Bollette, luce in calo del 19,8% nel secondo trimestre 2024: spesa pari a 662 euro all’anno

Da luglio per i clienti non vulnerabili che non sono ancora nel mercato libero scatterà il servizio a tutele graduali

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Nel secondo trimestre del 2024, la bolletta elettrica nel mercato tutelato scende del 19,8%. Lo comunica l’Arera, ricordando che questo è l’ultimo aggiornamento trimestrale delle tariffe del mercato tutelato che – per i clienti non vulnerabili – è previsto finire al 30 giugno. Considerando gli effetti finali, la spesa annuale per una famiglia-tipo nel periodo dall’1 luglio 2023 al 30 giugno 2024 sarà di circa 662 euro e segnando un calo del 47,7% rispetto ai dodici mesi precedenti, quando i costi energetici raggiunsero il loro apice.

La bolletta della luce cala del 19,8%

Nei dettagli delle singole componenti della bolletta, il prezzo finale per la famiglia tipo si attesta a 20,24 centesimi di euro al kWh, imposte incluse, in confronto ai precedenti 25,24 centesimi di euro al kWh nel trimestre precedente. Tale variazione è attribuibile alla diminuzione complessiva della spesa per l’energia (-22,5%), compensata dall’aumento degli oneri generali di sistema (+2,72%). Restano invariate, invece, le tariffe di rete regolate (Trasporto e gestione contatore).

Secondo quanto spiegato dall’Arera, la diminuzione delle tariffe è principalmente giustificata “dal trend ribassista che ha caratterizzato i prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica verso la fine dello scorso anno e nei primi mesi dell’anno in corso”. Tale tendenza sta subendo un rallentamento a causa delle crescenti tensioni geopolitiche. Le aspettative di prezzo del mercato del gas naturale per il secondo trimestre 2024, favorite da un livello degli stoccaggi europei che – complice un inverno relativamente mite – risulta storicamente elevato alla fine della stagione di erogazione, si sono tradotte in una stima del prezzo dell’energia elettrica pari a circa 83 €/MWh.

Cosa cambia da luglio con la fine del mercato tutelato

Quello di Arera, come detto all’inizio, è l’ultimo comunicato che riguarda i clienti non vulnerabili che si trovano nel mercato tutelato. A partire dal 1° luglio 2024, tutti gli utenti non vulnerabili che non avranno selezionato un fornitore nel libero mercato verranno automaticamente trasferiti al servizio a tutele graduali. Questa transizione coinvolgerà circa 4,5 milioni di individui. I fornitori per questi clienti saranno designati tramite un’asta, seguendo il modello già adottato per il gas. Il servizio a tutele graduali durerà poi per tre anni, fino al 31 marzo 2027; oltre questa data, chi non avrà scelto un altro venditore resterà con lo stesso fornitore, ma con le tariffe da libero mercato.

Il presidente di Arera, Stefano Besseghini, ha quindi affermato che i consumatori devono valutare attentamente cosa fare, controllando costi e consumi annuali e capire se sono sul mercato libero o in tutela e se vulnerabili o no. È utile ricordare, quindi, che sono considerati “vulnerabili” tutti i clienti oltre i 75 anni di età, così come coloro che ricevono il bonus sociale in bolletta per disagio economico, e anche le persone con disabilità o quelle che vivono in un’abitazione di emergenza. Per loro da luglio scatterà il servizio di tutela della vulnerabilità, con prezzi ancora fissati da Arera.

Esultano le associazioni dei consumatori

Un trend in ribasso che fa felice l’Unione Nazionale Consumatori. Secondo lo studio dell’associazione, “se per una famiglia tipo in tutela il -19,8% significa spendere 135 euro in meno su base annua, la spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° aprile 2024 al 31 marzo 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti) scende da 681 a 546 euro, che sommati ai 1104 euro del gas dell’utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, determinano una spesa complessiva pari a 1650 euro”, affermano in una nota.

“L’ottima notizia è che se il prezzo della luce scende oggi del 19,8% e del 51% rispetto al picco dell’aprile 2022, anche nel confronto con i tempi pre-crisi, ovvero aprile 2021, il prezzo è ora finalmente più basso, -2,8%, anche se resta maggiore del 25,9% nel confronto con il prezzo bassissimo e incomparabile dell’aprile 2020. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 485 euro, ora si pagheranno 61 euro in più, +12,7 per cento”, afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.