Trump vince in South Carolina e vola verso la Casa Bianca provocando Biden

Trump batte ancora Haley e gongola provocando la candidata rivale e il presidente americano Biden: il messaggio e la voglia di "licenziare" l'81enne

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Donald Trump vola sempre più verso le presidenziali Usa di novembre, col sogno di avere aperte per la seconda volta le porte della Casa Bianca. Dopo Iowa, New Hampshire e Nevada, infatti, il tycoon si è imposto per la quarta volta di fila nelle primarie repubblicane avendo la meglio sulla candidata rivale Nikki Haley in South Carolina. Un successo importante quello dell’imprenditore che ha avuto la meglio nello Stato in cui la sua rivale è stata governatrice per anni, con un risultato di quelli che fanno rumore e superano ogni più rosea aspettativa da parte di quello che è stato il 45° presidente della storia degli Usa che sogna di essere il 47°

A tentare di ostacolarlo, oltre Haley, c’è il democratico Biden che spera di trovare la via della riconferma. Anche se l’81enne, tra continue gaffe e scelte impopolari, potrebbe addirittura rischiare il posto con un fuoco incrociato “amico” che porta il nome degli Obama.

Trump vince in South Carolina e provoca Biden

Una vittoria senza storia, di quelle che potrebbe segnare il netto spartiacque nella corsa alle presidenziali. Trump, infatti, fa suolo il South Carolina in cui Nikki Haley riponeva tante speranze, quello Stato in cui è stata governatrice per ben sei anni dal 2011 al 2017 e che però, contro le sue aspettative, le ha voltato decisamente le spalle.

Il successo di Trump dello Stato del Palmetto, infatti, è stato netto, con un 60% delle preferenze che lo proietta a essere di fatto il candidato repubblicano alle presidenziali. Quarta vittoria di fila in attesa del super martedì del 5 marzo, in cui andranno al voto contemporaneamente in Alabama, Alaska, Arkansas, California, Colorado, Maine, Massachusetts, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont, Virginia e le Samoa americane.

Nulla è ancora deciso, ma Trump gongola già. Lo fa deridendo la sconfitta in quanto “non è sicuro nemmeno che Haley sia davvero in corsa, perché sto vincendo con numeri record in uno Stato dopo l’altro”. Ma anche puntando a Biden.

Al presidente americano, infatti, sono rivolti tutti i pensieri di Trump, certo di una cosa: “A novembre guarderò dritto negli occhi di Joe Biden e gli dirò: sei licenziato“. Consapevole di quello che potrebbe essere da qui ai prossimi mesi, infatti, il tycoon non si tira indietro nell’essere provocatorio col suo rivale di sempre, Joe Biden.

Haley non molla e prova lo sgambetto

Dall’altro lato, però, c’è chi non si arrende. Nikki Haley, nonostante la clamorosa sconfitta nella “sua” South Carolina non ha intenzione di sventolare bandiera bianca di resa, anzi.

“Il 40% non è un gruppo così piccolo, ci sono importanti numeri di elettori alle primarie repubblicane che dicono di volere una alternativa” ha spiegato Haley, sottolineando la sua intenzione di non voler abbandonare la corsa.

“Non abbandonerò la lotta quando c’è una maggioranza di americani che disapprovano sia Donald Trump che Joe Biden” ha detto. E la candidata repubblicana ha i soldi per continuare la corsa, superando addirittura il tycoon nella raccolta fondi, con l’obiettivo di dare “una scelta vera, anziché di una elezione in stile sovietico” ai 21 Stati e territori ancora chiamati a votare.