Inflazione: nuovo record a giugno. E l’energia segna il +50%

I dati ISTAT confermano la crescita continua dei prezzi in Italia: +8% su base annua e +1,2% su base mensile. Numeri che riportano ai livelli del 1986.

Nuovo record per l’inflazione in Italia. La crescita dei prezzi sembra non arrestarsi più. Lo sanno bene gli italiani e lo confermano le nuove stime ISTAT pubblicate per il mese di giugno sui prezzi al consumo registrati nel nostro Paese.

I numeri parlano chiaro e mostrano una crescita che non si era mai vista negli ultimi 36 anni. I dati ci riportano di fatto indietro di oltre un terzo di secolo, in un’Italia che vedeva al governo Bettino Craxi, presidente del primo esecutivo a guida socialista che terminò dopo tre anni nell’agosto del 1986.

Ma qual è la crescita stimata da ISTAT e in quali settori l’inflazione sta colpendo di più? E qual è la spinta inflazionistica a livello europeo?

Il prezzo dell’energia cresce di quasi il 50%

Le stime preliminari di ISTAT sui prezzi al consumo nel mese di giugno mostrano una situazione sempre più complessa per il nostro Paese. L’inflazione è infatti aumentata su base annua dell’8,0%, segnando una crescita che non tende ad arrestarsi visto l’incremento su base mensile del +1,2%. Si tratta di una crescita che non si registrava da quasi quarant’anni: l’ultima volta che l’Italia aveva raggiunto questi livelli era il gennaio del 1986.

A crescere maggiormente sono ancora i beni energetici, passati dal +42,6% di maggio al +48,7% di giugno. Ad aumentare in maniera particolare sono i beni energetici regolamentati che, seppur con un dato diventato oramai stabile, hanno un valore di crescita del +64,3%. Crescono inoltre i beni alimentari: sia quelli lavorati, che salgono da +6,6% a +8,2%, sia quelli non lavorati che dal +7,9% di maggio sono passati a +9,6% in giugno. In generale, sono cresciuti anche i servizi ricreativi con un +5% e i trasporti con i servizi annessi che hanno raggiunto quota +7,2%.

Beni e servizi in continua crescita

Su base annuale continuano ad accelerare sia i prezzi dei beni (da +9,7% a +11,4%) sia quelli dei servizi (da +3,1% a +3,4%), Il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni continua ad aumentare: da -6,6 di maggio a -8,0 punti percentuali.

Inoltre, sempre secondo i dati ISTAT, accelerano i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,7% a +8,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,7% a +8,4%).

L’inflazione nell’Area Euro

Considerando le principali componenti dell’inflazione nell’area dell’euro, l’energia dovrebbe registrare il tasso annuo più elevato a giugno (41,9%, rispetto al 39,1% di maggio), seguita da cibo, alcool e tabacco (8,9%, rispetto al 7,5% di maggio), dai beni industriali non energetici (4,3%, rispetto al 4,2% di maggio) e dai servizi (3,4%, rispetto al 3,5% di maggio).