Il Ministero del Turismo ha ufficialmente lanciato il progetto Grandi Destinazioni Italiane per un Turismo Sostenibile (GDITS), mettendo sul tavolo un investimento da 6 milioni di euro. Le città coinvolte sono tra le più rappresentative e amate:
- Firenze;
- Milano;
- Napoli;
- Roma;
- Venezia.
Insieme raccolgono circa il 17% delle presenze turistiche totali in Italia. Ma come verranno impiegate le risorse?
Indice
A cosa servono i fondi ministeriali
L’obiettivo del ministero è rendere il turismo in Italia sempre più sostenibile, trasformando l’overtourism in un’opportunità di rigenerazione urbana, economica e culturale.
Il comparto turistico, infatti, è da anni uno dei pilastri dell’economia italiana, contribuendo per oltre il 13% al Pil nazionale, direttamente o indirettamente. Tuttavia, è anche uno dei più vulnerabili.
Nel 2024, l’Italia ha superato i 450 milioni di presenze turistiche complessive, ma con una forte concentrazione in pochi grandi centri urbani. Firenze, Roma e Venezia sono tra le città più colpite dal fenomeno dell’overtourism, che danneggia tanto la qualità della vita dei residenti quanto la sostenibilità delle strutture ricettive e la conservazione del patrimonio culturale.
Ecco perché i 6 milioni di euro stanziati non devono essere letti solo come una voce di spesa, ma come un investimento strategico in un cambio di paradigma necessario: dal turismo di massa al turismo responsabile e distribuito.
Come saranno distribuiti i fondi?
L’investimento ministeriale non si limita a una distribuzione a pioggia delle risorse, ma prevede che ogni città partecipi con progetti specifici, legati a tre assi portanti:
- governance;
- digitalizzazione;
- comunicazione.
Firenze
A Firenze, per esempio, verrà finanziato il progetto Enjoy, Respect & Feel Florence, che punta su una strategia narrativa alternativa. Oltre a studi approfonditi sulla pressione turistica, si promuoveranno processi partecipativi per coinvolgere cittadini, operatori e turisti nella costruzione di un turismo più consapevole.
A questo si affianca una rassegna cinematografica sul territorio e l’organizzazione dell’evento Grande Volley, volto a diversificare i motivi di visita e distribuire i flussi anche in aree meno centrali.
Roma
A Roma parte invece il progetto Unexpected Itineraries of Rome. Si tratta di una proposta innovativa che punta a costruire itinerari fuori dai percorsi classici, digitalizzati e accessibili tramite app o info-point intelligenti.
L’intento è duplice: da un lato, decongestionare il centro storico, oggi saturo, mentre dall’altro si vuole valorizzare aree meno frequentate, ma altrettanto ricche di storia e cultura. I quartieri romani Ostiense, Garbatella, o Monteverde diventano per esempio nuovi poli d’attrazione per un turismo curioso e colto.
Napoli
A Napoli le risorse andranno al progetto Napoli TouristTech, che prevede la creazione di tre info-point sostenibili, investimenti in marketing digitale e valorizzazione del trekking urbano. Questa scelta si adatta perfettamente a una città che punta a offrire esperienze autentiche e immersive, dalle passeggiate nei Decumani alle visite nei quartieri collinari.
Il piano marketing, che include video promozionali e campagne digitali, ha l’obiettivo di attrarre un turismo lento, meno legato alla check-list monumentale e più interessato all’identità viva della città. Questo tipo di turismo ha una spesa media più alta e impatti più sostenibili, favorendo anche la destagionalizzazione dei flussi.
Venezia
Venezia potrebbe utilizzare i fondi per sviluppare ulteriormente i sistemi di accesso regolamentato, che si stanno già sperimentando con il ticket d’ingresso. L’obiettivo è ridurre l’impatto dei flussi giornalieri, promuovendo soggiorni più lunghi e meno mordi-e-fuggi, con benefici per l’economia locale e la conservazione del fragile ecosistema lagunare.
Milano
Mentre Milano è chiamata a costruire un modello di turismo metropolitano integrato, che abbracci periferie, distretti del design, hub culturali come il BASE o la Fabbrica del Vapore, e valorizzi anche le esperienze green lungo i Navigli o i parchi cittadini.