Sfila nel mezzanino di Porta Venezia della linea rossa la nuova collezione di Msgm, che prende in prestito il corrimano simbolo della prima metropolitana milanese e ne fa il protagonista della proposta per il prossimo inverno, presentata in anteprima sabato mattina durante la Milano Fashion Week. Tra i modelli in passerella anche Mattia Stanga, il famoso content creator che presenterà il prossimo pre-Sanremo.
«È una riflessione ironica sulla velocità» dice Massimo Giorgetti, direttore creativo, designer e fondatore nel 2009 del brand italiano, spiegando che tutto è nato da una collaborazione con la Fondazione Franco Albini, che custodisce l’archivio dell’architetto e progettista milanese che ha ideato la segnaletica e l’allestimento della linea M1 inaugurata nel 1964.
Così il prototipo originale del corrimano rosso sfila come borsetta, ma si trasforma anche in spille e intarsi sui cappotti. A proposito di tempo e velocità, tutte le stampe della collezione sono state create grazie a immagini esclusive scattate in metropolitana utilizzando le funzionalità di Google Pixel 8 e la sua fotocamera basata sull’intelligenza artificiale.
La collaborazione tra Google e MSGM, la prima dell’azienda tech con un brand di moda, prevede altri appuntamenti nei prossimi mesi e si concluderà durante il Salone del Mobile. A fianco dell’AI, anche un tocco d’arte nato dalla collaborazione con l’artista portoghese Tiago Alexandre, autore delle immagini di caschi da moto protagonisti di stampe e dettagli.
Il battito ritmico della città
«La metropolitana di Milano è il battito ritmico della città, una rete che intreccia le sue anime e le sue storie» spiega Giorgetti.
«È lo spazio in movimento dove le energie della città convergono in fiumi invisibili, il grande equalizzatore sociale dove le differenze si dissolvono nel rumore costante dei treni in viaggio verso un destino condiviso. Un luogo di transito, il ‘regno del caso’ come la vita. Lì scorre la vita sconosciuta degli altri; viverla è un atto di cittadinanza. Ma è anche un grande museo sotterraneo, tra architetture e allestimenti, colori, forme e intuizioni grafiche. In poche parole, una mia ossessione da sempre. Quest’anno, finalmente, realizzerò un piccolo grande sogno: sfilare proprio nella M1, a Porta Venezia, a sessant’anni dall’inaugurazione nel 1964. Lì dove i corrimani di Franco Albini diventano un filo rosso che unisce, c’è un po’ della mia storia e anche di quella di MSGM. C’è il nostro amore per Milano e per il design, per la vivacità e la velocità, l’accelerazione estatica che chiamiamo futuro», conclude il direttore creativo.
Quattro lettere, un messaggio chiaro e forte
Questo è MSGM: quattro lettere, un messaggio chiaro e forte. Uno spirito libero con una vocazione per tutto ciò che è attuale e immediato, un caleidoscopio di colori, forme e linee che cattura inesorabilmente l’attenzione del pubblico.
È la capacità di reinterpretare il passato attraverso un linguaggio moderno, audace, ironico ma mai banale, nonché di leggere e anticipare il futuro, che fa di MSGM uno dei marchi italiani più acclamati nel panorama internazionale.