Pensione, requisiti bloccati fino al 2022: le novità dell’INPS

Con un'apposita circolare, l'Istituto di previdenza ha aggiornato i requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche a partire dal 2021

Siete vicinissimi alla pensione e avete il timore che, prima dell’agognato traguardo, possano nuovamente cambiare le carte in tavola? Nessun timore: con un’apposita circolare, l’INPS fa sapere di aver bloccato i requisiti di pensionamento fino al 31 dicembre 2022.

Nella circolare 19 del 7 febbraio 2020, l’Istituto di Previdenza ha specificato quelle che sono modalità e requisiti da rispettare per presentare domanda di pensionamento nel corso del prossimo biennio (quanto previsto nella circolare si applica infatti a partire dal 1 gennaio 2021). E, come accennato, in questo periodo l’aspettativa di vita non è stata ritoccata. In soldoni, chi ha (quasi) raggiunto i requisiti in base all’attuale legislazione non dovrà più preoccuparsi: la strada verso il meritato lavoro è ormai spianata.

Accesso alla pensione 2021: requisiti pensione di vecchiaia

Come detto in precedenza, la circolare INPS n. 19 del 2020 non prevede alcuna modifica all’aspettativa di vita degli italiani. Dunque, non ci sarà alcun adeguamento dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia nel biennio 2021-2022. Dal 1 gennaio 2023, invece, i requisiti dovranno essere adeguati all’aspettativa di vita, così come previsto dall’articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

Chi non ha ancora maturato i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata (vedi qualche rigo più sotto) dovrà dunque attendere il compimento del 67esimo anno di età per poter presentare domanda di pensione. Nel caso in cui si svolgano attività considerate gravose o che si sia addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti è possibile presentare domanda al compimento dei 66 anni e 7 mesi di età.

Accesso alla pensione 2021: requisiti pensione anticipata

Restano immutati, in questo caso fino al 31 dicembre 2026, i requisiti di accesso alla pensione anticipata. Chi ha accumulato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi nel caso delle donne) potrà infatti presentare domanda di pensionamento indipendentemente dall’età anagrafica. Il diritto al trattamento pensionistico si perfeziona trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stabili dalla legge.

Accesso alla pensione 2021: requisiti pensione “lavoratori precoci”

La circolare INPS 19 del 7 febbraio 2020 vengono confermati anche i requisiti di accesso alla pensione per i cosiddetti “lavoratori precoci“. Tutti coloro che hanno accumulato 12 mesi di contribuzione effettiva prima del compimento dei 19 anni potranno infatti andare in pensione a 62 anni di età, fermo restando il raggiungimento di quota 98 (quindi, almeno 37 anni di contribuzione accumulati nel corso della carriera professionale).