Primarie Usa 2024, Biden e Trump si assicurano le elezioni con la maggioranza dei delegati

L'attuale Presidente degli Stati Uniti Biden ha vinto in modo schiacciante alle primarie, consentendo di essere uno dei candidati ufficiali insieme a Donald Trump

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Nelle primarie democratiche della Georgia e del Mississippi, così come nelle primarie repubblicane in Georgia, Mississippi e nello stato di Washington, Joe Biden e Donald Trump hanno consolidato le loro posizioni come i contendenti principali per la Casa Bianca nelle elezioni del 2024.

Queste elezioni hanno segnato l’ultima tappa di una lunga marcia verso la determinazione dei candidati principali del partito Democratico e Repubblicano. I risultati sono stati in gran parte prevedibili, poiché sia il presidente in carica Joe Biden che l’ex presidente Donald Trump avevano eliminato tutti i loro sfidanti.

Biden e Trump verso la Casa Bianca

Con la vittoria nella Georgia, uno stato cruciale per gli Stati Uniti, Biden ha superato la soglia di 1.968 delegati necessari per garantirsi la nomination democratica. Nel frattempo, la vittoria di Trump nello stato di Washington ha contribuito a garantirgli i 1.215 delegati necessari per ottenere la nomina repubblicana, portando lui e il suo movimento “Make America Great Again” in corsa per la Casa Bianca.

Entrambi ora sono “presumptive nominee“, candidati in attesa della ratifica ufficiale alle convention nazionali dei loro partiti. Questo segna l’inizio di una nuova fase della competizione e sottolinea il ritorno di una sfida epica, la riedizione della battaglia del 2020 tra Trump e Biden.

Biden ha lanciato una dichiarazione sfidante, evidenziando l’ampio sostegno che ha ricevuto all’interno del Partito Democratico. Ha dichiarato: “Sono onorato che l’ampia coalizione di elettori che rappresentano la ricca diversità del Partito Democratico in tutto il Paese abbia riposto la loro fiducia in me ancora una volta per guidare il nostro partito – e il nostro Paese – in un momento in cui la minaccia che Trump rappresenta è più grande che mai.”

Per Trump, il cammino verso la nomination è stato relativamente agevole, con pochi ostacoli sulla sua strada. La sua principale contendente, l’ex ambasciatrice all’Onu Nikki Haley, ha ritirato la sua candidatura dopo una serie di sconfitte durante le primarie del Super Tuesday. Questo ha lasciato il campo libero a Trump, che ha consolidato il suo sostegno all’interno del partito Repubblicano. Le elezioni in Georgia, Mississippi, Washington e Hawaii hanno offerto complessivamente 161 delegati per il partito Repubblicano. Senza opposizione, Trump aveva bisogno di 137 di questi per consolidare la sua candidatura, obiettivo che ha raggiunto con successo.

D’altra parte, Biden ha dovuto navigare attraverso una serie di sfide, dimostrando la sua resilienza e popolarità all’interno del partito Democratico. Le primarie di questa settimana hanno rafforzato la sua posizione, consentendogli di assicurarsi i delegati necessari per la nomination.

Il significato politico delle Primarie

L’importanza di queste primarie va oltre la semplice assegnazione dei delegati. Riaffermano il panorama politico americano come uno spazio dominato da Biden e Trump, con le elezioni presidenziali del prossimo novembre delineate come un’altra battaglia tra i due giganti politici.

Mentre Biden si prepara a difendere il suo mandato contro le sfide interne e esterne, Trump si presenta come l’alternativa repubblicana, cercando di riconquistare il suo posto alla Casa Bianca.

Con la nomination ufficialmente garantita per entrambi i candidati, la corsa verso le elezioni generali del prossimo novembre è ora in pieno svolgimento. E mentre Biden e Trump si preparano per una sfida senza precedenti a colpi di voti, l’attenzione politica si concentra su come affronteranno le crescenti tensioni e le questioni cruciali che definiranno la campagna elettorale.