Quanto guadagna un carabiniere? Stipendio ed extra

Scopriamo quanto guadagna un carabiniere italiano: il suo stipendio varia a seconda del grado professionale e della qualifica riconosciuta

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Redazione

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Il fascino della divisa non passa mai. Sono sempre più numerosi i giovani che ogni anno aspirano a diventare carabinieri tentando l’accesso alle Forze Armate. Ad attrarre non è solo l’appeal della professione, ma anche la retribuzione. Si tratta di un mestiere declinato in vari gradi e qualifiche, perciò lo stipendio è variabile. Già fin dagli inizi è comunque possibile superare facilmente i 1.200 euro netti, con un aumento progressivo all’avanzamento della carriera.

Come tutti i dipendenti pubblici, con il rinnovo di contratto anche i carabinieri nel triennio 2019-2021 hanno goduto di un incremento dei compensi. Il prossimo è legato al triennio 2022-2024: in attesa che venga raggiunto l’accordo definitivo, la Legge di Bilancio 2023 ha previso un rialzo temporaneo dal valore dell’1,5% da applicare sulla retribuzione mensile. Ma vediamo i precisi guadagni.

Stipendio carabiniere

Lo stipendio di un carabiniere

Lo stipendio base di un carabiniere all’inizio della carriera ammonta a 1.600 euro lordi al mese, al netto di assegni familiari, scatti di anzianità o indennità accessorie. In linea generale la retribuzione base va dai 19.276,54 euro lordi annui per un carabiniere semplice ai 27.564,08 euro per un capitano, escludendo colonnelli e generali.

Da tenere in considerazione gli extra derivanti dal lavoro straordinario. I feriali fruttano tra gli 11,28 e i 16,11 euro all’ora a seconda della carica ricoperta, mentre i turni festivi o notturni vengono pagati dai 12,76 e i 18,22 euro all’ora. Tra le voci c’è poi il trattamento di missione lontano da casa, che può arrivare al massimo a 76 euro al giorno e a cui può aggiungersi un’indennità di rischio che varia dagli 0,80 ai 2,30 euro l’ora (solo per i subacquei può arrivare fino a 15,48 euro).

Quanto guadagna un carabiniere all’anno

Entrando nei dettagli, come detto lo stipendio di un carabiniere dipende dal suo grado professionale e dalla qualifica riconosciuta. Di seguito, ruolo per ruolo, i guadagni lordi in un anno (quindi compresi della somma da destinare alle tasse):

  • Carabiniere semplice: 19.276,54
  • Carabiniere scelto: 19.871,78
  • Appuntato: 20.512,80
  • Appuntato scelto: 21.336,98 (21.428,55 dopo 5 anni nel grado)
  • Vice brigadiere: 21.382,76
  • Brigadiere: 22.252,73
  • Brigadiere capo: 22.756,39 (23.031,11 dopo 4 anni nel grado)
  • Maresciallo semplice: 22.847,96
  • Maresciallo ordinario: 23.992,65
  • Maresciallo capo: 24.450,53
  • Maresciallo aiutante: 25.183,13 (25.641,00 dopo 8 anni nel grado)
  • Luogotenente: 26.282,03
  • Luogotenente Carica speciale: 27.106,20
  • Sottotenente: 25.045,76
  • Tenente: 27.106,20
  • Capitano: 27.564,08

Alle suddette cifre deve essere aggiunto l’incremento dell’1,5% stabilito dalla Manovra finanziaria. L’aumento è in vigore per un periodo di tempo limitato, in attesa della definizione del nuovo contratto: va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Il guadagno risulta essere tanto più alto quando maggiore è la retribuzione percepita dal carabiniere.

Le funzioni di un carabiniere

La costituzione dei Carabinieri risale al 1814, con l’attribuzione della duplice funzione di difesa dello Stato e di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Nel 2000 la compagine è stata elevata al rango di Forza armata, con collocazione autonoma nell’ambito del Ministero della Difesa, accanto all’Esercito, alla Marina e all’Aeronautica. Successivamente, nel 2010, è stata tracciata l’attuale fisionomia organizzativa.

I carabinieri dipendono dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal Ministro della Difesa per l’assolvimento dei compiti militari, e in qualità di Forza di polizia dal Ministro dell’Interno. In termini pratici le principali funzioni dell’Arma sono le seguenti:

  • Assicurare lo svolgimento di una pluralità di compiti: dal concorso alla difesa della Patria alla partecipazione alle missioni di mantenimento e ripristino della pace e della sicurezza internazionale, fino alla vigilanza e sicurezza di tutte le sedi diplomatiche e consolari italiane all’estero;
  • Garantire la pubblica sicurezza, impegnandosi nello svolgimento di tutte le attività a tutela dell’ordine pubblico: quindi controllo del territorio per gli interessi diffusi della collettività, a cui sono dedicati reparti specializzati;
  • Nei casi di pubbliche calamità provvedere ad assicurare la continuità del servizio d’istituto e concorrere alla tutela del bene comune e della collettività i carabinieri sono struttura operativa nazionale di protezione civile).

Tra gli altri compiti figurano l’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria militare e, in via esclusiva, di polizia militare per le forze armate italiane.

Come diventare carabiniere

Per poter diventare carabiniere è necessario disporre di alcuni precisi requisiti. Occorre avere la cittadinanza italiana e godere di pieni diritti politici e civili e nessun precedente o condanna penale. Poi ci sono i limiti di età: giunta la data di scadenza per la presentazione della domanda, è necessario avere un minimo di 17 anni e non aver superato i 26. Soltanto coloro che hanno prestato servizio militare possono ottenere una proroga in tal senso, fino ai 28 anni. Fondamentale poi ottenere l’idoneità psico-fisica-attitudinale.

Per quanto concerne i titoli di studio conseguiti, la licenza media inferiore rappresenta il minimo accettabile per diventare un carabiniere semplice. Per essere ammessi al corso attitudinale per allievi carabinieri viene richiesto un anno da volontario presso l’Esercito Italiano. Il titolo di studio minimo per diventare un ufficiale è invece il diploma di scuola superiore.

Ricordiamo che il grado base deve essere conseguito mediante concorso pubblico per titoli ed esami. La nomina arriva poi dopo 6 mesi dalla data di inizio del corso. Gli allievi carabinieri contraggono, all’atto dell’arruolamento, una ferma volontaria di 4 anni . Al termine di questa sono ammessi in servizio permanente se conservano l’idoneità psicofisica e se meritevoli. Ai ruoli superiori si può accedere attraverso concorsi interni.