzione del prezzo finale dei carburanti, ma il taglio sarebbe stato uniforme e avrebbe beneficiato anche i proprietari di veicoli di grandi dimensioni come i SUV. Questa impostazione è stata respinta da Giorgia Meloni, che ha recentemente sottolineato l’importanza di fornire aiuti solo a coloro che si trovano in situazioni di maggiore difficoltà finanziaria. Tuttavia, non è garantito che il gruppo di persone beneficiarie della carta “Dedicata a te” sia perfettamente allineato con questo obiettivo. Oltre alle famiglie che non possiedono un’automobile o altri mezzi di trasporto, verrebbero esclusi anche i pendolari con redditi più elevati ma che comunque utilizzano l’auto per raggiungere il luogo di lavoro.
Gli aiuti del governo: il piano di Meloni e Urso
Se il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, dovesse confermare l’approvazione imminente, ciò avverrebbe perché il governo sta ancora definendo i dettagli dei sostegni contro l’incremento delle bollette energetiche. Questi sostegni, insieme alla misura sui carburanti, verranno inclusi nel decreto Energia, che secondo quanto riferito da Repubblica, è previsto per essere discusso durante il Consiglio dei Ministri programmato per il 25 settembre.
La data del 25 settembre è cruciale e rappresenta un momento chiave per comprendere l’entità dell’impegno del governo. Anche le crescenti bollette rappresentano una preoccupazione per Giorgia Meloni, che sta già lavorando su una legge di bilancio alla ricerca di risorse finanziarie. Alla fine di giugno, sono stati necessari 800 milioni di euro per estendere gli aiuti già in vigore da luglio a settembre.
Questi aiuti includono una serie di misure significative, come l’estensione dell’azzeramento degli oneri di sistema per il gas, l’applicazione di un’aliquota IVA ridotta al 5% per il teleriscaldamento, il prolungamento del bonus sociale per le famiglie a basso reddito e la riduzione dell’IVA al 5% sulle forniture di gas metano per usi civili e industriali.
Queste sono misure costose che richiederanno un rifinanziamento per cercare di contenere i costi delle bollette energetiche. Tuttavia, la disponibilità di fondi è limitata, come dimostra il fatto che ci siano solo cento milioni di euro destinati al bonus benzina, il che indica che le risorse a disposizione sono estremamente limitate e possono coprire solo una parte dei problemi. La situazione è estremamente complessa e richiederà una gestione attenta delle risorse disponibili.